Capitolo 10: Stalker Mission

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Siamo in ritardo! (T/n) di sicuro non sarà contenta!
Corro al piano di sotto, mentre mi infilo la camicia e mi abbottono i pantaloni. Mi catapulto al frigorifero, per prendere il latte, che poi verso nella tazza insieme hai cereali, iniziando ad ingozzarmi per finire il prima possibile. Luffy continua a correre per tutto il piano superiore, urlando a squarciagola che siamo in ritardo catastrofico, e che il mio tesoro si sarebbe infuriata a causa del ritardo. Cerco di mantenere la calma, non voglio farla ancora arrabbiare, non voglio si ripeta la stessa cosa di ieri, mi sentirei proprio un mostro.
Vado in panico quando sento il campanello suonare, e Sabo che apre la porta, e subito la voce angelica della mia piccola. Cerco di sistemarmi al meglio possibile la divisa, annodando la cravatta e sistemandomi il colletto della camicia, per poi tornare a consumare la mia colazione, come nulla fosse successo.
Sento dei passi, è una voce chiamarmi, ma non faccio a tempo a rispondere che sento le forze mancarmi, e mi addormento.
Sento dolore alle guance, è un peso sulle ginocchia. Apro un po' gli occhi, e cerco di mettere a fuoco quello che c'è intorno a me, cercando di formulare una frase di senso compiuto, anche se sono ancora intontito dal sonno
"Dadan lasciami dormire...ancora 10 minuti"
Dico con la voce impiastricciata dal sonno
"Ace, sveglia, avanti siamo in ritardo per la scuola, e per tua informazione, sono (t/n), non Dadan"
Risponde una voce angelica ridacchiando. Io spalanca gli occhi, per poi vedere che il mio amore è seduta sulle sue gambe, con una mano sulle mie spalle, a pochi centimetri di distanza
"Certo, scusa"
Un rumore sordo ci distoglie l'attenzione dalla situazione, e ci fa voltare verso l'ingresso della cucina, dove Sabo si toglie, lasciando entrare quel tornado di mio fratello Luffy che si fionda addosso alla dolce figura femminile al mio fianco, baciandole la guancia e stritolandola, in un abbraccio letale. Quando si staccano, volge lo sguardo su di me per pochi secondi per poi urlare
"Ace sbrigati, siamo in ritardo!"
Lo trucido con lo sguardo, cosa che fa solo ridere il mio fratellino, che guarda (t/n) sorridendo, facendo sorridere anche lei. Quel fantastico sorriso, dolce è pieno d'amore, che farebbe impazzire chiunque, anche il più duro dei duri, da quanto bella e perfetta si meriterebbe un riconoscimento. Le sue bellissime labbra che mi tentano ogni volta, chiedendomi di poter incontrare le mie, la più bella richiesta del mondo. Un giorno quelle labbra saranno mie, e potrò sentirle su le mie anche senza chiedere, e quel momento non tarderà ad arrivare, perché non ho più intenzione di attendere un eternità, io ho bisogno di passare hai fatti. 4 anni sono abbastanza come attesa, tra poco passerò la azione, ottenendo quello che voglio, e sbarazzandomi di chiunque voglia ostacolarmi.
Nel mentre io sono immerso nei miei più dolci pensieri, (t/n) si alza dalle mie gambe, per poi sistemarsi la gonna della divisa, mentre anche io mi alzo e inizio a sistemare la tazza e le posate, che ho usato per fare colazione. In pochi minuti siamo già sul marciapiede, diretti alla prigione demoniaca, la scuola. (T/n) e Luffy parlano di cose varie, finché, senza un vero motivo, la mia cucciola inizia a correre, scappando da Luffy che la insegue. Lei corre, finché non svolta angolo, che ovviamente mi blocca la visuale, così tendo l'orecchio, riuscendo effettivamente a sentire quello che dice, ma quello che sento mi fa accapponare la pelle
"Metthew ciao, come stai?"
"Bene, e tu?"
"Benissim-"
"Oh, no. Perché lui è qui!?"
Sbraita Luffy, molto arrabbiato e scocciato, alla vista del biondo. 'E bravo fratellino! Vedo che ti ho insegnato qualcosa, sono molto orgoglioso!' Penso. Il biondino sembra essere molto a disagio, credendo d'essere di troppo, cosa che effettivamente è. Da quello che ho potuto sentire poi, lui è il mio rivale, riconoscerei tra mille quella marmotta morta che ha al posto dei capelli.
E per migliorare la situazione ci aggiungono anche io e Sabo 'ora ci divertiamo' penso
"E lui chi è?"
Dico, puntando, con finto sguardo confuso il biondo, ma poi Sabo mi tira una gomitata
"Scusalo, è un po' maleducato e impulsivo, anzi, sono entrambi maleducati e impulsivi, quindi mi scuso per il loro comportamento sconvenevole"
"Mi scuso io, avrei dovuto presentarmi. Comunque io sono M-"
"Un ragazzo che vuole rubarmi (t/n)!"
"Luffy!"
"Luffy lascialo parlare, si educato"
"Sono Metthew Evans, piacere"
Disse l'occhialuto, porgendo la mano a Sabo
"Sabo, lui invece è Ace"
"S-siete proprio quei Sabo ad Ace?!"
"Cosa vuoi dire ragazzino?"
Rispondo scorbutico
"Quindi voi 3 siete i ragazzi più popolari del intera scuola!?"
(T/n) gli sorride. 'Male! Molto male! Non puoi avere un sorriso dalla mia donna, lurido stronzo! Tu la pagherai, morendo lentamente sotto atroci sofferenze. Oh si!'
"E si, hai davanti hai tuoi occhi i ragazzi più belli e popolari del intera scuola"
Gli risponde cordialmente la mia piccolina. 'Oh my god! (T/n) pensa che sia bello, il più bel ragazzo della scuola, siiiii! Ok forse sono una fangirl in crisi di ormoni come dice sempre Marco, ma ora ci se ne di Marco è le sue sentenze, sono troppo felice!'
"Wow. Anche se ne manca uno, il 4 ragazzo, no?"
"Ora non c'entra però! Siamo in ritardo! (T/n) andiamo, lasciamo stare quel intruso"
Luffy le prende il polso e inizia a correre, costringendola a seguirlo, contro la sua volontà, verso la scuola, lasciando dietro noi altri tre. Esamino attentamente il mio 'rivale', centimetro per centimetro. Non credo che a la mia cara voglia ritrovarsi uno stuzzicadenti, insomma, magro quant'è sembra appena tornato dal Africa, da uno di quei villaggi in cui non che nemmeno l'acqua per bere. È un oltraggio che un ragazzino come lui posso solo pensare alla mia donna in maniera amorosa, lo prendo come un insulto bello e buono. Io sono forte al contrario di lui, ho dei bei capelli neri, sempre curati il più possibile, e non una marmotta morta in testa, ho dei bei occhi color cioccolato, mentre lui ha degli occhi verdi, forse l'unica cosa bella che possiede, ma coperti da un paio di occhiali che non gli dona per niente. Insomma, non c'è competizione, sono 1000 volte meglio.
Non voglio vederlo un secondo di più, mi da hai nervi, quindi mi incammino verso scuola, stando attento a non farmi vedere dai due che ci avevano lasciato poco prima.








ɴᴏᴛɪᴄᴇ ᴍᴇWhere stories live. Discover now