Ritorno alla prigione

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Pov " Asami "
Sento dei  rumori provenire da fuori, sempre più forti, poi una luce bianca, talmente forte da accecarmi  la vista...
Mi risveglio nella mia stanza, nel mio letto, mi guardo attorno.
"È stato solo un sogno?...No! non è possibile! Era... così... reale..."
Ad un tratto sento le urla della mia governante, che bussa alla mia porta violentemente, come ogni mattina.
"Io...sono...qui?... io ero... all' accampamento!"
Ancora incredula, decido di alzarmi dal letto e vado ad aprire la porta alla mia governante.

G: Signorina! Sono più di 20 minuti che busso alla sua porta! Mi stava facendo preoccupare.
A: Mi scusi * faccia triste e spenta *
G: Signorina? Va tutto bene?
A: Si, si non si preoccupi...
G: È sicura?
A: Sono sicura
G: D'accordo... allora la lascio preparare in pace... * esce dalla stanza*

Comincio a prepararmi, mi metto un vestito blu e bianco, con qualche merletto e delle spalline sottili.
Vestito qui sotto ⬇

Mi trucco come al solito e scendo per fare colazione

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Mi trucco come al solito e scendo per fare colazione.
Mentre scendo dalla scalinata, noto mio padre che mi aspetta seduto al grande tavolo,
"Strano...  da quando mia madre è morta... questa cosa non succede mai!"

A: Buongiorno Padre
P: Buongiorno Asami, come stai oggi?
A: Bene...Perché non dovrei?
P: Niente, era solo per sapere... è da tanto che non stiamo un pò insieme, non abbiamo neanche il tempo di fare colazione noi due da soli.
A: Si * volto spento * in effetti mi manca, è da quando è morta la mamma che...
P: Lo so e mi spiace, non sono stato un padre molto presente, ma voglio rimediare.
"Wow, non pensavo che si sarebbe preso un giorno libero solo per dirmi questo"
P: Scusami tesoro, ma adesso devo proprio andare, ho delle questioni da sbrigare.
"Appunto"
P: Vado, e non scordarti di passare a prendere le nuove divise delle domestiche, e firmare un paio di pratiche reali, e ricordati che oggi hai le lezioni di piano, e se puoi controlla il menù di stasera,  e non scordarti...
A: okay...papà... ho capito! * esasperata *
P: Bene... Ok... vado, ciao!
A: ciao.

"È meglio che cominci, altrimenti finisco domani mattina"
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Mi stendo sul letto esausta
"Finalmente ho finito"
Sento bussare alla porta, e allora vado ad aprire...

Pov " Iroshi "
Dopo aver svolto il mio lavoro, decido di andare a trovare Asami, l'ultima vostra che l'ho vista era pallida come un fantasma, e questo mi preoccupa.
Busso alla sua porta, * la porta si apre *

A: Iroshi?!
I: Ciao, come stai?
A: Bene... ma perché oggi tutti mi fanno la stessa domanda?
I: in che senso?
A: in senso, che oggi mi sono svegliata e la mia governante mi ha chiesto come stavo, ed era abbastanza preoccupata, poi scendo in sala principale, e per la prima volta dopo 10 anni, mio padre rimane a fare colazione con me, e anche lui mi chiede come sto con faccia abbastanza interessata, durante le lezioni di piano il mio insegnante, mi chiede se è tutto apposto, e quando scendo in cucina, le domestiche mi fanno la stessa domanda, e mi dicono di riposarmi perché sono abbastanza pallida.
I: Vuol dire che non ricordi niente?
A: N-no... cosa dovrei ricordare?

Sono davvero preoccupato, non ricorda nulla di quello che è successo, mi avvicino a lei e le sento la fronte, per paura che avesse la febbre, è pallida e sembra esausta.

A: che cosa fai?
I: No non hai la febbre...
A: Iroshi... spiegami, che cosa avrei dimenticato?
I: * sospira * il giorno del ballo, sei stata rapita, ti ho cercata da per tutto, fino a quando non sono risalito al tuo rapitore, tramite una mia spia, eri stata rapita dal brigante più pericoloso e ricercato di tutto il Giappone, Chat Noir, erano anni che gli stavo dietro per scoprire dove fosse situato il suo accampamento, ma non avevo idea, ma grazie al conducente della carrozza che è stata assalita e alla mia spia, sono riuscito a trovarlo, così ho organizzato un attacco, mentre i soldati combattevano, ti cercavo, fino a quando non ti ho trovato, svenuta in una stanza.
A: I-io...

La stringo forte tra le mie braccia.
I: Pensavo di averti persa.
Le prendo il volto, e la bacio, lei non ricambia e mi spinge via.
A: Vattene
I: Ecco io...
A: * in lacrime *  TI HO DETTO DI ANDARE VIA!

Forse è ancora scossa, chissà che cosa le avrà fatto quel mostro, ma è meglio fare come dice,
* Esco dalla porta *

Pov " Asami "
*esce dalla porta*
"Come...io... sono svenuta?... e come ha potuto baciarmi così?"
Mi metto le mani fra i capelli, non só più che pensare... se la mamma fosse ancora viva...
"Perché mi hai lasciata"

CIAO... Ok siamo un pò in ritardo... infatti io aggiorno il venerdì mattina e non di sera, ma per questa volta ci è stata un eccezione😅
Alla prossima...
Michelle e Claudia ❤

L'Unione di due Regni / Marichat  Where stories live. Discover now