VIII Dicembre

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-Siamo pronti?
Chiese Robert prendendo in mano gli scatoloni degli addobbi, piazzandoli davanti ad Aurora e Joey Moon.
-Facciamolo.
La madre aiutò la figlia a prendere i festoni appendendoli al camino, piano piano riempirono di oggetti natalizi il salotto mentre Robert dirigeva le azioni aiutando quando qualche oggetto era troppo pesante. Ci misero abbastanza tempo per addobbare il primo piano, dovendo fare i conti con la cucina cercando di mettere gli addobbi in modo giusto vicino ai fornelli per non farli prendere fuoco. Si divertirono di più dovendo passare al piano superiore, senza negare qualche bacio focoso quando Joey Moon era distratta ovviamente.
-Sta venendo perfetta!
Commentò il loro direttore battendo un cinque alla figlia che eseguiva gli ordini a lei eseguibili con prontezza.
-Dobbiamo ancora prendere l'albero, ricordi?
Rob schioccò la lingua sul palato, malizioso.
-Quello di sera: prima voglio fare qualcos'altro.
Sussurrò seducente mordendole il lobo dell'orecchio, facendo slittare la mano sul suo gluteo stringendolo.
-Papi cosa le stai facendo?
Subito si bloccò vedendo l'innocente Joey Moon guardarli con un piccolo pupazzo di neve in mano. Rob imbarazzato si grattò la nuca, ma fu la moglie a sorprenderlo.
-Una cosa che di solito le coppie fanno quando si vogliono tanto bene.
Nel particolare ci sarebbe scesa la professoressa di scienze tra un bel po' di anni.
-E tu lo vuoi?
Chiese stranita alla madre che, orgogliosa di sentire quel cipiglio femminista da parte della bambina, si inginocchiò per raggiungere la sua altezza con l'intenzione di scoprire la sua opinione.
-Dimmi ragazza: secondo te quando un uomo cerca di...amare una donna, ma lei non vuole e nonostante ciò l'uomo la obbliga ad amarlo, tu che ne pensi?
Non ci pensò nemmeno, dando la prova che i momenti madre-figlia erano serviti davvero tanto.
-Quell'uomo è un mostro! Non merita nemmeno l'amore della famiglia!
Esclamò contrariata aggrottando le sopracciglia in una buffa espressione arrabbiata, ma vi giuro che il sorriso sulla bocca di Aurora fu più grande di New York.
-Continua così figlia mia, ricordatelo quando sarai più grande che se un ragazzo cerca di fare questa cosa a te, tu colpiscilo forte forte qua
E toccò con un dito la patta di Robert che spalancò la bocca proteggendo i gioielli di famiglia con entrambe le mani.
-Poi scappa, chiama aiuto, ma ricorda che non devo insegnarti a difenderti dai maschi: sono loro che devono imparare a rispettare noi donne, okay?
Annuì e le diede un buffetto sulla guancia, facendo sentire Robert un po' a disagio essendo parte della fazione nemica Quando si parlava di queste cose. Ma il fatto che sia un uomo non significa che debba per forza fare quelle oscenità.
-Quindi tu lo vuoi?
Fu il turno del padre di inginocchiarsi.
-Certo che lo vuole principessa. Io amo da morire tua madre, e credimi non farei mai qualcosa contro la sua volontà.
-Perché?
Sorrise, accarezzandole la testolina.
-Perché ci vogliamo bene e ho promesso che non le farò del male, mai più.
Rispose guardando con sguardo innamorato Aurora la quale ricambiò, chiudendo lì il momento di riflessione della giornata. Proseguirono ad addobbare fino a giungere al sonnellino pomeridiano di Joey Moon, potendo così unirsi nella loro camera da letto. Mentre si baciavano l'uno sull'altra, Robert volle togliersi una curiosità.
-Glielo hai insegnato tu?
Si riferiva al loro discorso prima.
-Io le ho soltanto detto come dovrebbero andare le cose, lei ha deciso di ascoltarle.
-Diventerà una donna forte, come te.
Tornò a baciarla mentre le mani in modo naturale si facevano seguire dagli indumenti gettandoli a terra. Rob lasciava dei piccoli e leggeri baci sulle labbra di Aurora, inclinando ad ogni baciò la testa da sinistra a destra, aspettando di farla sua quando ella annuì. Dopo tempo lo stavano rendendo lento, ancora più magico e duraturo da assaporare minuto per minuto. Minuti dopo si stavano già vestendo per andare a prendere l'albero sintetico stufi di seguire le tradizioni americane che non appartenevano nemmeno ad Aurora.
-Che razza di pazzi siete a portare nelle vostre case degli alberi veri! Noi usiamo sempre quelli finti che sono uguali, l'unica differenza è che non danneggiano l'ambiente. E poi voi sareste la nazione migliore di tutte, tsk, ah e ho visto la pistola nel cassetto bello mio: non siamo più nel farwest sveglia!
Aury stava andando avanti così per ore intere con il proprietario di un negozio che vende alberi di Natale, con Robert imbarazzato che stava già cercando un negozio che ne vendeva di sintetici per farla felice. A volte le saliva questo odio verso gli americani quando scopriva qualcosa che non le piaceva, quasi rischiava di prenderlo a borsate ricordando che anche suo marito appartiene agli Stati Uniti d'America.
-Cerchi rissa, eh?!
Robert spalancò gli occhi vedendo sua moglie partire all'attacco contro il tipo e corse verso di lei prendendola per la vita, scusandosi con il tizio e trascinandola via. La caricò in spalla ignorandola, camminando diretto verso il negozio che piaceva a lei per evitare altri problemi. La gente per strada li guardava incuriosita, penso che qualche fan abbia rinunciato alla foto e autografo vedendo in che situazione stava. Prima di posarla a terra le diede una sculacciata bella forte, punendola per l'imbarazzo provato, ma sopratutto per divertimento personale.
-Questi sono alberi sintetici, contenta?
Esasperato la spinse dentro al negozio, prendendo il primo albero messo meglio su cui posarono lo sguardo.
Aurora sapeva di aver esagerato, così si strinse alla spalla di suo marito quando ripercorsero la strada verso casa con l'albero in spalla.

Tornando a casa Joey Moon stava dormendo ancora come programmato, così poterono addobbare l'albero senza alcun problema

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Tornando a casa Joey Moon stava dormendo ancora come programmato, così poterono addobbare l'albero senza alcun problema. Dato che era più altro di loro, ma di tanto, più per gioco che per necessità Robert fece urlare Aurora quando infilò la testa tra le sue gambe, alzandosi di scatto facendola aggrappare ai suoi capelli per non cadere. Tenendola fermamente in spalla le diede la punta a stella dorata per concludere il magnifico albero, con tutta la delicatezza del mondo Aurora mise il puntale che diede magia al Natale come si vede nei film.
-Ora posso anche scendere.
Abbassó lo sguardo vedendo che la fissava.
-Oh no, no!
Doveva aspettarselo che l'avrebbe buttata sul divano, ma le risate fanno parte dello spirito natalizio.






*un po ho sforato sorry. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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