You're a monster!

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Avete mai avuto la sensazione di disperazione? Quel momento dove la vita sembra mettervi in continue prove? Ecco, io mi sento così in questo momento. Vi starete chiedendo di sicuro il perché, oh beh è semplice: Quel maniaco ha preso a pugni un mio compagno di classe che gentilmente mi aveva portato i compiti dato che oggi avevo scelto di non andare a scuola, cosa che fece innervosire parecchio Daddy, ma non è che ci vado con sto tempo dai su! Fuori diluvia e tira un freddo che è in grado di congelarti le vene, non ci sarei mai andato.

Fatto sta che nulla giustifica il suo gesto, infatti dopo che ho visto quella sceneggiata sono corso subito ad aiutare il mio amico, era messo molto male: aveva il labbro spaccato, un livido violaceo sull'occhio che minacciava di perdere sangue e tagli sulla guancia causati sicuramente dall'anello che Daddy porta al dito, è un anello molto bello se devo essere sincero, ha l'iniziale del mio nome incisa sopra e ciò mi fa sentire ama- MA CHE CAZZO STO DICENDO?! QUEL MANIACO MI TRATTA MALE E PER LO PIÙ HA QUASI UCCISO UN MIO AMICO! MA AL DIAVOLO LUI E IL SUO ANELLO DEL CAVOLO!

"BabyBoy è da questa mattina che mi ignori, mi dici che ti prende?" chiese con tono dolce, tono che mi fece salire il nervoso il doppio di prima.

"Che mi prende un corno! Ti rendi conto di quello che hai fatto?!"

"Se l'è cercato lui! Faceva tutto il carino con te! TU SEI SOLO MIO!" urlò pieno di rabbia sottolinenando bene le ultime parole.

"Io non sono di nessuno!"

"Tu sei mio! Mi appartieni! Che tu lo voglia o no! Sei il mio BabyBoy, è come un contratto caro. Sarai mio fin quando io non mi stancherò di te e mi cercherò un altro BabyBoy, intesi moccioso?"

quelle parole mi spezzarono dentro, ecco cos'ero per lui: un inutile giochino, certo lo sapevo già ma sentirselo dire davvero fa male, troppo male. Decisi di non rispondere, gli tirai solo uno schiaffo e corsi su noncurante delle sue parole piene di rabbia.
Arrivato in camera chiusi la porta a chiave e mi buttai sul mio letto afferrando dal suo comodino il mio cellulare, erano settimane che non lo usavo dato che me lo aveva tolto, ma ora poco mi fregava di lui e delle sue regole del cazzo, volevo ritornare alla mia vecchia vita.

Volevo semplicemente sentirmi vivo e non così, perché si, magari sto vivendo ma dentro sono a pezzi, pezzi irrecuperabili e il merito è solo suo. Mi sono innamorato di un mostro, di un maniaco del sesso e del dominio, come ho fatto? Come ho fatto io a innamorarmi di lui? Come?

Decisi di non pensare a lui e di liberarmi la mente da tutto ciò che circondava lui e il suo modo di fare, accessi il telefono e iniziai a giocare al mio gioco preferito, era un gioco molto bello secondo il mio parere.
Tutto procedeva bene, io mi sentivo più rilassato, erano passate ore da quando ero chiuso in camera e lui non era venuto neanche una volta da me, ma infondo come posso aspettarmi ciò? È solo un mostro!


{Pov Taehyung}
È chiuso da ore! Forse dovrei andare da lui e chiedergli scusa...

"Babyboy esci da lì su"

"Babyboy rispondimi! Voglio chiederti scusa"

"Baby-"

"Hai rotto! Va via!"

"Eddai su.. aprimi piccolo.."

"Non ne voglio sapere nulla di te! Sei uno stronzo"

"Ehi.. dai.. voglio stare con te"

disse con tono dispiaciuto, tono che però non fece di certo cambiare idea al piccolo Kookie, era stanco di quel mostro senza cuore, stanco davvero. Non voleva più vederlo, cioè non per ora perché anche se fosse non poteva ignoralo a vita dato che abitavano nella stessa casa.. già.. "casa".. ma quel posto può pure chiamarsi con quel nome, ma non trasmette per un bel niente il calore di quel posto che tutti chiamano "casa".
Erano solo delle mura vuote e piene di lacrime e sesso, solo quello erano. Nulla di più e nulla di meno, anzi di meno si, di meno c'era la felicità del piccolo.

Daddy, but you love me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora