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❝ Renjun ❞

Lo chiamò la madre dall'altro lato della stanza per farsi aiutare con degli scatoloni più pesanti.

❝ Renjun vieni ad aiutarmi ❞

Ma ancora una volta non ricevette risposta.
Infatti il giovane era fermo sul pavimento con un album sulle gambe, una matita in mano e dei colori a tempera accanto a lui, concentrato come non mai nell'osservare l'enorme albero che si trovava nella sala da pranzo.

La matita si muoveva velocemente per tutto il foglio, la sua mano era ferma e lasciava un tratto leggero sul foglio curando così il gioco di luci e ombre che si riflettevano sull'oggetto.

❝ Tesoro potresti posare quella matita per un attimo e venire a darci una mano? ❞

Gli disse la madre poggiandogli una mano sulla spalla.

❝ Lasciami finire la bozza a matita, se no non posso continuare ❞

Disse sempre concentrato sull'obiettivo.

❝ Come vuoi ❞

Sospirò la madre cambiando stanza.
A quel punto il ragazzo osservò attentamente i segni della matita sul foglio per ammirarne i risultati soddisfacenti, fu allora che posò la matita per utilizzare il suo pennello.

Non aveva la minima intenzione di lasciare il disegno a metà, quindi si lasciò ispirare dalla neve fuori dalla finestra e dalle luci gialle e rosse che coloravano l'abete per iniziare anche lì un gioco di luci e ombre ma con i colori, mischiando chiari e scuri, accesi e opachi per giocare con luci e sfumature grazie ai colori.

Per l'albero usò diverse tonalità di verde, uno molto chiaro per le zone circostanti alle luci colorate, un verde più acceso e vivo per colorare tutte le parti più visibili e poi un verde scuro per gli interni; per le decorazioni variò, i nastri li fece molto chiari, diluendo molto il colore nell'acqua, i fiocchetti li faceva un po' più vivi di colore, ma non troppo, così da non distogliere l'attenzione dalle luci, per le luci usò un giallo molto acceso e un rosso chiaro e vivo.

Colorò singolarmente ogni lucina restando sempre fedele al modello che stava ritraendo, fu allora che si accorse di una lucina rossa che non si accendeva, distruggeva un'opera di colori meravigliosa quella luce scura e spenta, ma lui la colorò lo stesso, nel suo album la rese così scura da farla saltare subito all'occhio, come contrasto, era la lampadina con i contorni più definiti che c'era in tutto il disegno.

Aspettò che i colori sul foglio si asciugassero, nel frattempo continuava ad osservare quella luce spenta spostando poi il suo sguardo sui colori a tempera con cui sporcò nuovamente il pennello per poi passarlo sull'involucro di quella lampadina, rendendola un po' più chiara, la faceva quasi sembrare accesa.
Poi prese un rosso più chiaro per migliorare il gioco di luci, per finire poi con la sua firma in bianco.

Prese poi tutto il suo materiale, pulì accuratamente il pennello, chiuse saldamente i colori così che non si ascugassero e ripose l'album in un posto sicuro dove non c'era rischio di rovinarlo.

Si avvicinò poi lentamente al suo armadio tirandone fuori il pigiama più pesante e se lo mise, sistemandosi in seguito sotto le coperte spesse e calde, continuava ad osservare la neve che cadeva da dietro la finestra puntellata dalle gocce di pioggia, poi si lasciò cullare dalle note che uscivano dalle sue cuffie addormentandosi.

华美 • huang renjunWhere stories live. Discover now