La caduta e l'amicizia

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Iniziai a bere ed a fumare. L'unica cosa che volevo era stordirmi. Era fin troppo facile per me visto che ero astemio e non fumatore. Smisi di prendermi cura di me stesso, smisi di rispondere ai messaggi degli amici, smisi di uscire di casa. Mi riducevo in condizioni talmente pietose che più volte rischiai di perdere il lavoro.
Un giorno tornai nel posto in cui vidi la prima volta Elena e mi sedetti su una panchina lì vicino. Non mi reggevo in piedi dal gran che avevo bevuto e fumato. Mi girava la testa. Non mi ricordo bene quel pomeriggio. Ricordo solo che iniziai a vomitare appena pensai che non l'avrei mai più rivista. Mai più.
Mi vergognai davvero tanto a girare, barcollando, nelle vie di quella città che mi aveva visto felice. Puzzavo di vomito, di fumo e di vodka. Cavolo quanto odio adesso la vodka. Non posso più sentirne l'odore. Ritornai a casa inciampando più volte cadendo rovinosamente a terra. Ho ancora una piccola cicatrice sotto il mento in ricordo di quel giorno.
Una settimana dopo ci ricascai. Era San Valentino e la mia unica compagnia erano un giardinetto ed una bottiglia di vodka. Poi vidi lei passeggiare mano nella mano insieme ad uno....o almeno è quello che credetti di vedere. Naturalmente lei non mi vide. Era sera e con la barba lunga, che non facevo da un mese, il cappello di lana calcato fino agli occhi, neanche mia mamma mi avrebbe riconosciuto.
Quella sera, tra un fiume di lacrime, decisi che avrei smesso, che non avrei potuto cambiare niente. Elena non c'era ed il suo ricordo doveva vivere nel mio sorriso. Gettai lontano la bottiglia di vodka che si ruppe contro un albero.
Dopo un paio di settimane ripresi ad uscire con gli amici, andare fuori a cena e al cinema. Mi stavano vicino sapendo quanto stavo soffrendo. Mi svagavo, anche se non riuscivo più a sorridere come prima.
Una sera andammo a mangiare giapponese tutti insieme. Verso la fine della cena andai al bagno. Passando attraverso la sala accanto alla mia, notai lei insieme ad un ragazzo. Li salutai, sorridendo, e ritornai al mio tavolo.
Appena seduto, mi venne voglia di bere. Alzai lo sguardo e vidi e miei amici parlare e sorridere. Non sentivo cosa stessero dicendo ma pensai solo che avrei voluto essere in loro e non aver vissuto nulla della mia vita.
"Sei pallido, tutto bene?" mi disse Giorgio.
"Si, mi gira solo un po' la testa ma mi passa, tranquillo" gli risposi.
Appena usciti andammo tutti a casa di Luca e passai uno dei momenti più divertenti del mio ultimo anno. Passammo una serata semplice, seduti tutti sui divani del salotto. Ma ridemmo talmente tanto che scordai ogni cosa in quegli istanti. L'amicizia è una davvero un cosa preziosa, una tra le più importanti.
Mi accorsi nitidamente che, se anche si erano sentiti un po' messi da parte quando stavo con Elena, loro si sono fatti trovare al mio fianco nel momento in cui avevo più bisogno di loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 10, 2017 ⏰

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