CAPITOLO 46

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Mi sveglio e devo correre subito in bagno per vomitare.
Corro per il corridoio, arrivo alla porto del bagno e ma è chiusa.
<Occupato> È Dries.
<Cazzo> Dico mettendo una mano davanti la bocca per non vomitare per terra. È possibile che una casa così grande abbia solo un bagno? Poco dopo sento la porta aprirsi e Dries esce dal bagno, io corro dentro e per pochissimo non vomito per terra.
Mi lavo e sento bussare alla porta.
<Tutto bene?> Chiede Dries. <Si> Rispondo acida.
<Sicura?> Richiede.
<Ho detto di si> Sempre più acida. Quanto odio le persone insistenti, ti ho detto di si una volta, che lo richiedi se sai già la risposta?
<Va bene> Dice poi ritornando nella sua camera, presumo.
Anche io esco dal bagno, ti andando in camera.
Riprovo a dormire ma non ci riesco riesco, mi è sempre rimasto difficile riaddormantardi dopo essermi svegliata. Comunque sia, scendo giù in sala per guardare un po la televisione e per preparare la colazione; ma quando vedo che il divano è occupato, ovviamente da Dries, faccio retrofront e torno in camera, ma siccome ho la delicatezza di un elegante, Dries se ne accorge e mi ferma.
Io all'inizio non lo ascolto ma poi mi blocca il braccio costringendomi a stare la, e io mi perdo nei suoi occhi, rimanendo immobile.
E inutile negarlo,
lo amo ancora;
ma se la situazione è questa, passerà. Deve passare per forza.
Però se il figlio è suo, non riesco a pensare a questa povera creatura che debba crescere senza una figura paterna. Ma da quello che ha scritto l'ultima volta che ci siamo sentiti, non credo che lui si faccia questi problemi.
<Ora tu ti siedi e parliamo> Mi dice portandomi sul divano.
<Non ho nulla da dirti> Non lo guardo nemmeno in faccia, non voglio di nuovo perdermi nei suoi occhi color nocciola.
<Beh, io si, e credimi quando tu dico che ce ne sono tante> Dice.
<Se proprio devi dirmele> Faccio spallucce e lo ascolto, così se ne va una volta per tutte.
<Da dove cominciare? Ricordi quando ti ho detto che Kat è incinta?> Mi chiede. E come dimenticarlo.
Annuisco come risposta.
<Non è vero niente> Lo guardo stranita.
<Eh? Come sarebbe a dire?>
<Si è inventata tutto lei> Dice, io non riesco a capire dove stiamo arrivando.
<Ah, non per farmi i fatti vostri, ma perché?>
<Perché, da quello che ho capito, non voleva che me ne andassi, con una bugia simile ha solo favorito il contrario>
<Già, ora posso tornare in camera?> Chiedo.
<No, non ho finito>
Scrollo le spalle e gli faccio segno di continuare. <Voglio avere una relazione sincera, senza segreti. Non credi che tocca a te dirmi qualcosa?> Dice e rivolge lo sguardo sulla pancia che si comincia a vedere, so a cosa, anzi a chi, si riferisce, glielo dico, odio ammetterlo, ma ha ragione.
<È successo solo una volta, un momento di debolezza per entrambi> Dico guardando il pavimento.
<Va bene, non ti dico nulla perché sono messo peggio di te> Non ha torto in effetti.
<E dei messaggi?> Se vuole una relazione senza segreti, non posso tralasciare questo, anche se non penso sia una relazione, no, non lo è.
<Quali messaggi?> Mi chiede stupito.
Io gli porgo il telefono per fargli vedere i messaggi.
Si alza in piedi e si mette una mano sul cuore. Lo guardo stranita non capendo quello che vuole fare.
<Io ti giuro, su quello che vuoi, che quei messaggi non li ho scritti io, te lo giro su la mia stessa vita, su Dio se non ci credi>
<Okay, ti credo> Lo zittisco.
<Ora abbiamo finito?> Chiedo alzandomi.
<Si, puoi andare ora> Mi dice offeso. Pensava che l'avrei perdonato? Eh no, non credo lo farò. Torno sopra e sento dei singhiozzi. Chiudo gli occhi per evitare di mettermi a piangere anche io, ma non ci riesco. Torno in camera e mi butto sul letto.














HOYYYYYY,
IL TERZO CAPITOLO PENSO CHE USCIRÀ DOMANI MATTINA.
CHE NE DIRE DI QUESTO? FINALMENTE SI SONO CHIARITI...
SALUTO MIA CUGINA ElisaPirozzi5 STIAMO PENSANDO AD UNA COSETTA PER QUESTA FAN FICTION, DOPO VI AGGIORNERÒ... BACI♥

&quot;Si ritorna sempre dove si è stati bene.&quot;//Dries Mertens♥ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora