ɴᴏᴛɪᴄᴇ ᴍᴇ

Capitolo 0.1: You Are Beautiful, Babe~

Speciale 1000 letture
Speciale Lemon
Grazie delle letture😍
Se non vi piace, non leggete
P.s. Gli speciali sono i sogni, o le fantasie che Ace scrive sul diario dedicato a te, quindi è possibile che la reader non si comporterà come sulla storia originale
{TRATTO DAL DIARIO DI PORTUGUESE D ACE}
Estratto dalla pagina 73 del terzo diario, sogno della categoria SD (Sex Dream) 

La ragazza dai capelli (c/c) camminava lungo il marciapiedi, sotto un cielo grigio. Le velo di nuvole grigiastre copriva il sole, impedendo alla luce di filtrare, e il leggero venticello faceva ondeggiare i capelli della giovane, facendo un effetto degno di un film. Si stava dirigendo verso casa, dopo essersi fermata a mangiare il gelato al centro commerciale.
Si sentivano i tuoni in sottofondo, così la giovane accelerò il passo, sperando di arrivare in tempo a casa, prima che la pioggia iniziasse a cadere.
Ma per sfortuna della ragazza, la pioggia iniziò a cadere, iniziando ad inumidirle i capelli ed i vestiti della [(a/c/c) aggettivo colore capelli es. bruna, mora, bionda, corvina ecc.]. D'istinto, ha iniziato a correre, cercando un riparo sotto una tettoia, o una fermata dell'autobus.
Fortunatamente, adocchiò degli alberi, al interno del parco della città, e ci si fiondò sotto, poggiandosi poi al tronco, aspettando che la pioggia smetta.
Passarono una decina di minuti, ma il temporale non sembra voler cessare, costringendo la ragazza a restare la sotto, facendola sbuffare infastidita.

Ace era a casa, aspettando che la ragazza dei suoi sogni rincasasse, ma quello che lo preoccupò maggiormente era il fatto che di lei non ci fossero notizie da un paio di ore.
Guardò per la 13 volta, quel giorno, la finestra che dava sulla casa della (a/c/c).
Preoccupato, si alzò, e si mise la giacca, e nel mentre usciva di casa, prese pure il suo ombrello, e poi si mise a cercare la ragazza.
Ovviamente cerco prima al centro commerciale, e poi controllò centimetro per centimetro tutte le strade, le vie e i vicoli, della città, sperando di trovare la ragazza che ama senza che le sia successo nulla di male. Non se lo sarebbe mai perdonato.
Ormai stava per arrendersi, e chiamare la polizia, i militari e le forze armate di tutto lo stato o non, ma si fermò, quando vide la figura della femmina, si calmò immediatamente, avvicinandosi alla ragazza dagli occhi (c/o), a passo felpato.
La ragazza era soprappensiero, continuava a fissare il vuoto, mentre ascoltava la musica traverso gli auricolari (c/p).
Il ragazzo decise di attirare la sua attenzione, scuotendole la spalla, delicatamente, come fosse fatta della più fragile porcellana. La giovane si volta verso il moro, che le stava sorridendo, allungando la mano in cui teneva l'ombrellone, verso la ragazza, che si avvicinò al oggetto. Senza dire altro, i due ragazzi si avviarono verso le loro abitazioni.
Arrivati al luogo, la ragazza si accorse di non aver le chiavi, perché le aveva dimenticate sulla scrivania della sua stanza, accanto al computer viola.
Ovviamente il moro fu felice di invitarla a casa sua, visto anche che era solo, e poteva stare con lei.

Dopo essere stata invitata ad entrare, la ragazza si tolse le scarpe per poi chiedere al corvino il permesso per farsi una doccia, essendo fradicia a causa della corsa che aveva fatto prima di trovare riparo sotto albero.
Il ragazzo annuì, e la scortò fino al interno della stanza, avvisandola che le avrebbe portato l'intimo di ricambio, è una sua maglietta, per coprirla, visto che avrebbe messo in lavatrice le cose della giovane.

Chiusa la porta ed accese l'acqua della doccia, nel mentre si scaldava, la ragazza iniziò a spogliarsi, poggiando a terra gli indumenti fradici, per poi entrare nella doccia, per incontrare l'acqua bollente, che la fece sobbalzare un attimo, costringendola a premersi contro la parete, ghiacciata, della doccia. Abbassò la temperatura del acqua, aspettando che fosse tiepida.

La porta della stanza si apri, e il moro, evitando di voltarsi dalla parte della doccia, prese i vestiti fradici della ragazza, lasciando invece il cambio pulito, per poi fiondarsi fuori, prima che il suo istinto animale lo colpisse.