Chapter 15

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Hyung, non ti scrivo da un po'. Scusami.
Sono stato piuttosto impegnato in questo periodo, so che non mi giustifica in alcun modo ma almeno sono sincero.
In ogni caso volevo dirti che ho ripreso tutti i chili persi, mi sento relativamente bene anche se mi manchi sempre. Tremendamente.
Ho ripreso anche ad andare in palestra e a ballare, sai? Ci vado con Jiminie.
Ora Tae non lo detesta più così tanto ma, anzi, ci scherza e ride assieme! Sarà perché - tre settimane fa - ha sorpreso Yoongi scoparselo, in un bagno...quello del karaoke.
Non ho ben capito se per quest'ultimo la loro sia una relazione seria o solo semplice sesso ma, so per certo, che Jimin, per lui, provi qualcosa di davvero forte. Lo vedo dal modo in cui lo guarda. Come se non esistesse niente di più bello o prezioso di lui.
È bello vederlo così preso da qualcuno.
Ovviamente lui stesso mi ha detto di essere attratto dal signorino Min, ne stavamo parlando giusto ieri pomeriggio.
Si è fatto trovare di fronte a casa mia per le quattro e mezza, con un vecchio quaderno dalla copertina rovinata tra le piccole e paffute mani.
Entrò - come sempre - senza alcun mio consenso, lanciandosi sul piccolo divano in salotto.
Iniziò subito a dirmi quanto bello e bravo fosse Yoongi, non ha specificato in cosa fosse bravo ma non ci tenevo particolarmente a saperlo. Credo sia piuttosto facile capirlo, non volevo iniziasse a raccontare tutto in modi più...dettagliati.
Io, d'altro canto, gli raccontai della scuola, della situazione con i miei genitori, di Tae e di quanto detestassi vedere la data della sua partenza avvicinarsi sempre di più. Della mia paura di perderlo e di quanto mi mancherà.
Mi strinse una mano tra le proprie, sussurrandomi che tutto si sarebbe sistemato, che sarebbe andato tutto bene.
E, per qualche ragione, gli ho quasi creduto.
Potrà mai andare tutto bene?
Avevo ormai gli occhi lievemente lucidi, quindi li asciugai con la manica della felpa. Notai poco dopo il quaderno che precedentemente ho menzionato appoggiato sulle sue ginocchia.
Gli chiesi il perché di quel quaderno e lui, sorridendo, me lo porse.
Era la storia che scrissi con te, Hobi. Quanti anni avevamo? Forse otto, eravamo molto piccoli. Comunque, non sapevo l'avesse Jimin.
Ha detto di aver trovato il quaderno all'interno di un vecchio zaino. Probabilmente gliel'avevi dato tu.
Mi sistemai al suo fianco ed incominciai subito a leggerla, ritrovandomi ben presto a piangere e a singhiozzare. Le sue corte braccia mi avvolsero subito e le sue manine iniziarono ad accarezzarmi la schiena, per calmarmi.
In quel momento pensavo solamente a quando eravamo ancora amici, ai nostri momenti passati insieme, tutti i sorrisi, le risate ed i pianti.
Mi manca tanto la tua risata, amico. Vorrei chiamarti, non sai quanto. Ma non risponderesti, quindi è inutile provarci. Dico bene?
Perché non torni da noi? Non vedi quanto abbiamo bisogno di te?
Se chiudo gli occhi ti vedo ancora intento a prendere quell'aereo, per volare lontano. Per volare via da noi.
E sai, ti odio per questo. Ti odio dannatamente tanto. Perché ci hai abbandonato.
Ti odio per tutte le volte che ho singhiozzato al tuo ricordo, per la paura che ho di essere abbandonato da altre persone, dopo di te.
Odio il fatto di continuare a scrivere queste lettere, sono completamente inutili. Allora perché lo faccio?
Ed infine...odio la mia vita senza il mio migliore amico vicino, perché tutto sembra meno colorato in tua assenza. Meno vivido.
Credo che anche Jimin provi lo stesso, entrambi abbiamo sofferto per la tua partenza. In modi differenti, è vero. Ma la sofferenza resta sofferenza.

 Ma la sofferenza resta sofferenza

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Notes  «Taekook»Where stories live. Discover now