Chapter 3

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Hobi, mi sento strano.
Ho conosciuto una persona ieri e non so quanto questo possa considerarsi positivo.
Ero stranamente in ritardo per scuola, la mia sveglia decise di non suonare e mi svegliai ben trentacinque minuti dopo. Ero nel più completo panico.
Varcai di corsa l'ingresso e, sempre correndo, mi fiondai nei corridoi, diretto verso la mia classe.
Ero talmente focalizzato sul mio obbiettivo (ovvero raggiungere l'aula nel minor tempo possibile per evitare un possibile richiamo da parte del professore) che non notai minimamente il ragazzo che, in quel preciso momento, stava uscendo dal bagno.
E sì, l'ho travolto Hobi!
Sei liberissimo di ridere dinanzi ad una delle mie più grandi figure di merda.
Un secondo prima correvo a perdi fiato mentre quello dopo ero completamente disteso su questo povero - ma bellissimo - malcapitato.
E mh...conosci quella sensazione di fastidio nello stomaco? Quello scombussolamento o sfarfallamento (chiamalo come vuoi) improvviso e completamente inaspettato?
Bene, è ciò che provai una volta che i nostri sguardi si incontrarono. Dovevo assolutamente conoscerlo, una vocina nella mia testa mi spingeva a presentarmi all'angelo steso sotto al mio corpo.
Però mi persi ad ammirare i suoi lineamenti a dir poco perfetti, causando una sua lievissima risata ed il mio immediato imbarazzo. Le mie gote assunsero infatti, subito dopo, una colorazione rossa accesa e mi affrettai ad alzarmi, porgendogli timidamente una mano.
Ha mani caldissime ed incredibilmente grandi e curate, amico mio. Potrebbe addirittura partirmi il fetish per delle mani del genere.
Comunque, lo avevo già visto di sfuggita più di una volta ma non mi ero mai soffermato ad ammirarlo. Ho fatto malissimo.
Purtroppo fa parte del gruppo dei 'popolari', anche se caratterialmente non ha niente a che vedere con loro. Per tutta la durata del nostro lunghissimo incontro (tre minuti e ventisette secondi precisi precisi) si è dimostrato un ragazzo incredibilmente gentile.
Prima di tutto non se l'è presa con me per averlo praticamente investito, schiacciato e scansionato.
Ma, anzi, mi ha sorriso - un sorriso bellissimo, da mozzare il fiato - ed ha mormorato un : tranquillo piccolo, cose che capitano. Tu stai bene?
Facendo così risultare la sua voce maledettamente...sexy.
Sfortunatamente non sono riuscito a presentarmi e lui se ne è andato poco dopo, lasciandomi con ancora il volto in fiamme ed il cuore che disgraziatamente galoppava all'interno della mia cassa toracica.
Affolla la mia mente da quel momento, non riesco a smettere di pensare a lui neppure per mezzo secondo.
E la cosa non mi piace.
Dopo la rottura con Jimin voglio essere più cauto con i ragazzi e non voglio assolutamente perdere la testa in questo modo...è così ridicolo e non so nemmeno il suo orientamento sessuale, diamine!
La fortuna però non è dalla mia parte, stamattina l'ho rivisto.
Era in compagnia di alcuni suoi amici, ridevano tra loro ed era così bello, meraviglioso, semplicemente perfetto.
La vocina nella mia testa mi imponeva di andare a parlargli, di trovare una scusa per conversare con lui. Ma come potevo? Sono così timido e io non...non ci riuscirei.
Mi avvicinai un poco e riuscii a percepire qualche spezzone della loro conversazione. È così brutto origliare le conversazioni altrui?
Brutto o bello che sia, in questo modo scoprii dove si sarebbero diretti al pomeriggio.
La mia destinazione pomeridiana? Il karaoke.
Per tutta la mattinata fantasticai su ciò che sarebbe successo da lì a poco ma...sai quando pensi di aver pianificato tutto alla perfezione e qualcosa va storto? Ecco, è successo esattamente questo.
Il lato positivo è che - in qualche modo - trovai il coraggio di entrare nel piccolo bar karaoke, piuttosto grazioso oserei dire.
Non c'era molta gente, per di più erano presenti studenti ma non il gruppo di giovani che mi interessava.
Dopo essermi guardato attorno per un'ultima volta feci un passo indietro, calpestando qualcosa...o meglio, un piede.
In seguito al gemito dolorante da parte dello sconosciuto mi affrettai a balbettare le mie scuse e a voltarmi, non l'avessi mai fatto. Di fronte a me c'era lui in tutta la sua incredibile bellezza.
Volevo morire, mi strozzai con la mia stessa saliva. Perché devo essere così?
Notai subito lo stupore farsi largo sul suo viso e lo sguardo curioso di un suo amico dai capelli biancastri, piuttosto basso e...dannazione, neanche lui è poi così male.
Ma sono tutti così belli qui a Daegu?
Scusami per il piccolo sclero, provo a riportare ciò che ricordo della breve conversazione al karaoke:

Attentare alla mia vita è il tuo hobby preferito?

Non lo disse con cattiveria o che altro, era piuttosto divertito dalla situazione in verità.
Inizialmente non parlai, mi limitai come sempre ad arrossire. Perché devo essere così ridicolo?
Il mio angelo stava per aggiungere altro ma l'amico lo anticipò

Ma tu...sei per caso quello nuovo? Il ragazzino balbettante di Busan?

Una risatina fuoriuscì dalle labbra di entrambi e mi vergognai tantissimo, abbassai immediatamente lo sguardo sulle mie vecchie scarpe e iniziai ad allontanarmi.
Volevo piangere Hobi, sentivo le lacrime pizzicarmi gli occhi. Qualcuna riuscì a rigarmi le guance pallide ma le asciugai subito, passandoci la manica del maglione.
Ora però sono nella mia stanza, al buio, con le cuffie alle orecchie e le sto lasciando scorrere liberamente.
Ah già, il suo nome è Taehyung.
Kim Taehyung.

Kim Taehyung

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Notes  «Taekook»Where stories live. Discover now