Capitolo 5

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Ciao a tutti! Piccola domandina.... prossimamente dovrò fare una partita di calcio in cui parteciperanno i poveri Peter e Ned: chi volete che si unisca alla partita? Sara, che ha sempre vissuto, da quando è nata, in questo mondo; oppure Michelle che si dimostrerà, all'insaputa degli amici, una fantastica giocatrice, per poi scontrarsi con uno dei suoi nuovi amici italiani?
Fatemi sapere con un commentino chi preferite!!🎈


Tutti ci abbracciano e ci sentiamo un po' straniti e alcune anziane signore ci tirano anche le guance dicendo cose che non riesco a capire.
<< State tranquilli, non sono pericolosi...>> afferma la mia ragazza -quanto mi piace dirlo!- quando si sono ritratti tutti <<tranne nonno Enzo: se gli togli la grappa può anche rinchiuderti nel capanno per più di un mese... ma nonna Concetta ti riprenderebbe subito perché per lei non avresti abbastanza cibo..>> ci avverte << Ma vabbè...ora vi presento tutti >> fa spallucce e ci fa entrare.
<< Allora, loro sono le mie due nonne >> indica due anziane signore nella cucina enorme dove ci ha portato. << nonna Concetta e nonna Pina, che potete chiamare nonna P >> da un bacio sulla guancia ed entrambe e poi passa ad un'altra signora anziana << Lei è zia Angela, un'amica di famiglia che noi chiamiamo zia >> lei ci saluta con la mano per poi tornare ad impastare qualcosa sul tavolo enorme al centro della stanza.
Poi andiamo ancora una volta nel soggiorno <<  Loro sono Alessandro1 Alessandro2 e Alex...una specie di Alessandro3 ma è meglio distinguere e sono rispettivamente il figlio di zia Angela, il figlio di zia Andreina e mio fratello più grande >> indica due bambini che giocano e un ragazzo intento a guardare qualcosa sul cellulare con delle cuffie.
<< Alex! >> lo richiama Sara leggermente arrabbiata.
<< Ciao.. >> non ci degna di uno sguardo.
Lei sospira e poi ci indica l'altro divano dove c'è un signore con due bambine molto piccole in braccio e un anziano che dorme...con una caraffa in mano e un cappellino?
<< Loro sono zio Marco con Stella e Luna, si, nomi molto originali e lì c'è nonno Enzo >>
<< Il "fatidico" nonno Enzo? >> chiedo io ridendo.
Lei annuisce e poi proseguiamo in una camera abbastanza grande.
<< Qui c'è mia madre, Stefania, mia zia, Tarquinia e le mie due cugine, Silvia e Monica >> indica.
Una di loro, una con capelli castani a caschetto mi saluta sorridendo e io ricambio con la mano.
Dopo averci mostrato al piano di sopra altri parenti -molti parenti- -troppi parenti- di cui non ricordo già nemmeno un nome, ci porta fuori nel giardino del retro dove c'è un signore, non troppo anziano, intento a raccogliere qualcosa dagli enormi alberi.
<< E qui abbiamo Paolo, mio padre>> sorride indicandolo sulla scala.
<< Papà! >> lo richiama e lui scende per poi raggiungere sua figlia << Ehi cucciola >> la richiama in italiano dandole un bacio sulla guancia. È un uomo alto ed abbastanza magro in tenuta da contadino.
Si toglie il cappello << Salve, sono Paolo il padre di Sara, piacere di conoscervi >> sorride con un sorriso conosciuto, e parla con un forte accento italiano anche se capisco che sa perfettamente la nostra lingua.
In effetti hanno lineamenti molto simili: è come se avessero preso la faccia del padre e l'avessero spiaccicata su quella di Sara. Solo che Paolo ha gli occhi di un celeste molto chiaro, quasi tendente al grigio e capelli quasi completamente bianchi, invece lei è più scura di carnagione, con occhi verdastri cangianti, e capelli quasi come il resto della famiglia, ovvero castano chiaro.
Stringe ad ognuno la mano.
<< Sara mi ha parlato molto di voi ed è per questo che ho capito che potevate essere amici molto buoni per lei >> sorride.
Sa chi siamo, tanto che mentre stringe la mano ad ognuno e pronuncia anche correttamente i nostri nomi.
<< Tu sei Peter? Il ragazzo di Sara, vero? >> chiede come certo mentre stringe la mia di mano.
<< Si signore >> faccio un mezzo sorriso un po' impaurito ed agitato. Non voglio apparire sfacciato, arrogante o troppo sicuro di me -cose che non mi si addicono- davanti a suo padre..
<< Per favore, chiamami Paolo e non essere teso ragazzo! Non ti mangio mica! >> ride.
<< Va bene >> sorrido anche io.
<< Allora io continuo qui, sennò chi la sente tua madre! A dopo! >> ci saluta e va ancora una volta sulla scala appoggiata ad uno degli enormi alberi.
<< Sono finiti i parenti? >> chiede MJ.
<< In realtà no...ne manca ancora uno...>> ci porta per la seconda volta al piano di sopra, davanti ad una porta.
Poi lei bussa più volte come con uno strano codice alla porta di legno scuro e sentiamo la chiave rigirarsi nella serratura.
Di fronte a noi compare l'immagine di un ragazzo, non troppo alto, molto simile, se non uguale, a Sara, con stessi occhi e capelli con un ciuffo all'insù, ma con un paio di occhiali neri che si toglie appena ci vede e gli appare in volto un sorriso, il sorriso che accomuna tutti i membri della famiglia.
<< E infine lui è Andrea, che potete chiamare Adrew, mio fratello gemello >> sorride e noi assumiamo un'espressione confusa e strabiliata allo stesso tempo.
<< Ciao! >> ci saluta con la mano in cui non tiene la montatura degli occhiali.
<< Gemelli?! >> chiede Ned, l'unico che è riuscito a parlare fra noi.
<< Sì, gemelli "eterozigoti simili", nati da due diverse placente... >> ci informa Sara che viene fermata da MJ << Si, sappiamo cosa sono i gemelli, ma non ce ne avevi mai parlato.. >>
<< In realtà non vi ho parlato di nessun componente della mia strana famiglia se non di tre o quattro persone >> risponde la ragazza.
<< State tranquilli che gli unici normali qui siamo noi due e nostro padre! >> continua Andrew facendoci sorridere.
<< Allora loro sono Ned, May, MJ e Peter, il mio ragazzo >> ci indica rispettivamente.
<< Allora tu saresti il ragazzo della mia sorellina? >> fa un passo verso di me guardandomi secco alla mia stessa altezza.
<< Ehm..s-si.. >> mi mette un po' a disagio in questo modo minaccioso...
<< Benvenuto in famiglia! >> sorride di scatto il ragazzo abbracciandomi per poi avvisarmi sottovoce <<piccolo avvertimento da fratello: sappi che se le spezzi il cuore in qualche modo io ti spezzo le ossa, una ad una >> parla in un perfetto americano, per poi tornare a sorridere agli altri ed anche a me dopo essersi staccato.
<< Allora andiamo a mangiare? Nonna avrà già finito gli gnocchi >> chiede Sara.
<< Non so cosa siano questi "gnocchi" ma ho troppa fame per non mangiarli! >> afferma il mangione Ned e noi ridiamo.

Spider-Man Going Abroad [in revisione]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora