Capodanno

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"Siii sono felicissima!".
Urlai in mezzo alla strada,"Abbassa la voce bestia!".
Mi disse scherzando Marty,sbuffai,"Allora hai trovato un abito?".
Sospirai,"Magari...Non so cosa mettermi.Non voglio esagerare",sorrise e mi prese a braccetto,"Segui me!".
Mi disse tutta fiera per poi trascinarmi in un enorme negozio,nel quale si trovavano solo abiti eleganti.
Non appena Marty mi lasciò sola,guardai il prezzo di un vestito a caso
2.000$
I miei occhi fuoriuscirono dalle orbite.
"Non ho tutti sti soldi!".
Mi arrivò una pacca sulla spalla,"Taci!Sei di famiglia ricca!".
Mi ricomposi,"Si,ma non vado a chiedere soldi ai miei per un vestito che uso solo per una sera","Dio che tragica!Devi fare colpo sul dottore sexy",sentii le guance prendermi fuoco,"Ti regalo io l'abito",mi disse estraendo la carta di credito,"Nono Marty no!".
Mi diede le spalle,"Zitta e scegli...Che così provi,io vado a vedere dall'altra parte",mi sentivo in imbarazzo,non ero abituata a girare in negozi del genere,da quando abitavo sola,spendevo si e no 60/80$ di vestiti,non ero come mia madre o mia zia che amavano andare a fare shopping...

Alla fine fu Marty a scegliere il vestito,ma non me lo fece vedere.
Chissà cosa avrà scelto,conoscendola...
MIKE.
Il mio turno finì esattamente per le 17.
Giusto il tempo di tornare a casa,lavarmi,cambiarmi e andare a prendere April per andare alla festa.
Mi misi una semplice camicia e una giacca blu,il tutto accompagnato da dei pantaloni eleganti e dei mocassini neri.
Durane il tragitto comprai dei fiori,delle rose rosse.
E controllai per bene la tasca dei pantaloni.
Suonai il campanello.
April era a casa dei suoi genitori,mi aveva detto che i suoi erano partiti per passare capodanno a Rio,"Eccomi,un secondo!".
Sentii la sua dolce voce.
Faceva freddo.
Se restavo ancora fuori sarei diventato un pinguino,avevo lasciato il giubbotto in auto,pensavo che fosse già pronta.
La porta si aprii.
Non potevo crederci.
"O.Mio.Dio".
Spalancai occhi e bocca.
Davanti a me avevo una dea.
April era...Cavolo,era di una bellezza mozzafiato.
Le sue guance erano leggermente rosse,era una ragazza timida.
Il suo abito blu chiaro le stava alla perfezione.
Le si potevano vedere le curve alla perfezione.
Era come una seconda pelle.
I capelli raccolti una una coda,il ciuffo che le cadeva sull'occhio sinistro.
Le labbra rosse.
Gli occhi le brillavano come due rubini.
"Sei bellissima,sei...Sei la fine del mondo",le dissi tutt'un fiato,"Scemo",mi disse ridendo,era ancora più in imbarazzo.
Avrei voluto baciarla,invece le diedi le rose,"Aww Mike",le prese e le annusò,"Non dovevi",mi regalò un bacio sulla guancia,"Invece si,tu meriti questo e altro",mi abbracciò.

Una volta saliti in auto,andammo verso il gala.
APRIL.
Mike era bellissimo,come sempre d'altronde.
Le rose erano bellissime ed erano fresche.
Non smettevo di annusarle.
Era più forte di me.
"Spero che il gala ti piaccia".
Alzai lo sguardo per spostarlo su di lui.
"Se ci sei tu,di sicuro",sorrise.
"Sarà pieno di medici e primari,ma tranquilla,ci sarò io a difenderti".

Parcheggiò l'auto nel mega parcheggio della villa,"Wow",dissi una volta scesa dall'auto,Mike insistette sul fatto che doveva aprirmi la porta lui.
"Ti piace?".
Lo presi sottobraccio,"Si...Credi che nessuno mi noterà?Non voglio essere fissata o altro",mi diede un bacio sulla guancia,"Rimani al mil fianco e andrà tutto bene".
Entrammo,lasciammo i giubbotti a uno dei camerieri,ed entrammo nel gran salone.
Era pieno di gente.
Quando entrammo diverse persone posarono gli occhi su di noi.
Strinsi il braccio di Mike e deglutì.
Si avvicinò al mio orecchio,"Non aver paura",annuii.
Prendemmo dei bicchieri di champagne,dovevo calmarmi o mi avrebbe fatto un massaggio cardiaco.
Ero tesa e spaventata come una corda di violino.
Mi guardai in giro.
"Sei bellissima",mi disse sottovoce prendendomi per un fianco,"Anche tu",i nostri visi erano così vicini,che sentivo il suo calore sul mio viso.
Quando
"DOTTORE!".
Qualcuno li tirò una pacca sulla spalla.
Si girò,"Patrick!Quanto tempo!".
I due si abbracciarono.
Era un uomo più alto di Mike,con una leggera barba,avranno avuto si e no la stessa età.
Dovevano essere amici.
Forse avevano frequentato il corso di medicina insieme.
"Chi è questa bellissima creatura?".
Mi porse la mano,gliela strinsi,"April,piacere",sorrisi timidamente.
Turck mi guardò in un modo strano,che mi fece venire i brividi.
Ritrassi subito la mano.
"Che ne dici amico di venire al bar con me.Te lo rubo per cinque minuti eh",mi fece l'occhiolino,"Ehm vera-","E dai Mike!Nessuno te la ruba",presi il bicchiere semi vuoto di Mike.
Patrick lo prese per braccio,Mike mi mimò un scusa,mi limitai a salutarlo con la mano.
Ero sola in quella grande stanza piena di gente.
Diplomati.
Laureati.
E io ero l'intrusa.

Appoggiai i bicchieri su un tavolo e piano,piano andai a fare un giro per la villa.
Salii le scale anch'esse piene di gente.

Sentii un rumore,come delle biglie,vidi una porta semichiusa.
Mi avvicinai.
Sentii delle risate.
Una era quella di Mike.
Ormai la sua voce l'avrei riconosciuta fra mille.
Mentre l'altra mi era sconosciuta,forse era di Patrick.
Mi avvicinai senza far rumore e vidi i due giocare a biliardo.
"Allora Dr.Fighetto?".
"Allora cosa?".
Chiese Mike colpendo due palline.
L'altro li avvolse il collo col braccio.
"Te la sei scopata quella col vestito blu?Quella ragazza sexy che è qua con te?".

Il mio angelo custode col camice.Where stories live. Discover now