What happen? - XIX CAPITOLO

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***STEFANO'S POV***

Mi risveglio il giorno seguente.
Ieri sera i miei genitori se ne sono andati.
Mia madre piangeva, non l'ho mai vista piangere così tanto.

Ora qui c'è Lorenzo.
È rimasto qui tutta la notte.
Sveglio...
Ha pianto tutta la notte...
E se la cosa fosse più grave di quanto io creda?

Inizio ad avere paura...
Era una semplice overdose.
Non voglio morire.
Ho solo diciannove anni..

Lorenzo prende la mia mano, stringendola e poggiandoci su il suo viso.
È così delicato...
Le sue lacrime bagnano ancora una volta la mia mano.

Dopo un po' di tempo sento squillare il suo cellulare.
È un messaggio.
Sento il rumore che fa la tastiera mentre lui velocemente scrive un messaggio, poi invia e posa il telefono.

-Stefano, io non voglio perderti...- mi dice piangendo.

Ha paura di perdermi...
Allora sono grave..?
I miei battiti aumentano e sento il rumore di una delle tante macchine che sono attaccate al mio corpo che li segnalano.

Lorenzo esce dalla camera chiamando dei medici che vengono subito.

Legano altri macchinari al mio corpo e i miei battiti si ristabilizzano.

-Scusi, può uscire un attimo dalla camera? Dobbiamo parlarle.- dicono i medici a Lorenzo.
Sento che escono e chiudono la porta dietro di loro.

Non riesco a sentire nulla.
Solo il silenzio dalla camera, a volte interrotto da i "bip" di quel macchinario che controlla i miei battiti.

Lorenzo resta fuori per circa venti minuti per poi rientrare piangendo.

In un attimo arrivano anche i miei genitori piangendo.
Che cosa sta succedendo?

-Scusate..- dice Lorenzo.
Si avvicina al mio orecchio e sussurra pianissimo un ti amo.

Lo amo.
Lo amo anche io.
Non dovevo farlo.

Sento Lore uscire dalla camera, singhiozzando, mentre mia madre prende una sedia e si siede accanto a me, mettendo la sua testa sul mio torace piangendo.

Mio padre si siede ai piedi del letto mettendomi una mano sulla gamba.
Piange anche lui.
-Avevamo tante cose da fare insieme...-

Silenzio.
C'è silenzio più assoluto in camera.
Come se non sapessero nemmeno loro che dire.
Non sopporto più questa situazione.
Perfino mio padre ha detto che mi vuole bene...
Non me l'aveva mai detto...

Cosa sta succedendo...?
Di solito dopo un'overdose circa dopo una settimana ci si risveglia.. devono solo ripulirmi.

Intanto passa circa un'ora.
I miei genitori sono ancora in camera che piangono, quando la porta si apre ed entrano due medici.
Li sento parlare.

Dicono ai miei genitori di uscire.
Devono operarmi.
Ho un fottio di paura.

Mamma mi saluta dandomi un bacio sulla fronte, mentre papà mi stringe la mano dicendomi: -Sei forte.-

Escono entrambi tra le lacrime.
I dottori mi mettono su una barella e mi portano in una stanza.
Fa freddo.
Sento tanti dottori parlare.
Si preparano all'operazione.

Ho paura.

***LORENZO'S POV***

Ste ora è nella sala operatoria.
Lo stanno operando.
Ho paura.
Ho troppa paura di perderlo.
Accanto a me ci sono i suoi genitori.

Si abbracciano.
Stanno piangendo.
Hanno paura di perdere loro figlio e tutto ciò per colpa mia...
Non potrò mai perdonarmelo.

Non sanno che io sono il ragazzo di loro figlio, tantomeno cos'è successo...
Non sanno nulla...

Non voglio dirglielo io.
Voglio che lo faccia Ste.

Sto avanti a quella specie di finestra che si trova davanti alle sale operatorie.
Non si vede nulla.
Riesco solo a vedere le sagome di circa quindici medici.
E la sagoma del mio ragazzo, steso su una barella.

Non sopporto tutto ciò...
Se solo quella sera non mi fossi ubriacato portandomi a letto Giulia...

***STEFANO'S POV***

Mi stanno operando da circa due ore.
Non sto sentendo nemmeno quello che stanno dicendo i dottori.
Sto pensando solo a Lorenzo e ai miei genitori che stanno lì fuori piangendo.
Per colpa mia.

Perché faccio sempre ste cazzate?
Mi odio.
Mi odio con tutto me stesso.

Passanso circa altre due ore, credo.
Escono dalla sala operatoria portandomi nella camera in cui ero anche prima.

Nella stanza arrivano anche i miei genitori e Lorenzo.

Dopo un po' arriva un dottore che li fa uscire.
Si chiudono le porte.
Ritorna quell'odioso silenzio in stanza.

Voglio sapere cos'ho.
Voglio saperlo.

Ritorna solo Lorenzo in camera.
Chiude la porta e si siede accanto al mio letto.
Prende un gran respiro.

-Stefano...- gli si spezza la voce.
-L'operazione non è andata bene.- piange.


My Hero || Lorefano Where stories live. Discover now