"Vincent Van Gogh era solito mangiare la pittura gialla perché pensava avrebbe potuto portare la felicità dentro di lui. Molte persone pensavano fosse pazzo e stupido per fare una cosa simile poiché è risaputo che la pittura sia tossica, non importava fosse ovvio che ingoiarla non avesse alcuna possibile correlazione diretta alla felicità di un individuo. Io però non l'ho mai vista in questo modo.
Se sei infelice al punto che anche la più folle delle idee possa in qualche modo funzionare, come colorare le pareti dei tuoi organi interni di giallo, allora lo farai. Non c'è poi molta differenza dall'innamorarsi o dal drogarsi. C'è un rischio maggiore di farsi spezzare il cuore o di andare in overdose, ma le persone lo fanno comunque ogni giorno perché c'è sempre quella possibilità che le cose potrebbero migliorare. Tutti hanno la propria pittura gialla."In quel momento, l'unico rumore presente intorno a noi era quello del mare. Persino il mare sembra senza limiti, eppure canta solo quando li trova : infrangendosi sulla chiglia diventa schiuma; spezzandosi sugli scogli.
Le due figure si avvicinano, da lontano non riesco a disringuerli.
Sono qualche metro lontano da noi e a passo svelto ci stanno raggiungendo.
I loro volti, cosi come i nostri, sono illuminati dalla luna.
Riesco a vedere il primo ragazzo, ha i capelli biondi e il suo ciuffo è disordinato disordinato. L'altro ragazzo è forse qualche contenimento più alto di lui. Entrambi sono vestiti di nero e devo dire che mi fanno venir la pelle d'oca.
"Niall, ma che piacere vederti qui" ridacchia il biondo mentre tira uno schiaffo sulla spalla di Niall.
Io rimango li, immobile a disegnare dej cerchi immaginari sulla sabbia con i piedi totalmente nudi.
"Luke...cosa vuoi ancora?" Sbotta Niall probabilmente infastidito dalla sua presenza.
"Oh, come non lo sai? Dio Niall pensavo ci arrivassi da solo. Comunque carina la putanella al tuo fianco" abbasso la testa, non so cosa fare.In tutto questo vedo Niall stringere i pugni e i suoi occhi diventare scuri.
"Cazzo Luke sei un bastardo sparisci!"
"Non cosi presto Niall."
Il biondo al mio fianco mi afferra con forza la mano e mi trascina via.
"N-niall mi s-stai facendo m..." non mi fa finire la frase e mi stringe di più la presa.
"Diamine Danielle vuoi sbrigarti?!" Mi urla contro. Arriviamo in fretta alla macchina, butta le nostre cose sul sedile posteriore e accede il motore.
Partiamo velocemente, per un paio di minuti fisso il vuoto mentre lo sento sospirare e accelerare.
Non parlo, mi limito a incrociare le braccia.
Guardo fuori dal finestrino e posso costatare che ci stiamo allontanando dalla città.
Intorno a noi ci sono solo campagne pieni di alberi.
Sono confusa, nella mia testa c'è il casino più totale. Non so cosa ci faccio qui, non so perché ogni volta che sono vicina a Niall sto male ma nello stesso tempo mi sento libera, felice.
Dopo circa un'ora, dove a farci da sfondo erano solo alberi, arriviamo in una campagna. È deserto è pieno di illuminazione.
In lontananza si vede una piccola casa. Il biondo ferma la macchina proprio dietro. Scende e sbatte lo sportello. Mi limito nel seguirlo.
Fuori sta calando il freddo, proprio come il ragazzo al mio fianco.
Vedo che inizia a battere sulla porta in attesa di risposta.
"Ashton sono io, Niall apri"
"Un secondo" la porta si spalanca facendo emergere la figura di un ragazzo forse più grande di Niall.
"Cugino!" Esclama il ragazzo." Cosa ci fate qui?" domanda Ash, mentre ci fa accomodare sul divano nel salotto.
Ha una piccola casa, pulita e davvero ordinata per appartere a un ragazzo.
"Lei è Danielle, ehm una ragazza." Afferma il biondo mentre si gratta la testa forse per l'imbarazzo.
"Io sono Ashton, il cugino di Niall" il ragazzo mi porge la mano e fa un piccolo sorriso.
"Luke e Brandon, sono tornati. Mi hanno trovato ma sono riuscita a scappare scappare e sono venuto qui" abbassa la testa. In tutto questo non ho capito niente ma so che le cose andranno male.
"Cazzo Ni, non è possibile!" Ashton sbotta e si alza iniziando a camminare nel salotto preoccupato
" domani penseremo a cosa fare, andate a dormire" il riccio si allontana e si dirige probabilmente nella sua stanza.
Rimaniamo io e il biondo.
Non ci guardiamo, io non ho il coraggio di farlo.
"Andiamo Danielle, ti mostro la stanza io dormirò sul divano.." sospira e mi porta in una piccola stanza.
"Apri quel casetto ci sono delle mie vecchie robe" mi indica il casetto ed esce dalla stanza chiudendo la porta senza sbatterla stranamente.
E mi ha lasciata di nuovo li, con le mie paure e i miei dubbi.
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Baby Doll ||Niall Horan||
FanfictionCredo che noi tutti abbiamo bisogno di qualcosa per vivere: che sia l'amore o che sia un amico. E quando non si ha nessuno? Perchè, diciamocelo, nei film fanno solo vedere le persone quanto sono felici e contenti, quando trovano l'amore o l'amico/a...