21 Asher

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21 Asher





Quando ho chiamato il mio capo per dirgli che, per ragioni familiari, non sarei riuscito ad andare a lavoro, lui si è dimostrato estremamente comprensivo.

Pensavo che mi avrebbe bombardato di domande, che avrei dovuto usare quella banalissima e poco credibile scusa che mi ero preparato, ma non è stato necessario.

Noah Price, padre di tre figlie, due delle quali gemelle, e sposato con una donna terrificante,  in grado di ridurre un uomo-squalo come lui ad un mansueto cucciolo da compagnia, sa molto bene che l'ultimo mese per me è stato molto duro e, nonostante mi abbia detto più volte di prendermela con calma e lavorare da casa se ne avvertivo il bisogno, ha apprezzato immensamente la mia dedizione, tanto da concedermi senza domande una giornata libera.

Quando sono uscito dalla casa di mio padre per portare le bambine a scuola, ero intenzionato ad andare a lavoro come al solito, ma una volta imbottigliato nel traffico spaventoso del mattino, ho iniziato a pensare a Evelyne, a quanto è difficile tutto questo per lei e mi sono sentito assalire dai sensi di colpa.

Avrei dovuto pensarci, ma l'idea che potesse diventare l'obiettivo di qualcuno perché era casa sua era l'unico posto accessibile non mi ha mai sfiorato la mente e non riesco a capire come ho potuto essere così cieco.

Ho pensato a proteggere solo Heaven, trascurando le altre persone che avrebbero potuto rimanere coinvolte.

I miei fratelli sanno badare a loro stessi, Trystan ha una casa sicura quanto la mia e lo stesso dicasi per la villetta di Alexa, ma Evelyne, vivendo in un quartiere così caotico del Bronx, non aveva né la possibilità né i mezzi per proteggersi.

Quella era una mia responsabilità e ho fallito miseramente.

Il suo sguardo spaventato, il terrore che il suo corpo irradiava ieri notte, mi si sono impressi a fuoco nella mente, impedendomi di dormire e tormentandomi nei momenti più disparati. .

Avrò riposato forse un'ora, al massimo due, ma non di più e mi sento la testa come se fosse sul punto di implodere.

Ma non è la stanchezza il motivo per cui, alla fine, ho deciso di prendermi una giornata libera. No, il motivo è che, anche se fossi andato in ufficio, non sarei riuscito a prestare la giusta attenzione ai clienti danarosi, in cerca di un investimento sensato per i loro soldi. La mia testa, ne sono praticamente certo, avrebbe continuato a proiettarsi verso Evelyne, chiedendosi se stesse bene.

Come se volesse essere un segno del destino, proprio in quel momento stavo passando di fianca ad un cavalcavia e d'impulso l'ho imboccato, tornando indietro.

Dopo aver parlato con Noah, ho chiamato mio padre, chiedendogli l'indirizzo della casa dove Evelyne stava abitando e, ancora una volta, mi sono vergognato di me stesso, perché in un mese non mi sono mai preoccupato ci chiederle dove vivesse.

Mio padre non ha fatto commenti, ma dal modo in cui mi ha risposto, ho capito che ha apprezzato molto il mio gesto.

Non faccio nessuna fatica a trovare la casa, sebbene sia identica a tutte quelle della via, è la più trascurata e la macchina Evelyne, parcheggiata nello stretto vialetto ghiaioso si vede da lontano. Tuttavia non è questa la cosa a far focalizzare la mia attenzione su quella particolare casa, bensì il fuoristrada grigio e immacolato di Trent Kendall.

Parcheggio la mi auto proprio di fronte alla sua e scendo proprio mentre una signora sulla sessantina si avvicina a me, guardandomi con curiosità.

Dopo la prima occhiata e aver intravisto biondi capelli cotonati con il frisé e un lampo di rossetto rosso, ho l'impressione di essere entrato in un mondo parallelo, ma dopo aver notato il suo abbigliamento, molto poco adatto ad una donna della sua età e il lampo di interesse per nulla platonico nel suo sguardo, sono pronto a risalire in macchina e scappare il più lontano possibile.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesWhere stories live. Discover now