Sacha si unisce al gruppo

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Emma pov’

Roxy: “Capisco... questo è un bel problema”

Emma: “Lo so e dopo l’atteggiamento di ieri sera di Damon non so quanto poter contare sul suo aiuto”

Ripenso al suo sguardo, alla sua voce così fredda, sono sicura non pensasse quello che ha detto, deve essere così!

Roxy: “Ma poi raga voi cosa fate per alternanza?”

Emma: “Ah già c’è pure quello, uffa non mi bastano 24 ore in una giornata, no!”

Roxy: “Io penso che andrò a fare “riqualificazione degli spazi pubblici comunali” sarà un lavoro di restauro figo e non troppo impegnativo”

Emma: “Figo! Hai già mandato la domanda?”

Roxy: “Lo farò oggi pomeriggio e tu hai pensato a qualcosa?”

Emma: “Avevo pensato di collaborare alla creazione della locandina sulla mostra di Leonardo da Vinci ma mi occuperebbe troppo tempo e non riuscirei a stare dietro a tutto...”

Roxy: “Sach- e tu? Cosa farai?” entrambe ci giriamo completamente verso Sacha che fino a ora era rimasta fuori dalla conversazione pensierosa.

Emma: “Sachaa!.. Sei con noi?”

Con un piccolo sobbalzo come se fosse ricaduta nel mondo reale, ritorna al nostro discorso.

Sacha: “Sì scusate ma stavo pensando se per alternanza scuola lavoro non prestassimo un servizio di approfondimento delle materie artistiche ai ragazzi delle scuole medie?”

Roxy: “Povera Emma già ci deve stare la sera con quei marmoc- aspetta...”

Emma: “Tu dici di fare delle specie di ripetizioni ai ragazzi prima degli allenamenti in modo da avere una copertura più solida e risolvere il problema delle carenze scolastiche e del progetto di alternanza?!”

Sacha: “Sì esatto, una cosa del genere”

Faccio un sorriso a 35 denti e abbraccio forte Sacha!

Emma: “Sei un genio Sac-, un genio!”

Tutte e tre ridiamo e io sento come se un enorme masso si fosse sollevato dal mio petto.
Ora non resta che dirlo a Damon e convincerlo a far entrare anche Sacha, anche se prima le voglio parlare a quattrocchi, voglio che si renda conto di in che cosa si sta mettendo e che sia pronta.

Driiiiiiiiiiiiinn-driiiiiiiiiiiiiiinnnn!

Finalmente l’intervallo, è arrivato il momento

Emma: “Sacha vieni a fare un giro con me? Ti vorrei parlare”

Sacha: “Sì, certo. Roxy ti lascio il cell ok?” dopo il cenno di Roxy ci allontaniamo dalla classe.

Vorrei andare in un posto tranquillo ma dovunque andiamo ci sono ragazzi che fumano o ragazze che spettegolano...
Alla fine mi decido e insieme andiamo all’aula di musica in disuso.

Sacha: “Uao...cosa mi devi dire? Damon ha ucciso qualcuno?”

Emma: “Ma no! Volevo solo spiegarti a cosa vai incontro se ti unisci a noi, ai pericoli e alle difficoltà”

Sacha: “Lo so benissimo è più di un mese che ci racconti com’è quella situazione”

Emma: “Sì lo so ma volevo che ti sentissi completamente libera e consapevole della tua scelta, ecco tutto”

Sacha: “Lo sono davvero Emma e poi conosco l’ambiente più di quanto credi”

Resto confusa dalle sue parole, cosa intende dire? Sacha è sempre più strana voglio vederci chiaro

Emma: “In che senso? È da un po’ che sembri strana”

Driiiiiiiiiiinnnnnn!!!!driiiiiiiiiinnnnnn!

Sacha: “Dai sbrighiamoci a tornare in classe!”

Ignorando totalmente la mia domanda mi trascina per un braccio nel corridoio.

In questi momenti mi sento così distante da lei, come se una barriera ci dividesse, odio questa sensazione e so che l’unico modo per farla sparire è riuscire a scoprire cosa nasconde.

Una volta tornate in classe partecipiamo alla lezione come se nulla fosse.

Poco prima del secondo intervallo il mio telefono vibra, segnalando l’arrivo di un nuovo messaggio.

Appena suona la campanella lo leggo, è di Damon:

Ciao nell’intervallo ti vorrei parlare. Vieni all’aula di musica abbandonata. Damon"

Sono ancora confusa e indecisa se andare o no. Dal messaggio non sembra avere più il tono freddo e distaccato di ieri notte ma comunque ci sono rimasta male e non so bene come comportarmi; è anche vero che comunque anche io gli devo parlare...

Emma: “Ragazze devo andare da Damon, se tardo mi coprite con la prof?”

Roxy: “Sì sì vai pure dal tuo amato dal cuore di ghiaccio” le sorrido in risposta ed esco dall’aula.

Damon pov’

Alex questa mattina mi ha scritto spiegandomi i problemi scolastici per cui molti non sono venuti agli allenamenti.

Molto più sollevato mi sono messo a pensare ad una soluzione … sicuramente se ne parlassi con Emma la risolveremmo nella metà del tempo.
Dopo qualche tentennamento le chiedo di parlare alla sala di musica in disuso.

Lei non mi risponde ma io resto convinto che verrà, lo so che ieri sono stato uno stronzo a usare le sue stesse parole contro di lei, ma ero deluso, arrabbiato e stanco però non le pensavo...spero venga mi voglio scusare... di sicuro, permalosa com’è si sarà offesa.

Vengo distolto dalle mie riflessioni dal movimento della maniglia... lo sapevo!

Emma fa la sua comparsa nella stanza in assoluto silenzio, chiudendo lentamente la porta alle sue spalle.
Mi mette a disagio questo silenzio... perché non parla!

Damon: “Ciao Emma... grazie di essere venuta”
lei di risposta mi sorride naturale ma so che c’è qualcosa, è arrabbiata...l’ho ferita

Damon: “Senti a proposito di ieri sera io...”

Emma: “Sei uno stupido! Come puoi dire quelle cose è!  sì io sono il forte Damon che se ne frega degli altri” mi scimmiotta agitando le braccia “chi vuoi che ti creda? Io di certo no!”

Damon: “Lo so hai ragione io...!”

Emma: “certo che ho ragione è ovvio! Stai impazzendo o cosa, non dormi, dici cose senza pensare...”

Damon: “Cosa vuol dire sto impazzendo? Non dire stronzate”

Emma: “ora sarei io quella che dice cavolate! Hai delle occhiaie che sembri uno zombie ma non vuoi dormire o riposarti e poi io dico cavolate! Incredibile!”

Damon: “Stupido io che pensavo di poter parlare civilmente con te! Ma no perché miss psicanalista non può farsi gli affari suoi”

Emma: “La tua salute sono affari miei mio caro, ma capisco che te non si possa mai ragionare... comunque io sono venuta per dirti che Alex mi ha scritto che i ragazzi sono costretti dai genitori a non venire per lacune scolastiche e Sacha e io abbiamo deciso di proporci insegnanti di ripetizioni per aiutarli e rafforzare la copertura”

Lo dice quasi senza respirare ad una velocità incredibile che mi chiedo come non gli si sia annodata la lingua

Damon: “Va bene... si può fare”

Emma: “Bene!”

Damon: “Bene!”

Driiiiiiiiinnnnnnn!!driiiiiiiiiiiiiiinnnnnn!!

Entrambi usciamo dirigendoci dalle due parti opposte del corridoio per tornare alle rispettive aule.

Emma pov’
Tornata in classe sono rossa di rabbia, come si può essere così cocciuti! Basterebbe parlare, dire qual è il problema... ma lui NO! L'uomo duro che non dice niente e si tiene tutto dentro!

Emma: “Uff.…!!”

Roxy: “Ehi che succede? Avete litigato?”

Emma: “E’ uno stupido!”

Sacha: “Gli hai parlato della mia idea? È per quello che avete discusso?”

Emma: “Sì! No! Ahahaha... gli ho parlato della proposta e ha accettato ma non abbiamo discusso per quello”

Faccio un respiro profondo e cerco di tornare lucida e ragionare sul da farsi.

Emma: “Oggi chiederò tutti i recapiti dei ragazzi per parlare con loro e poi dai genitori, nel frattempo voi andreste a segnalare i nostri progetti per alternanza e da domani inizieremo sul serio!”

Sacha: “Va bene... se vuoi oggi vengo con te agli all-”

Emma: “Oggi è meglio di no! Credimi...”

Roxy: “Ok allora poi aggiornami via chat”

Le sorrido ringraziandole mentalmente per non aver insistito, oggi che lo voglia o no Damon parlerà con me!

LA LUCE DELLE LUCCIOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora