Che stupida che sono...!

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Damon pov.
Sento qualcosa di caldo sul petto che mi trattiene sdraiato...
Apro gli occhi e vedo Emma appoggiata sul mio petto...
Siamo in una stanza totalmente bianca con due letti uno dove sono io e l'altro dove si trova un altro ragazzo.

Che posto è questo?
Continuo a guardarmi in torno e ad un certo punto vengo invaso da un forte odore di disinfettante...
Mi ritornano in mente tutti gli avvenimenti del giorno prima...
Il pranzo di Emma... la telefonata dell'ospedale... mia mamma in quel letto...

Mia mamma!Dov'è?
Ormai ho capito sono in ospedale perche dopo le forti fitte di ieri sera devo essere svenuto...

Io devo tornare da mia madre...
Mi alzo cercando di muovermi il meno possibile per non svegliare Emma... chissá perchè è rimasta...

Una volta uscito dalla stanza cerco di ricordarmi dove sia quella di mia madre e se non sbaglio Emma aveva detto la 114.
Mi precipino alla stanza e dopo diversi giri la trovo, mi avvicino al vetro e ...
Non c'è, la stanza è vuota!

Mi guardo in torno e vedo un signore in camice bianco.

Damon: "Mi scusi... dove hanno portato la signora che era in quella stanza... dove?!"

Dottore: "Signore si calmi e mi dica come si chiama"

Damon: "Mi chiamo Damon Flaideston dove avete portato mia madre!?"

Dottore: "Sua madre è stata trasferita nella 21 perchè si è stabilizzata e se vuole potrá andarla a trovare"

Damon: "Emm... sì"

Dottore: "Signor Flaideston lei peró dovrebbe riposare..."

Damon: "Sto bene non si preoccupi"

Corro a perdi fiato per il corridoio e per le scale e una volta davanti alla stanza mi blocco
Dentro vedo un'infermiera che le sta parlando mentre lei ha le lacrime agli occhi...
Dopo qualche minuto l'infermiera si accorge di me, le dice qualcosa ed esce.

Aspetto qualche minuto e poi entro...
Mia madre sta ancora piangendo...

Damon: "Ehi ma come stai?"

Le chiedo in tono il piú dolce e comprensivo possibile...

Mamma D.: "Mi dispiace... mi dispiace così tanto..."

Immediatamente capisco che si riferisce a mio padre

Damon: "No, tranquilla... va tutto bene non importa davvero"

Mamma D.: "Io non pensavo... io... mi dispiace"

E si rimette a singhizzare.
Io la abbraccio e lei mi stringe, mi stringe forte perchè lei è ancora qui con me...
Restiamo un po' abbracciati fino a quando lei non si calma un po'...

Mamma D.: "Bene Damon adesso spiegami tutto dal principio"

Damon: "Mamma non preoccuparti ora riposati "

Mamma D.: "Damon dimmi che ti ha fatto fare.... dimmelo"

Sta ricominciando a piangere e io non so che fare! Ha appena avuto un infarto non voglio farla agitare...

Damon: "Mamma ne parleremo domani mattina ora riposati sono le 3.15 di notte "

Mamma D.: "Va bene ma domani mi racconterai tutto ciò che ti ha fatto..."

Sto un po' accanto a lei e dopo che si è addormentata esco dalla stanza, sento la testa pesante e un forte mal di testa devo andare a prendere un po' d'aria...

Sono tornato al piano dove mi sono svegliato e mi sono diretto in terrazza...
Se rimanessi solo io...perchè non posso avere persone attorno che per colpa mia stanno male.
Io voglio solo... ma non posso

Sono appoggiato alla ringhiera e guardo il vuoto quando sento qualcuno dietro di me

Mi giro e trovo Emma appoggiata allo stipite della porta con il fiatone.

Damon: "Ehi perchè hai il fiatone?"

Emma: "Come perchè! Mi sono svegliata e non ti ho trovato nella stanza e visto che ieri sei stato male mi sono preoccupata"

Damon: "Emm... non c'era bisogno che ti agitassi tanto non sono mica un poppante"

Emma: "Ok peró sei comunque stato male e i dottori avevano detto che dovevi riposare"

Damon: "Bhe comunque so badare a me stesso non ho bisogno di una balia"

Emma: "Meno male! Pensa se ne avevi bisogno come saresti ridotto..."

Damon: "..."

Decido di lasciar perdere il discorso e ignorarla.
Dopo due secondi, due! Lei riinizia a parlare

Emma: "Senti... hai parlato con tua madre? Mi hanno detto che si è stabilizzata"

Damon: "Si le ho parlato ma è molto debole dopo aver scoperto che..."

Emma: "Che..."

Damon: "No niente"

Emma: "Ok se hai bisogno di parlare o di avere qualcuno con cui stare in silenzio sono qui"

Damon: "Grazie... ahha"

Un'altra fitta e un giramento di testa mio Dio quando finirá tutto questo?!
Mi aggrappo alla ringhiera per non cadere

Emma: "Damon cos'hai? Chiamo un dottore"

Damon: "No non è necessario"

Lei si avvicina e mi sorregge per qualche minuto...

Emma: "Damon non saresti dovuto stare in terrazza con la febbre che hai avuto"

Mi fa sedere su delle panchine che sono li vicino

Emma: "Va meglio"

Damon: "Si tranquilla non era niente"

Emma: "Sai io da piccola pensavo che gli ospedali fossero dei luoghi tristi perchè dentro c'erano delle persone malate..."

Giá un luogo triste...mia madre lo odiava... e credo che ora lo odi ancor di piú...

Emma: "Ma poi la mia mamma mi disse che l'ospedale era un posto magico dove le persone stavano meglio..."

Piano, piano il suo racconto mi fa immaginare posti magnifici dove tutti stanno bene...
Dopo un po' sprofondo in un sonno profondo per la prima volta da giorni...

Emma pov.

Mentre gli racconto lo sento appoggiarsi a me e poi addormentarsi.
Passati neanche 10 minuti un'infermiera ci porta una coperta a per la prima volta sento Damon rilassato senza incubi che lo tormentino...
Lo guardo per un po',ha un viso sereno, non sembra naenche lo stesso di quando è sveglio...
Oggi è stata una giornata strana era iniziata bene ma da dopo la telefonata il comportamento di Damon ha iniziato a mutare velocemente diventando incomprensibile... speriamo che tutto quasto finisca in fretta...
Adesso il sonno inizia ad avere la meglio anche su di me e in poco tempo mi addormento con lui affianco nella terrazza di un ospedale alle 4:00 di notte.

LA LUCE DELLE LUCCIOLEWhere stories live. Discover now