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La ragazza tirò su col naso, strofinando poi il dorso della mano sugli occhi, «Non lo so. Dovrò parlargliene e dirgli che non provo quello che prova per me e se per favore possiamo tornare ad essere quelli di sempre».

«E se anche tu provassi qualcosa per lui, ma ancora non te ne sei accorta?» no, ma che cazzo dico? Per quale assurdo motivo sto spingendo Ginevra verso quel coglione di Dustin quando dovrei tenermela stretta? Aspettate, da quando a me piacerebbe Ginevra? Forse dalla prima volta in cui ci siamo incontrati in biblioteca... No, cazzo, no. Non può essere così...

Una sommessa risata uscì dalle labbra di Ginevra poi scosse il capo contro al petto massiccio di Collin, «No, Collin. Non provo nulla di amoroso per lui. Per me è un fratello e dei fratelli non ci si innamora».

Collin si accorse di aver emise un sospiro di sollievo, solamente dopo aver ricevuto un buffetto sul naso da parte di Ginevra che sorrise contro alla sua spalla, «Sei contento di questa cosa?» domandò lei, sentendosi stranamente felice di quella cosa.

Il biondo sentì le guance riscaldarsi quindi voltando il capo dalla parte opposta a quella della rossa, fece spallucce. «Chi? Io? No.» replicò frettolosamente, notando poi con la coda dell'occhio il sorriso divertito che si era formato sulle labbra rosse di lei.

Ginevra gli diede una leggera spallata, continuando a sorridere contenta poi una voce femminile che chiamava il suo nome la fece voltare verso sinistra. «Lizzy? Ehi, ciao.» salutò con un grande sorriso la corvina che fissò la strana coppia con un espressione confusa stampata sul viso ovale e abbronzato.

«Ginny, stai bene? Hai gli occhi rossi e lucidi.» domandò con apprensione la ragazza più grande, guardando poi malamente Collin che inarcò un sopracciglio con menefreghismo, «L'hai fatta piangere tu, bastardo?» gli sbraitò contro.

La rossa scosse la testa, muovendo le mani per aria, «No, no, Lizzy, non è stato Collin. Ho scoperto una cosa che avrei preferito non sape- no, cioè volevo saperla, ma avrei preferito non fosse quella persona. Avrei preferito che fosse un'altra, capisci? Oh cristo, non si capisce niente di quello che ho detto, vero?» gesticolò velocemente, parlando a raffica e impappinandosi qualche volta.

Elizabeth soffocò una risatina, «Ho più o meno capito quello che intendevi. Be' ora vi lascio continuare qualunque cosa voi due steste facendo prima del mio arrivo.» salutò con un grande sorriso dolcissimo poi fece per allontanarsi, ma Collin la chiamò, sorprendendo se stesso e Ginevra che lo fissò sbigottito, «Uh?» domandò confusa la corvina.

«Mi dispiace averti presa in giro.» disse visibilmente dispiaciuto, grattandosi la nuca in imbarazzo. Si sentiva quasi in doverle chiedere scusa, forse perché voleva far capire a Ginevra che era davvero dispiaciuto e che non l'avrebbe più fatto, piuttosto che a farlo sapere Elizabeth.

La corvina scrollò le spalle con nonchalance, incurvando le labbra verso il basso in un gesto di menefreghismo, «Sai? Non me ne frega più un cazzo di quello che dicono gli altri. Il mio ragazzo mi ama per quella che sono quindi degli altri me ne sbatto. Comunque grazie per esserti scusato e ciao ragazzi.» replicò lei sfacciatamente poi girò i tacchi e se n'andò, lasciando i due ragazzi visibilmente sorpresi.

«Wow, penso di essermi appena innamorata di lei.» biascicò Ginevra a corto di parole e con gli occhi strabuzzati, facendo poi scoppiare a ridere Collin che annuì, «Pure io.» ribatté scherzosamente, beccandosi uno leggero schiaffone sul braccio da parte della rossa.

«Tu no».

Roses [Youth Series ~ Book #11]Onde histórias criam vida. Descubra agora