CAPITOLO 1

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Adesso mi trovo nella mia piccola e accogliente capanna che si trova a est di Hobbiville, in una radura molto accogliente con fantastici animali che mi tengono compagnia.

Avrei potuto scegliere qualsiasi foresta presente su Arda, ma trovo che abitare vicino agli hobbit sia molto divertente: con le loro canzoni che si sentono da lontano danno vita a tutta la natura; la tranquillità che si respira durante il giorno aiuta a riordinare i pensieri pesanti che offuscano la mente!

Sono un popolo pieno di allegria con un interessante storia e tradizioni bizzarre, ma tutto sommato, sanno essere amichevoli, gentili e disponibili.

Sto tornando proprio ora da quella ridente cittadina dove ho appena acquistato un po' di ortaggi per sostentare me e gli animali che vivono attorno alla mia modesta abitazione; però sento che qualcosa o qualcuno mi sta seguendo, mi giro ma non vedo nulla perciò decido di non pensarci troppo e andare avanti per la mia strada.

Appena intravedo la mia capanna osservo meglio e mi stupisco di vedere un uomo sull' ottantina seduto sul dondolo appeso al tetto dell'abitazione, mi avvicino e, appena capisco chi è, corro incontro alla grigia figura.

- Gandalf!-

-Da quanto tempo Isil!-

-Già, ma quindi eri tu che mi seguivi nel bosco! Ma soprattutto cosa ci fai qui? Sta succedendo qualcosa di grave?-

-Hai per caso controllato le Fiamme della Prosperità nell' ultimo periodo?-

-Ovvio che no! Ci sono ancora Rinie e Aranel che sorvegliano le fiamme! Io sono ancora troppo giovane per domarle!-

-Isil! Il loro tempo sta finendo ed è l' ora che sia tu ad alimentarle soprattutto adesso che una minaccia incombe sulla Terra di Mezzo!-

-Gandalf cosa stai dicendo?! Io non ne sono in grado, e poi quale minaccia sta incombendo? Ti prego dammi delle risposte perché io non ci sto capendo nulla.-

-Non qui, ci incontreremo a Gran Burrone fra tre giorni.-

Non feci in tempo a replicare che subito se ne andò senza ascoltare le mie preghiere per una risposta a tutte quelle domande che martellavano la mia testa.

Non potei fare altro che montare sul mio fidato destriero Ophal: un robusto cavallo dal pelo color miele e dalla criniera dorata come il gioiello più prezioso.

Cavalcai a pelo due lunghi giorni senza fermarmi un minuto, neanche per bere un sorso d' acqua talmente ero bramosa di dare una risposta a quelle insostenibili domande: attraversai radure, colline, deserti, montagne e, finalmente cominciai ad intravedere la valle argentata di Imladris.

Non potei altro che sperare di ricevere delle risposte e soprattutto di capire il perché proprio io avrei dovuto continuare ad alimentare le Fiamme, insomma non ci sono altre guardiane molto più grandi e potenti di me?

PARLA CON L'AUTORE: Ecco il primo vero capitolo! Spero che la storia vi stia piacendo! A prestissimo!

Isil: l'ultima guardianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora