Epilogo

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Louis non era in ragazzo fortunato. Il cancro ai polmoni gli fu diagnosticato a 16 anni. Ma ormai ne aveva 19. Non stava bene, il cancro era ancora là. Ma considerando che aveva sfiorato la morte, si può dire che adesso stava una favola.

Harry, invece, aveva trovato l'amore della sua vita: Louis.
Non è sicuro di come tutto sia successo. Dopo aver incontrato il ragazzo, là in quella stanza di ospedale, con i giorni che si davano già per contanti, aveva deciso che voleva essergli amico. Almeno fin quando Louis non se ne fosse andato.
Era stata una questione di attimi.
Louis gli confessò di avergli scritto ogni giorno, ma Harry non li aveva mai visto quei messaggi. Fu per questo che, quando tornò a casa, Harry li cercò. Li lesse tutti. Lesse ogni lettera, ogni spazio, ogni segno di punteggiatura che quel ragazzo dagli occhi blu gli aveva inviato.
Erano messaggi piccoli, quasi insignificanti, eppure erano tutto ciò che avesse mai voluto ricevere.

Da quel giorno, poi, hanno parlato ogni giorno, senza sosta, come se fosse l'unica cosa che volessero fare.

E poi, come era previsto, arrivò il giorno dove i polmoni avevano deciso di smettere di funzionare.
Louis, già ricoverato, fu portato d'urgenza nella sala dove provarono a salvargli la vita.
In qualche modo, anche se non erano sicuri neanche i medici di come, riuscirono a farcela.
Pochi giorni dopo questo evento, mentre Louis era ancora semi incosciente, i medici ricevettero una nuova cura sperimentale che provarono con Louis.

Louis non era un ragazzo fortunato, non lo era mai stato. Ma espresse un desiderio, uno solo. Non sapeva che aspettarsi, onestamente, eppure si ritrovò la vita sottosopra, totalmente cambiata.
Con l'inizio della nuova cura -che in qualche modo sembrava contenere il tumore e a limitarlo in piccole zone meno pericolose- riuscì a tornare a casa e vivere una vita più normale.

Harry ci mise un po' ad accettarlo, ma alla fine si arrese all'evidenza: lui era innamorato di Louis.
Chiedergli un appuntamento fu una delle cose più difficili e che gli procurò più ansia che ebbe mai fatto -ricordo che ha cantato più di una volta al Madison Square Garden, eh.

Da lì in poi, la loro storia d'amore divenne quasi un cliché, onestamente.
A sua discolpa, Louis può dire di non sapere quanto gli restasse ancora, ma sapeva che voleva vivere tutto il suo tempo con Harry.

"E il riccio, invece?" Potreste chiedermi.
Anche il riccio voleva passare tutto il tempo con lui. Per questo Harry, ogni volta che non era in tour o non aveva niente da fare obbligatoriamente in quel luogo, prendeva il primo volo che trovava per raggiungerlo.

E se il cancro si fece sentire di nuovo dopo qualche anno o meno, non sta più a me raccontarlo, quella è un'altra storia.

Raga è finita e io ora sono triste.
Nel prossimo capitolo (che metterò domani o oggi boh) ci sono i ringraziamenti e, vi preeego, non togliete la storia dalla biblioteca grz

Make A Wish | l.sWhere stories live. Discover now