La Mia Stella

Capitolo 1

Oggi é una giornata abbastanza soleggiata, non ho per niente voglia di alzarmi ma basta pensare a mia madre ed immediatamente scatto giù dal letto.
Decido di fare una doccia, nonostante siamo in autunno il caldo comunque non ci da tregua.

Bevo un caffè veloce e metto nella borsa tutto ciò che mia madre mi ha chiesto ieri quando sono andata a trovarla.
Prima di uscire di casa il mio telefono squilla, è papà: "Ciao Tesoro, stai venendo in ospedale o sei ancora a casa?", mi domanda.
"Sono ancora a casa papà, alla mamma serve qualcos altro? O passo al supermercato a prendergli qualcosa?".
"Voleva la sua coperta blu Tesoro, quella che le avevamo regalato l anno scorso, puoi portargliela Tesoro?", e come dirle di No?
"Certo papà, dammi venti minuti e sarò li..salutami la mamma".

Da quattro mesi mia madre sta costantemente in ospedale, non le permettono di tornare a casa vista la sua malattia, non ci permettono di portarla a casa nonostante questo sia un suo fortissimo desiderio.
Abbiamo scoperto tutto un anno fa e d'allora è stata tutta una strada in salita, le visite le cure, le speranze e poi la brutta notizia: non ce nessuna via d uscita da quella malattia..da un giorno all'altro mia madre se ne potrebbe andare lasciando soli me e mio padre.
Nonostante tutto questo, non ho tralasciato l'università mia madre è stata categorica: non trascurare l'università a causa mia perché mi arrabbierei nonostante io sia malata.

Arrivata in ospedale, raggiungo la sua stanza e la trovo intenta a ridere insieme a mio padre: sono rari questi momenti e quando accadono cerco di goderne appieno.

"Ciao Mamma! Come ti senti Oggi?", le domando mentre l abbraccio forte.
"Ho vissuto giorni migliori tesoro mio..e tu? Come stai? Nessun innamorato in vista?", oh mamma mi conosci affondo, sono innamorata ma  non le ho rivelato di  chi si tratta, mi prenderebbe costantemente in giro.
"Dai Mamma! Un Po di privacy per favore..comunque ecco la coperta e poi ho pensato di portarti qualche altra rivista di quelle che papà considera porcherie", le solite riviste di gossip.
"Sono cose di voi donne! Vado a prendere un caffè ragazze, ti serve qualcosa Carla?", dice mio padre prima di uscire dalla stanza.
"No Ray, grazie!", ed eccoci sole io e mamma..quanto mi mancano i nostri momenti così belli, così privati ma sopratutto solo nostri.
Le nostre chiacchierate e le nostre bocche sporche di cioccolata e papà che ci prendeva in giro dicendoci che eravamo delle bambine.

"Buongiorno! Disturbo ragazze?", ecco la voce squillante della mia migliore amica, Mia, lei che da quando mamma sta qui dentro mi sta vicino come se fosse una sorella quella che non ho mai avuto.
"Ciao Mia come stai? Sei uscita con qualche altro ragazzo?", ecco le solite domande di mia madre.
"Si Carla! Ieri sono andata a cena fuori con un ragazzo che frequenta il mio corso ma nulla di che..non sono interessata ad auto e bulloni! Piuttosto diamo una svegliata ad Anastasia che non sta uscendo con nessuno", la frecciatina di Mia questa mattina mi mancava proprio.
"Mia Io ci provo a convincere Anastasia ma preferisce passare il suo tempo libero fra libri e stanze d ospedale con me", è vero..voglio solo questo io: non perdermi un solo minuto con lei sapendo che da un momento all'altro potrebbe lasciarci soli.
"Mamma dai! Forse il mio destino sarà di rimanere zitella a vita!", intorno all'ora di pranzo io e Mia salutiamo mia madre e mio padre ed usciamo dall'ospedale.

"Ana vieni a casa Mia? Dai pranziamo insieme poi rivediamo un Po le ultime cose dell'università..che ne dici?", avrei solo voglia di andare a casa e chiudermi in camera a chiave.
"Va bene ma non voglio fare tardi! E dimmi un Po Mia..come sta Christian? É tornato dell'Inghilterra?", Mia mi rivolge il suo solito sorriso da furbetta come le dico sempre io.
"Anastasia innamorata! Comunque si è tornato Anastasia ed è tornata anche la sua fidanzata..tu sei proprio cotta ANA! Ma perché non gliene parli a Christian? Io la sia fidanzata non la sopporto e preferirei mille volte vederlo insieme a te  che non con lei", oh MIA..
"Dai andiamo a casa Mia! Così mi preparerai qualcosa di buono perché sto morendo di fame!", ho bisogno di staccare la spina.

Per oggi voglio non pensare a nulla!