Capitolo 49 - Tentazione e pentimento

3.9K 249 29
                                    

Leonardo

Dopo aver abbandonato il comando dei carabinieri, Alex ci ha accompagnato a casa sua, perché io possa parlare in privato e in un luogo sicuro con Angelica, dato che sia casa mia che il mio studio sono diventati luoghi impraticabili o monitorati da Julius e dalle autorità.

Non so ancora cosa raccontarle né tantomeno so se ometterò i particolari più assurdi. Non voglio che Angelica si ritrovi a vivere in uno stato di persistente apprensione come me, e ancor meno desidero buttare al vento tutta la fatica che ho fatto per allontanarla da me al fine di tenerla il più possibile al riparo da imprevisti insidiosi. Ma ora che è qui davanti a me con gli occhi allarmati e preoccupati, sento l'esigenza trascinante di attirarla a me e tenerla stretta tra le braccia.

Non sono tuttavia certo che lei desideri ancora che la sfiori. Considerato come l'ho trattata l'ultima volta che ci siamo incontrati, lei avrebbe tutte le ragioni di considerarmi un capitolo chiuso, un errore da dimenticare, uno sbaglio da non considerare, se non tra le esperienze di vita da non replicare.

Per quanto mi consideri un uomo sufficientemente fermo e riflessivo, devo ammettere che la mia determinazione a tenere Angelica a distanza oggi risulta essere messa a dura prova, non soltanto dall'incidente subito da poco, ma anche dall'insofferenza che ho provato quando quel tipo belloccio e con il sorriso da istruttore sportivo di un villaggio turistico le si è avvicinato, fissandola con sguardo ammiccante.

Comincio a pensare di aver perso completamente la ragione: basta che qualcuno si avvicini ad Angelica, perché il mio sangue cominci a ribollire nelle vene, minando il mio proverbiale autocontrollo.

<<Si può sapere cosa mi nascondi, Leonardo?>> domanda Angelica, mentre sto ancora pensando a come il bellimbusto di poco fa stesse letteralmente mangiando con gli occhi Angelica.

Sospiro e mi siedo sul divano del salotto di Alessandro, cercando di trovare le parole giuste per iniziare il racconto, mentre Angelica è in piedi di fronte a me, che mi fissa con una grinta che sembra riservare solo al sottoscritto.

<<Non so neppure da dove cominciare>> dico, rendendomi conto di non avere idea di come rivelare tutto ad Angelica, senza allarmarla.

<<Prova iniziando a dirmi fino a che punto è grave la situazione>> mi incalza lei incrociando le braccia al petto.

<<Temo proprio di dover ammettere che è più grave di quanto ho tentato di farti credere. Non avrei mai voluto coinvolgerti in tutto questo. Mi dispiace>> le sussurro alzando gli occhi a lei.

Lo sguardo battagliero di Angelica si addolcisce all'improvviso ed io non posso fare a meno di percepire il mio cuore perdere un battito. È sempre bellissima, ma quando mi guarda in quel modo, con sguardo premuroso, è davvero la donna più incantevole che i miei occhi abbiano mai visto.

<<Ti sei scusato abbastanza, Leonardo. Ti prego di dirmi tutta la verità>> insiste Angelica con un tono che svela la sua preoccupazione.

Maledizione, perché è così difficile averla qui davanti senza desiderare di allungare un braccio e attirarla a me?

<<Pare che Julius sia una vecchia conoscenza di mio padre e che si sia avvicinato a Veronica con l'intento di arrivare a me, presumibilmente per vendicarsi con mio padre di un passato trascorso in carcere. Ma non è chiaro quale sia il piano di quello psicopatico>> inizio a raccontare confusamente.

<<In che senso è una vecchia conoscenza di tuo padre?>> domanda Angelica con impressa sul volto un'aria interrogativa.

<<Anni fa mio padre patrocinò la famiglia di una persona rimasta vittima di una rapina. Si costituì parte civile per i parenti della vittima. Il processo penale si concluse con la reclusione dei colpevoli, ovvero di Julius e della moglie. Quest'ultima si tolse la vita in carcere poco dopo l'esecuzione della condanna. Ma non è tutto>> mi interrompo per prendere un po' di fiato. Angelica continua a fissarmi visibilmente sorpresa e disorientata. <<Julius e la moglie avevano un figlio. Quando loro furono incarcerati, il bambino fu dato in affidamento. Julius perse tutta la famiglia in quell'occasione>>.

Se confessi, ti sposo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora