Capitolo 15: I'm Not Okay

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''Ciao mamma, ciao papà.'' Disse Perrie, dando loro un bacio sulla guancia. Entrambi avevano un sorriso stampato sul volto, ma sapevo che non volevano che andasse via. Stava tornando alla sua vita da superstar mentre io sarei rimasta nel South Shields, probabilmente avrei vissuto con i miei genitori per il resto della vita. ''Ciao Pen.'' Mi disse Perrie. Non ci abbracciamo ne altro. Ci limitammo a guardarci prima che lei si voltasse per andare via. 

''Avete litigato?'' Mi domandò papà. Non risposi, scossi semplicemente la testa. Camminai silenziosamente verso la mia stanza e chiusi la porta dietro di me. Rimasi seduta sul mio letto per un po'. Non passò molto tempo prima di iniziare a piangere.

Vidi il dolore negli occhi di Zayn quando gli dissi che era finita. Ma non sapeva che non appena Perrie chiuse la porta, caddi come lui per terra accompagnata da dei singhiozzi.

Perrie disse che ero emotivamente instabile e che sarei rimasta da sola per sempre, ma aveva ragione. Non obiettai dal momento in cui stava solo dicendo il vero.

Eliminai i numeri di tutti coloro che avevo conosciuto a Londra perchè.... non volevo ricordare. Non volevo ricordare i fantastici amici che avevo avuto. Sapevo che non l'avrei superato, così come sapevo che non avrei mai dimenticato il volto del mio primo amore.

Soprattutto perchè è una superstar internazionale che è uscito con mia sorella.

Cancellai tutte le foto in cui c'eravamo io e Zayn. Sussultavo ad ogni foto che cancellavo. Le lacrime incominciarono ad uscire dai miei occhi, gocciolando sulla superficie del mio telefono, così le asciugai. Ce la potevo fare.

''Elimina.'' Sussurrai. ''Elimina.'' Arrivai all'ultima e non riuscii a farlo. Era l'ultimo ricordo che avevo della nostra relazione. Era l'ultima cosa reale che ricordavo, potrei buttarla via?

Sorrisi guardando quella foto. Non c'era niente di bello come tenersi le mani davanti al tramonto o cose del genere.

Zayn mi aveva rubato il telefono e aveva scattato una foto. Indossavo degli occhiali da sole e stavo ridendo. Le sue labbra screpolate erano poggiate sulla mia guancia. Un braccio era attorno alla mia spalla mentre con l'altro scattava la foto. 

Decisi di tenerla, come ricordo. Come ricordo della prima persona che mi ha fatto sentire diversa. La persona che non sapeva chi fossi realmente.

Mi conosceva solo come la mia gemella, era questa la parte triste.

''Pen, tesoro?'' Mamma bussò alla porta. ''Stai bene?''

''Bene, mamma.'' Risposi tirando su col naso. ''Sarà qualche allergia. Credo di avere il raffreddore.'' 

''Chiamami se hai bisogno di qualcosa, tesoro.''

''Okay.''

Nonostante non fosse così tardi, strisciai sotto le coperte e rimasi lì. Per una ragazza dal cuore spezzato, il letto è il luogo più confortevole. Probabilmente non avrei più rivisto Zayn e se fosse successo, sarebbe stato con Perrie. Sarebbe stato con la mia migliore amica, nonchè peggior nemica. Perrie... l'unica persona che mi abbia mia fatto desiderare di essere figlia unica. 


Zayn's P.O.V

''Qualche volte dovresti uscire dal letto, amico.'' Disse Liam, spingendomi un po' con la mano. Mi lamentai e rotolai verso l'altro lato, sperando che mi lasciasse solo. Non appena tornai a Londra, dal South Shields, strisciai di nuovo sul il letto in posizione fetale.

Tutto faceva male. Non fisicamente, ma emotivamente. Era come se Perrie mi avesse strappato il cuore dal petto, per poi lasciarmi morire.

Forse ero un po' drammatico, ma come avrei dovuto reagire. Mi aveva scaricato, mi aveva detto che era finita, uccidendomi dall'interno verso l'esterno.

I'm Not Her (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora