Cassiopea

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KEITH

Appena arrivo alla sala dedicata al telescopio non posso fare a meno di esclamare «Oh santo cielo! Questo coso è enorme!»

Lance subito ridacchia «Ecco, questa frase mi ricorda molto ciò che hai detto la prima volta»

Completamente rosso in viso lo guardo male per poi sussurrargli a denti stretti «LANCE, ti prego, siamo in pubblico. Potresti evitare?» «Lo dici come se la cosa non ti fosse piaciut-ah... hey, perché mi hai tirato uno schiaffo?»

Lo guardo male, poi decido di non ribattere. Dopo aver ammirato ancora un po' l'enorme telescopio abbasso lo sguardo e ... oh, c'è un sacco di gente.

«Hey amore, che c'è? Perché hai improvvisamente perso il sorriso?» Lance mi afferra la mano e mi guarda preoccupato, sorrido guardando le nostre mani intrecciate e rispondo «Nulla, figurati. Solo che ci sono un sacco di persone, quindi sembra ci metteremo molto. E sono già le dieci, e contando quanto ci abbiamo messo per venire fin qui, quante cose ci sono ancora da vedere, il tempo che passerò desiderando i souvenir che non comprerò perché sono troppo povero e, si beh insomma»

Alzo lo sguardo e sorrido nell'incrociare il suo «Semplicemente non voglio lasciare Nico da solo per troppo tempo, tutto qui»

Alzo le spalle e mi incammino verso la coda ma prima di poter muovere un solo passo Lance mi strattona il braccio «So che non ti piace lasciarlo da solo, quindi se vuoi possiamo tornare a casa. Ti riporterò qui, non c'è problema»

«Davvero la cosa non ti crea problemi? Insomma, hai organizzato tutto questo per me e poi sono il primo a voler andar via» lui sorride divertito «Futili dettagli. So che hai apprezzato e questo mi basta. Sai che ti dico? La prossima volta portiamo anche Nico, così non stai in ansia. E poi magari stressi lui e non me con tutte quelle informazioni»

Lo spintono ridendo «Guarda che anche tu passi le giornate a parlare di squali e conchiglie» «Touché» dice per poi avvicinarsi e poggiare le mani sui miei fianchi «Ma è anche per questo che mi ami, vero Keith?» sorriso beffardo e incrocio le braccia dietro il suo collo giocando con i suoi capelli corti «Per mia sfortuna amo anche questo di te»

Annullo la distanza, ormai minima, che ci separa e coinvolgo le nostre labbra in un bacio che sfiora i confini di castità e che nessuno dei due vuole oltrepassare

Dopo un lasso di tempo indefinito, causa polmoni a corto d'aria, siamo costretti a staccarci.
«Allora, dato che tu mi hai seguito tutta la sera; c'è qualcosa che vuoi vedere prima di tornare a casa?» chiedo, ancora sorridendo, e subito Lance sembra risvegliarsi da una trancè «oh... OH, ASPETTA, cioè sì. Si mi piacerebbe vedere lo stellario, quello con le stelle che si muovono in modo figo»

«Tu sai che in realtà non si muovono davvero, vero?» lui mi guarda con aria saputella «Ti assicuro, quelle stelle si muovono» «Ma non è possibile» non ha senso, sono convintissimo che non si muovano «È possibilissimo invece. Dai vieni, ti faccio vedere!»

Afferrandomi per un braccio mi trascina fuori dalla stanza del telescopio; attraversiamo tutto l'osservatorio e si ferma davanti a una porta chiusa da una tenda blu scuro è pesante. Ancora ansante per la corsa fatta chiedo «Allora velocista, entriamo?»
Non ricevendo risposta mi giro e lo vedo fare strani segni alla ragazza seduta lì fuori, probabilmente per controllare chi esce e chi entra. Dal cartellino appuntato alla sua maglietta deduco che si chiami Pidge

«LANCE!» lui sobbalza leggermente «eh? Oh, certo. Dai entriamo» di nuovo mi afferra la mano e sposto la tenda per farmi passare «Lance, sicuro di stare bene? Sembri strano» «Tranquillo, sto bene»

Ancora dubbioso sposto lo sguardo dal viso del mio ragazzo alla riproduzione della volta celeste. Rimango a bocca aperta, la vista che mi ritrovo davanti è mozzafiato: stelle, pianeti e la Via Lattea sono così belle che sembrano reali

Ancora con il naso all'insù e la bocca spalancata sento Lance sussurrami all'orecchio «Ora osserva»
Subito sembra non succedere nulla Poi noto delle striscioline bianche partire da alcune stelle fino ad unirsi alle altre creando le costellazioni. Pian piano attorno ad esse si forma il disegno che le rappresenta

«Wow, sono bellissime. Come facevi a saperlo?» «Ho i miei contatti, dovresti saperlo» ridacchia per poi lasciarmi un bacio sulla guancia «E il meglio deve ancora arrivare. Se non ricordo male la tua costellazione preferita è la "W", giusto?»

«Quante volte devo dirti che si chiama Cassiopea?» rispondo, perché dai, lo avrò corretto centinaia di volte su questa cosa «Si, si, quella lì. Ma per stasera sarà una W» ancora ridendo mi fa cennoo verso Cassiopea che pian piano rimane l'unica essere proiettata

Perplesso la guardo muoversi verso il centro notando una scritta formarsi accanto

Il mio cuore perde un battito e il respiro mi rimane bloccato in gola mentre osservo quella scritta brillare:

WILL YOU MARRY ME, KEITH?

Senza distogliere lo sguardo cerco la mano di Lance al mio fianco e quando non la trovo mi volto di scatto rimanendo di nuovo senza fiato.

Lance è in ginocchio, al mio fianco, fra le mani una scatoletta di velluto aperta contenente un semplice anello da uomo. Con lo sguardo corro al suo viso dove un favoloso sorriso e i suoi bellissimi occhioni che brillano mi attendono «Allora? Che mi dici?»

Sorridendo mi lancio su di lui facendoci cadere entrambi «SI! si si si si SI! Dio, quanto ti amo»
«Ti amo anch'io Keith, non sai quanto»















Hey, sono viva!
Lo so, lo so. Sono stata molto assente, ma non potete uccidermi

Voglio dire: la sorpresa vale l'attesa, no?
(Per sicurezza scappa in cantina armata di foto pucciose della klance per calmare gli animi)

Ve lo aspettavate? Io no

Ditemi cosa ne pensate della proposta, perché io me la sono immaginata bellissima e spero davvero di aver reso l'idea

Al prossimo capitolo (si spera entro la fine del mese, but "bho")
Hell girl

diversa dal solitoWhere stories live. Discover now