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Domenica pomeriggio

Il campanello suona, Gaia e Marina sono arrivate.
Saluto Leo ed esco, il programma di oggi è cinema e shopping.
Arriviamo al cinema e facciamo i biglietti per "Romeo e Giulietta".
Il cinema è tutto pieno ed il film è fantastico!
Prendiamo un grosso contenitore pieno di pop-corn e ci godiamo il film.
Dopo aver finito le lacrime andiamo a prendere una pizza e ci divertiamo, la sera facciamo shopping ma senza tornare tardi, purtroppo domani abbiamo lezione.
Andiamo in tutti i negozi, io prendo alcuni costumi e vestiti da sera.
Torniamo a casa a piedi, il mare è piatto e la luna brilla tra i flutti.
Accompagniamo Marina a casa poi Gaia accompagna me, la saluto ed entro in casa.
Leo è tornato a casa sua e io mi faccio una doccia poi mi infilo sotto le coperte, hanno ancora il suo profumo, sul mio cuscino c'è una rosa rossa ed un bigliettino.

"Per la mia cucciola. Ti amo. Leo"

Aww, quanto è dolce!
Ogni giorno lo amo sempre di più.
Mi addormento cullata dal suo profumo.
[...]
La mia sveglia suona ripetutamente prima che io la lanci contro il muro.
Decido di andare a fare colazione, scendo giù, ancora assonnata, penso alla giornata che si sta aprendo, 2 ore di filosofia mi ammazzeranno.
Prendo i cereali ed il latte e mangio mentre guardo la tv.
Dopodiché sistemo tutto e mi vado a vestire.
Jeans neri e maglia della supreme bianca, superstar e sono pronta.
Prendo lo zaino ed esco di casa, mi avvio verso la scuola.
Oggi è abbastanza caldo, a Maggio a Los Angeles è caldo come a fine Giugno in Italia.
Giungo davanti all'immenso cancello della scuola.
Gaia mi viene incontro mentre ascolta la musica, mi saluta con un cenno del capo.
Insieme entriamo a scuola e andiamo ognuna nella propria classe.
In classe non c'è ancora nessuno perciò faccio le mie cose tranquillamente.
Mi siedo al mio posto.
Mi scivola il quaderno di mano, cade sul pavimento.
Allungo la mano per prenderlo quando incontro un'altra mano, alzo un poco lo sguardo...incontro gli occhi dell'inferno...due occhi morroni-verdi mi guardano con occhi teneri, io so che di tenero Ian non ha niente!
Prendo velocemente il quaderno, mi alzo spaventata e indietreggio.
"Stammi lontano!"
"Sono cambiato Elena" mi dice tranquillo.
"No...non è possibile...non cambierai mai..."
"Credimi Elena...stando in prigione ho imparato"

Lo guardai sbigottita.
"In prigione? Dovevi rimanerci per sempre!"

Guarda in basso.

"Volevo solo chiederti scusa e se volevi venire con me al ballo di fine anno..." mi dice sottovoce.

Rimango in attesa di qualcosa che non arriva, perciò sono costretta a rispondergli.

"Ian...io...non..." non riesco a terminare la frase che suona la campanella e tutti entrano in classe e si vanno a sedere.

La mattinata continua e Ian non mi dice più niente.
La campanella dell'uscita suona impertinente.
La Mercedes di Leo è davanti al cancello, lui vi è appoggiato sul fianco.
Ridacchio al vederlo, sta provando a fare il figo anche se non ha una Lamborghini...
Mi sorride.
Mi incammino verso di lui, il suo sorriso cambia diventando un ringhio quando, alle mie spalle, compare Ian.
Leonardo mi prende per mano, mi stringe a se, come per proteggermi.

Ian non osa parlare.
Leonardo si sta agitando, gli mettp una mano sul ventre e lo guardo implorante di non agire violentemente.
Nei suoi occhi scintilla la rabbia verso Ian.

"Leonardo...Ian...ci ha chiesto scusa..."

"Non posso perdonarlo Elena, ha fatto del male a tutti e due. Ti ha fatto soffrire e chi osa farti soffrire incomberà nelle mie ire." Disse Leo tutto d'un fiato

Guardai prima Leo poi Ian.

"Mi sembra sincero..."

"Leonardo ti chiedo enormemente scusa, mi sono lasciato condizionare dagli altri. Sai quanto la ami vero? Non le vorrei mai fare del male ma non ci vedevo più dalla rabbia e alla prima proposta ho accettato..." disse Ian dispiaciuto.
Purtroppo per me, Ian mi amava ancora, perciò restava nella lista nera di Leonardo.

"Leonardo...Ian...mi aveva chiesto se potevo andare con lui al ballo di fine anno di venerdì"

La faccia di Leonardo sbiancò totalmente.

"Cosa?" Disse con un filo di voce.

"Ti prometto che te la riporto sana e salva." Disse Ian come per scusarsi.

Leo alzò gli occhi poi mi guardò, nel suo sguardo c'era paura, rabbia e gelosia.
Gli misi una mano sulla guancia.

"Andrà tutto bene, il giorno dopo partiremo solo io e te"

Si rincuorò un poco poi mi diede il permesso di andare con Ian.
Dopodiché salutai Ian e salii in macchina.
Leo era molto teso, mi strinse la mano, era ghiacciata, gli occhi erano puntati sulla strada, le gambe tremavano leggermente.
Evitai il suo sguardo, arrivati davanti a casa sua, lo tirai piano verso di me; ci guardammo intensamente negli occhi.
Mi alzai in punta di piedi e posai le mie labbra sulle sue.
All'inizio fu un po' sorpreso poi mi strinse a se e mi baciò deciso.

"Sono geloso" disse mentre mi abbracciava.

Risi. "Ma di che?! Lo sai che amo solo te"
Gli toccai il naso con un dito.
Mi avviai verso la porta, mi seguì.
Gli preparai da mangiare poi mi misi a fare filosofia mentre lui guardava una partita in tv.

"Non tornerai più a fare basket?"

"No...troppi ricordi brutti" disse malinconico.

Non dissi nulla, continuai a scrivere.
[...]
Finiti i miei compiti andai in camera sua, volevo vedere come aveva iniziato a fare le valige.
Salii le scale ed aprii la porta...ORRORE!
I vestiti erano buttati sul letto...le camicie stropicciate buttate nella valigia...
Stavo per mettermi ad urlare quando si appoggia alla porta in canottiera...DISASTRO...
Ora mi ha fatto dimenticare l'orrore delle valigie...il mio unico pensiero ora è quell'essere che è li davanti a me e sta bevendo un the...
[...]
Gli indicai il casino con un dito...ridacchiò un poco...forse per la mia faccia.

Bhe, che dire, non riuscivo ad essere arrabbiata con lui, perché mi aveva fatto capire cosa fosse veramente la felicità.

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Hey! Spero di avervi strappato un sorriso con questo capitolo❤
Se ti è piaciuto lascia una stillina se ti va💐
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Me and you || Leonardo DiCaprio ||Where stories live. Discover now