Emma pov’Dopo aver approfondito e studiato accuratamente l’idea delle sezioni e di come radunare i ragazzi abbiamo salutato Alex e siamo usciti.
Siamo davvero elettrizzati
Damon: “Ehi che ne pensi di andare a prenderci qualcosa per festeggiare?”
Lo dice talmente euforico che è impossibile dirgli di no, inoltre io ho già un’idea di cosa prendere.
Emma: “Mm…, si, qualcosa come un gelato? Ad esempio…, è solo un esempio”
Damon: “Ma è novembre, non hai freddo?!" chiede sempre mantenendo quel tono allegro a cui inizio ad affezionarmi
Emma: “Sì, ma tu smetti di mangiare tutto ciò che è cotto d’estate? No e allora perché non dovrei mangiare il gelato in autunno” dico alzando le spalle e continuando a camminare
Damon: “Beh, non fa una piega ahah…, e allora gelato sia!”
Entusiasta gli prendo la mano e lo tiro quasi correndo.
Emma: “Allora conosco un posto dove il gelato è il migliore del mondo!”
Corriamo ed arriviamo dall’Orsetto Gelato; entriamo ed io prendo il solito mentre Damon prende fondente e menta.
Mentre mangiamo passeggiamo e arriviamo in un viale alberato dipinto di sfumature dal rosso al giallo, al marrone dalle foglie cadute.
Emma: “Uaoh, GUARDA! Ci sono gli scoiattoli! Sono velocissimi!”
Damon si gira verso di me con un sorriso dolcissimo poi mi stringe fra le sue braccia. Sento il cuore a duemila e sento le guance andare a fuoco! Appena mi abbraccia vengo avvolta dal suo profumo … poi sento il campanello di una bici passarmi dietro la schiena e sfiorarmi a malapena mentre il ciclista mi dice di stare attenta.
Sciogliamo l’abbraccio che mi sembra durato un secolo e Damon mi guarda accigliato!
Damon: “Potevi farti male! Stupida!”
Emma: “Si ma non è successo” dico facendogli la linguaccia.
Damon: “Dai andiamo” dice ed io lo seguo.
Damon pov’
Mentre torniamo e riattraversiamo il viale Emma sembra pensierosa, cammina guardando la città al di sotto di esso con lo sguardo perso nel vuoto…. Anche prima era contenta ma assente e distratta, non ha neanche sentito il campanello della bicicletta….
Quando arriviamo alla moto sorride e cerca di mostrarsi allegra e spensierata.
Emma: “Allora si parte! Ce l’abbiamo fatta!” le ghigno e metto il casco, so che lei ha notato il mio atteggiamento perché in seguito si siede dietro di me e si appoggia alla mia schiena in silenzio.
Mi fa arrabbiare, odio quando reprime i suoi sentimenti e vuole sembrare a tutti i costi contento, pensavo che con me non lo facesse… non capisco cosa non vada quando è uscita da scuola ed è salita in moto non sembrava così pensierosa, preoccupata, un po’ in ansia ma normale… non riesco a capirla.
Così senza neanche rifletterci o rendermene conto svolto per la strada che porta al prato di lucciole.
Emma si alza dalla mia schiena e cerca di riconoscere la strada.
Emma: “Damon ma ….”
Damon: “Fidati …” so che è confusa ma voglio che si stacchi un po’ dal mondo e si rilassi.
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LA LUCE DELLE LUCCIOLE
عشوائي𝑆𝑜𝑛𝑜 𝐸𝑚𝑚𝑎 𝐶𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟, 𝒉𝑜 17 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑞𝑢𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑐𝑒𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝒉𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑐𝒉𝑒 𝑚𝑖 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐𝒉𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒; 𝑣𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑡...