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Nemmeno il tempo di realizzare quello che aveva letto che Jungkook sentì in lontananza il suono delle sirene della polizia

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Nemmeno il tempo di realizzare quello che aveva letto che Jungkook sentì in lontananza il suono delle sirene della polizia.
Preso dal panico aggiustò frettolosamente le scartoffie al proprio posto e gettò un'occhiata alla finestra di fronte a sè.

«Merda sono arrivati»

Era intrappola. Le vetture della polizia accerchiavano la villa non permettendo a Jungkook di avere una via di fuga.
"Rabbit JK! Sappiamo che sei lì dentro. Esci subito dalla porta centrale con le mani in alto" urlò un'agente con una fila di poliziotti armati di pistola e degli scudi a proteggerli.

Intanto anche gli elicotteri erano giunti sul posto facendosi sentire con le loro eliche che producevano un suono alquanto assordante e le luci che illuminavano la zona.
La sua mente pensò a Taehyung, al suo amato fidanzato che amava con tutto se stesso. Non voleva farlo soffrire, sapeva che prima o poi sarebbe successo ma non si aspettava proprio adesso. Voleva solo fuggire in un altro continente insieme a lui il più fretta possibile e vivere il resto dei suoi giorni in tranquillità affianco al più grande.
Con forte rammarico si incamminò verso la porta, la mano sopra la maniglia e il cuore che batteva a mille nel suo petto; pronto ad affrontare il suo destino.

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In centrale Jimin stava camminando salendo le scale mentre parlava con un suo collega. Lo aveva avvisato dicendogli che il capo chiedeva di lui nel suo studio insieme a Yoongi. Non voleva nemmeno guardarlo in faccia dopo quella volta in cui si erano baciati, peccato che non si fermarono solo a quello...

Quando le labbra di Yoongi furono a contatto con le sue dopo l'attimo di stupore ricambiò con passione. Afferrò il suo colletto della camicia attirandolo a e approfondendo il bacio. Yoongi spinse con foga Jimin sopra la scrivania togliendo con una mano l'attrezzatura da lavoro mentre con l'altra levava la giacca del minore.

Quello che successe poi era un ricordo vivido per lui. Se chiudeva gli occhi ancora poteva sentiva le labbra soffici di Yoongi sulla sua candida pelle, ad esplorare ogni centimetro di essa. L'unica pecca era che non si rivolgevano parola da allora. Ogni volta che erano insieme in una stanza per puro caso facevano finta che uno dei due non esistesse.
Salutò Lucas e si diresse nell'ufficio di Namjoon trovando Yoongi davanti la porta chiusa, quasi combattuto sull'entrare.
Ciao Yoongi hyung lo salutò sorridendo timidamente e il ragazzo ricambiò.
Sai il perché ha chiamato entrambi?domandò Jimin e l'altro scosse la testa in segno di negazione.
Non ci resta che scoprirlo disse Yoongi cercando di aprire la porta ma questa si spalancò rivelando la figura di Seokjin. Il più grande dei due strabuzzò gli occhi nel vederli, riprendendosi subito assumendo un'espressione normale.
Salve ragazzi. Come mai siete qui?
Jimin prese tempo per osservarlo dall'alto in basso: capelli spettinati, guance leggermente rosate, labbra rosse, vestiti stropicciati e respiro affannato.
Se quello non aveva tutti i presupposti per essere uno stato after sex allora Jimin poteva credere che il maggiore avesse combattuto contro un gruppi di alligatori lì dentro.
Namjoon hyung ha chiamato noi due per discutere di una cosa spiegò in fretta Yoongi stranito quanto il minore accanto a lui.
Oh ok. Allora buon lavoro disse e si dileguò velocemente aggiustandosi nel mentre.
I due ragazzi distolsero lo sguardo da Seokjin una volta che egli svoltò l'angolo del lungo corridoio. Si guardarono seri in faccia per un minuto, per poi scoppiare a ridere come degli idioti.
Non servivano parole per capire cosa avessero fatto Seokjin e il loro capo là dentro.
Una volta tornati seri Yoongi bussò alla porta e al suono della voce di Namjoon che diede il permesso di entrare Jimin fece un risolino, ricordandosi la scena di poco prima. Il maggiore sorrise nel guardare il rosa ridere e trovava adorabile il modo in cui i suoi occhi formavano delle mezze lune ogni volta che rideva o sorrideva.
La risata di Jimin si fermò e Yoongi aprì la porta rivelando Namjoon seduto nella sua sedia aspettando che i ragazzi si accomodassero.
Quando Jimin si addetto vide che anche le sue labbra erano rosse più del solito e cercò di trattenere un sorriso divertito.
Capo cosa volevi comunicarci?
domandò Yoongi lanciando un'occhiataccia al minore affianco, notando il suo scarso autocontrollo.
Ragazzi, abbiamo catturato Rabbit JK e a quelle parole il sorriso di Jimin sparì completamente.

 “Ragazzi, abbiamo catturato Rabbit JK” e a quelle parole il sorriso di Jimin sparì completamente

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thief ➢ kth×jjkWhere stories live. Discover now