Capitolo 12

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Albus, Scorpius e Rose uscirono il più silenziosamente possibile dalla cantina di Mielandia, sotto al Mantello dell' Invisibilità.
Quel giorno era martedì, e non sarebbe dovuta esserci molta gente. Infatti il commesso se ne stava dietro la cassa, annoiato, a leggere una rivista.
Speravano che non avrebbe fatto caso a delle porte che si aprivano da sole.

E, per una volta, la fortuna sembrò girare dalla loro parte, perché il ragazzo non alzò nemmeno gli occhi da ciò che stava leggendo, e loro poterono uscire indisturbati.

Una volta fuori, tirarono un sospiro di sollievo, e si tolsero il mantello di dosso.
-La prima parte è andata. Ora dobbiamo solo arrivare a Londra- disse Scorpius.
-Non dovrebbe essere tanto difficile, no?- continuó Albus.
L'espressione di Rose però guastò il loro ottimismo. -E se qualcuno ci riconoscesse? Potrebbe avvertire la scuola, o magari addirittura i nostri genitori!- disse lei, preoccupata.

-Senti, non accadrà. Noi non siamo come il padre di Albus, che veniva riconosciuto ovunque andasse. Non ci conosce nessuno. Possiamo stare tranquilli- la rassicurò Scorpius.
Ma Rose era testarda e, anche se acconsentì, non era comunque sicura. -Spero che tu abbia ragione...- aveva borbottato la ragazza, dirigendosi insieme agli altri due alla stazione.

Salirono sul treno ed entrarono in uno scompartimento vuoto.
-Non ero mai entrato qui dentro fuorché il primo settembre e l'ultimo giorno di scuola. A quanto pare lo usano non solo per Hogwarts- osservò Albus.
-Certo che lo usano. È un treno- ribatté Rose, con la sua solita aria da saputella. E Albus si lasciò cadere sul sedile, infastidito.

Scorpius intanto li osservava curioso.
Si comportavano in modo strano. Tutto dal giorno della festa di Halloween.
Da allora non aveva chiesto niente, ma ormai voleva capire cosa fosse successo.
Non era possibile che si lanciassero prima occhiate dolci, poi imbarazzate, poi preoccupate, e poi infastidite. Tutto questo tenendolo allo scuro di ciò che stava succedendo.

Così decise di chiedere.
-Mi dite che avete voi due in questi giorni?-.
Come Scorpius aveva previsto, quei due alzarono la testa di scatto, preoccupati, e chiesero in contemporanea:- Come?-
-Vi state comportando come se aveste un segreto che io non posso sapere. E io voglio sapere che cos'è- rispose lui.

-Bhé, tecnicamente se è un segreto non si dovrebbe...- iniziò Albus, ma con un'occhiata assassina di Rose si interruppe.
-Visto? Tutte le volte che vi chiedo qualcosa c'è sempre qualcosa che vi blocca. Che problemi avete?!- chiese Scorpius, esasperato.
-Non abbiamo niente Scorpius. Ti fai troppe paranoie- tentò di fargli cambiare idea Rose.

-Rose, non sono uno stupido-. La ragazza aprì la bocca per parlare, ma lui la interruppe:- Non dire che hai dei dubbi e lasciami finire. Sentite, io sono il tuo migliore amico- disse indicando Albus- e sono tuo fratello. Gemello, per giunta- aggiunse indicando Rose-. Non credete di potervi fidare di me?!-.

Rose spalancò gli occhi, quasi divertita:-Spero che tu stia scherzando. Ti sei forse dimenticato che prima di quest' anno ci parlavamo solo se venivamo obbligati? Dal primo anno ci ignoriamo completamente. Anche se ci fosse qualcosa da nascondere, cosa che NON È- si affrettò ad aggiungere -, non verrei di certo a dirlo a te!- e si appoggiò allo schienale, incrociando le braccia.

-Bene. Suppongo che anche tu la pensi così, Albus- disse Scorpius, indispettito.
-Scorpius, sai che io mi fido di te. Ma non posso dirti niente questa volta- disse Albus, pentendosene subito dopo.

Infatti Rose si drizzó sul sedile, arrabbiata.

Scorpius sgranò gli occhi. -A-ah! Allora qualcosa effettivamente c'è-
Rose si sbatté una mano in fronte. -Complimenti Albus- borbottò poi, senza guardarlo.

-Ohhh! Mi dispiace, non volevo lasciarmelo sfuggire. E sei fortunata che io non abbia detto il resto- disse Albus, alzando gli occhi al cielo.

-Che cosa intendi con "il resto"?- chiese Scorpius, che però venne ignorato.

-A questo punto tanto vale che tu gli dica tutto, non credi?- sbottò lei.

-"Tutto" cosa?- domandò di nuovo Scorpius. Ma per la seconda volta, i due lo ignorarono.
La stavano facendo troppo lunga. Magari era qualcosa di grave.
-Albus...? Non è che hai messo incinta mia sorella, vero...?- chiese, un po' incerto.

Finalmente lo degnarono di uno sguardo, lo guardarono e gridarono all' unisono:- No!- e ricominciarono a battibeccare.

-Va bene Rose, se ormai ti sembra inutile tenerlo nascosto, diglielo! Magari così non mi parlerà più e potrò uscire da questa "missione"!- gridò Albus.

-Se non volevi partecipare bastava dirlo, non c'era bisogno di fare tutta questa sceneggiata!- urlò lei di rimando.

-Ma ancora non mi avete detto questa misteriosa cosa!- cercò di farsi notare Scorpius.

Finalmente Albus lo notò, si voltó verso di lui e alla fine confessò, più per fargli smettere di infastidirli che per altro:- Ho baciato tua sorella! Sei contento ora?!-

Scorpius rimase a bocca aperta, senza parole.
Ma non lo fu ancora per molto, perché poi chiese, incredulo:- Vi siete baciati?!-

-Si! E mi è anche piaciuto!- rispose Rose, al culmine della sua pazienza.
-E ora che lo sai, non fare più domande o giuro su Salazar che ti schianto!- lo minacciò la sorella.

Scorpius restò zitto, pensando a quello che gli era stato appena detto.
Il suo migliore amico. E sua sorella.

E il resto del viaggio lo passarono così.
Rose E Albus a braccia incrociate, arrabbiati, e Scorpius che cercava di capacitarsi della situazione.

-Spazio autrice-

Ehiiii
Chi mi ama?
Sono in vacanza e ho aggiornato comunque. Sono una brava persona.

Non mi soffermo molto sullo spazio autrice perché, come vedete, sono le 21:14 e non ho ancora cenato.
E. HO. FAMEEEE!!!

Vabbè, vado
Ciauu❤❤

Like ice 2- Sweet revenge   |Dramione| Where stories live. Discover now