Capitolo 32

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Daniel :

Seduti sul letto la stringo a me mentre i suoi occhi si chiudono

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Seduti sul letto la stringo a me mentre i suoi occhi si chiudono. L'orologio segna le quattro di notte. Cerco di coprirla prima di fermarmi a guardare il suo viso angelico.

Sono stati mesi pieni di emozioni, colpi di scena, ed ora questo. La mia mano scivola sul suo basso ventre, immaginando per un attimo il viso del futuro nascituro. Immagino il suo viso, le sue piccole mani, i suoi dolci occhi. Sono già innamorato ancor prima di vederlo.

Non posso nascondere che la mia paura aumenta ogni giorno di più. So che era destino che le nostre strade si incrociassero, che le nostre anime si legassero per dare origine a tutto questo, non sono pentito per le mie azioni altrimenti "mio figlio" non crescerebbe nel ventre della mia donna. Ma se quel giorno fossi uscito dalla casa di Jonas, forse oggi lei non sarebbe in pericolo. Forse avrei potuto evitare tutto questo.

La sua mano si posa sulla mia mentre i suoi occhi si aprono.
- Non pensare nemmeno per un secondo che sia colpa tua- sussurra guardandomi. - Non lo fare. Fa parte del gioco. Siamo destinati a stare insieme. So che non mi lascerai. O almeno spero - la mia mano si sposta sul suo viso mentre sorrido con lei.

- La prima volta .. ho pensato che stando lontano da te, forse ti avrei messo al sicuro. Che la tua vita sarebbe andata avanti.
La seconda volta « sorrido leggermente in imbarazzo » avevo paura che tu mi giudicassi. Doverti dire che avevo .. e forse avrò ancora bisogno del tuo sangue. Avevo paura di mettermi a nudo con te, e mi vergogno perché sono stata la causa per far si che i tuoi poteri si sblocchino.
« - Sai che non è una cosa normale signor Principe?- dice sorridendo ». Si lo so e ho imparato. Julya forse potrebbe succedermi qualcosa, sapere che tu possa restare senza difesa, mi spaventa- provo a trovare le parole anche se so che le mie scuse non hanno senso.

- La verità- dice iniziando a ridere. - Sa che ultimamente mente molto spesso- aggiunge.

Amo quando parla così. So che il mio linguaggio "all'antica" come lo definisce lei la mette in imbarazzo, ma io a differenza sua impazzisco quando lei si rivolge a me così.

- La verità signorina Roder è che .. non ero a conoscenza di una maledizione. Anzi per la precisione ero a conoscenza di una storia molto differente da questa. . . Julya, non ti ho mai parlato dei miei genitori perché non ne ho ricordo. .. sai cosa è successo a loro, ed io lo scoperto solo ora come te. Ho solo dei bei ricordi di loro. Ma dentro di me sapevo che c'era del altro. .. quando ti ho lasciato la prima volta ho trovato un vecchio testo dove parlava di una maledizione, ma era scritto in una lingua troppo antica sono riuscito a capire poco. Le uniche parole che ho capito sono state "Vampiro .. sarà maledetto una volta che proverà il vero amore". Quando ho visto Ramis ..-

- Hai pensato di essere maledetto e hai deciso di allontanarti da me?-  chiede mentre la sua mano continua a muoversi sul mio petto.

- Ho avuto paura di farti soffrire. E visto che avevi bisogno per sbloccare i tuoi poteri, ho pensato di allontanarmi da te-. Ammetto.

- Scommetto che i due geni ti hanno aiutato!- afferma sbuffando.

- Solo uno- aggiungo iniziando a ridere prima di posare le mie labbra sulle sue in un bacio casto.

- Voglio che mi prometti una cosa Daniel- la guardo facendole segno di proseguire. - Hanno detto che una volta il bambino nato ..- mi alzo di scatto dal letto allontanandomi da lei.

- Troverò una soluzione. Non farmi promettere niente ti prego- dico prima che lei si alzi dal letto.

- Dan, ascoltami. Ti prego- le sue mani si posano sul mio petto mentre io la cingo vicino a me. - Ti ho mai chiesto un favore?-

Provo a pensare prima di sorridere verso di lei per a cambiare discorso.
- Allora. McDonald durante la notte. I frappe di Santo Domingo. La paella della Spagna .. per non parlare quando hai voluto bere del tea dal Marocco .. aspetta ora che ricordo - dico sarcasticamente prima che lei appoggi la sua mano sulla mia bocca.

- Stop. Stop. Tu in 1500 anni non hai mai avuto voglie?- chiede prima che il mio sguardo cambi.

In un attimo la metto sotto di me sul letto.
- Si. E sarò onorato di mostrarti le mie voglie- dico mentre lei alza gli occhi al cielo.
- Così mi offendi- aggiungo mentre lei sorride.

- Dan, Promettimi una cosa- prova a dire prima di baciarla.
- Non ora Julya. Non ora-

Le sue parole sussurrate fanno aumentare la mia voglia, la sua fronte sudata quando decide di prendere le redini beandomi del suo perfetto corpo, mi portano in un mondo dalla quale non vorrei mai uscire.

- Daniel- sussurra tra i vari gemiti.

- Ti faccio male?- chiedo per sicurezza. Nonostante tutto non devo mai dimenticare che è anche umana a differenza mia. Lei fa no con la testa mentre io riprendo a muovermi.








- Proteggi nostro figlio a costo della mia vita. Salva lui e crescilo con amore come solo tu puoi fare- sussurra una volta finito.

Le sue parole mi bloccano per un attimo prima di tornare sopra di lei di nuovo.

- Non ti accadrà niente. Mi hai sentito. Non vi accadrà niente. Hai la mia parola- aggiungo mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime pronte a scivolare sul suo viso sudato.
La stringo forte a me facendo attenzione prima di sentire la parola che ci ha legati dal primo momento.

- Ti amo Principe- sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca.

- La mia ragazzina. Tu vivrai .. voi due vivrete per sempre- aggiungo prima di baciarla.








I primi raggi di sole illuminano la stanza. Mi alzo lentamente facendo attenzione a non svegliarla.
Guardo fuori dalla finestra mentre il panorama davanti a me è da spezzare il fiato.

Mi muovo velocemente verso il bagno prima di aprire l'acqua per farmi una doccia.

Le parole di Jonas ritornano a galla.
"Tuo padre non ha fatto niente".

Non credo che mio padre non abbia fatto niente, sono sicuro che abbia cercato fino all'ultimo di salvarla.

- Daniel rifletti. Tu eri grande quando i tuoi sono venuti a mancare .. mentre per  Julya è diverso. - mi dico ricordando di nuovo le parole di Jonas.

" una volta nato il bambino lui prenderà possesso del suo corpo".

- C'è qualcosa che mi sfugge! Quei due non hanno detto tutto- dico prima di uscire dalla doccia notando il mio angelo dormire ancora.
Stringo l'asciugamano sulla vita avvicinandomi a lei.

- Ci deve essere una soluzione. Farò di tutto per trovarla, a costo della mia vita. Te lo prometto- stringo il patto con lei consapevole di mantenere la mia promessa.

KRAY - La fineWhere stories live. Discover now