Capitolo 19.

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<<Vai a fare il bagno, altrimenti si farà troppo tardi, okay?>> Rispose piano Timothy facendo finta di nulla, come se Quelle ultime parole dette dal ragazzo non le avesse mai pronunciate. Colin spalancò gli occhi, non poteva crederci, si irrigidì. <<Si.>> Disse piano mentre si alzava dalle braccia del ragazzo, sciogliendo quel momento che fino a qualche secondo prima era perfetto. Per un qualche secondo aveva sentito che qualcosa fra loro due era cambiato.. Ma forse si sbagliava?!
Si mise dritto sulle proprie gambe e si Sfilò il giubbino di Timothy da dosso e lo poggiò sul bracciolo del divano, dirigendosi poi verso il bagno, lasciandosi alle spalle il ragazzo vampiro ancora disteso per terra, forse aveva corso troppo, forse quelle parole che aveva appena pronunciato non doveva dirle, forse non doveva immischiarsi in tutto questo, forse sarebbe stato meglio non averlo mai conosciuto..
Colin fece un lungo sospiro e si chiuse la porta del bagno alle proprie spalle, la stanza era stracolma di vapore, il ragazzo non riusciva a vedere nemmeno oltre la punta del proprio naso, ma per sua fortuna ricordava perfettamente la struttura del bagno. Fece qualche passo in avanti e voltandosi di lato accese la luce che si trovava sopra lo specchio, e la stanza fu subito illuminata. Non appena fece qualche passo in avanti andò a toccare i pannelli di vetro della doccia, si spogliò, buttando tutti i vestiti che aveva in terra ed entrò nel box doccia colmo di vapore e di acqua calda. Andò a mettersi subito sotto il getto d'acqua, dove all'iniziò la pelle iniziò a bruciare, ma poco a poco si abituò alla temperatura e l'acqua divenne di una temperatura a dir poco perfetta.
I mille pensieri gli si iniziarono ad affollare nella mente mentre prendeva lo shampoo e iniziava ad insaponarsi i capelli. Il ragazzo nell'altra stanza poteva sentire alla perfezione qualsiasi cosa, persino il battito del cuore del ragazzo, l'andatura del respiro, la quantità di gocce che cadono sul piano doccia, ogni più minimo particolare lui poteva sentirlo, L'unico posto che era al sicuro da lui era la propria mente. Poteva dire si stare al sicuro con lui?! Cosa provava Timothy nei suoi confronti?! Perché un attimo prima sembrava andare tutto bene e invece ora era come se tutto intorno a loro stava iniziando a sgretolarsi.
Si lasciò cullare ancora per qualche secondo dall'acqua calda che gli cadeva addosso come mille aghi pungenti, i muscoli del proprio corpo sembrarono rilassarsi. Dopo essersi insaponato e risciacquato il ragazzo uscì dalla doccia, si asciugò e si mise il cambio di abiti preparato da Timothy sul mobiletto vicino al lavandino, per poi prendere i propri vestiti e buttarli in lavatrice per farli lavare.
Uscì una volta che ebbe finito e si diresse verso la cucina dove trovò Timothy che stava cucinando, si sedette su uno degli sgabelli che si trovava vicino al bancone e osservò il ragazzo davanti a lui a destreggiarsi fra padelle e cibo.
<<Voi vampiri vi nutrite solo di sangue?>> Chiese Colin incrociando le gambe sulla sedia e allungando le braccia sul bancone portando il proprio corpo leggermente in avanti.
Timothy sembrò sorprendersi da tale domanda tanto che quasi gli cadde il coltello, con cui stava tagliando le verdure, in terra. Non si aspettava di certo una domanda del genere.
<<Si.>> Rispose infine come in un soffio, quasi inesistente.
<<Ma quando venivi dove lavoravo, bevevi il caffe..>> Disse il più piccolo guardando la schiena del vampiro e poggiando il mento sul ripiano della penisola della cucina. Era meglio fare finta di nulla, come se quello che aveva detto prima non lo avesse mai detto.
<<Per noi il caffè è l'unica cosa che abbia un sapore accettabile.>> Iniziò a spiegare. <<C'è chi ne beve in grande quantità per riuscire a scaldare il proprio corpo.>>
Colin attese qualche secondo prima di rispondere, cercando di assimilare tutte le informazioni dettegli. Incrociò le braccia, tirando le maniche per l'orlo, per far coprire meglio le braccia.
<<Tu perché non lo fai?>> Chiese Colin incuriosito.
<<Perché io non vivo a contatto con gli esseri umani.>> Rispose schietto Timothy, dal proprio tono di voce sembrava al quanto infastidito, di conseguenza Colin smise di chiedere.
Il ragazzo vampiro smise di cucinare e si girò di scatto, poggiò davanti a Colin un piatto stracolmo di verdure grigliate. Si rigirò velocemente prendendo dal primo cassetto una forchetta e la porse al ragazzo. <<Tieni.>> Il ragazzo prese la forchetta e tornò a guardare il piatto colmo davanti a lui.
Iniziò a mangiare e dopo il primo boccone capii che Timothy era piuttosto bravo come cuoco. Non appena ingoiò il primo boccone, non riuscii a smettere, senza nemmeno rendersene conto aveva già finito di mangiare. Non ci aveva nemmeno pensato al cibo, la sera prima a pranzo non aveva mangiato nulla a causa dello studio e la sera dopo il lavoro era andato direttamente da Todd, si era persino dimenticato di mangiare.
<<Devo dedurre che era tutto di tuo gradimento.>> Disse Timothy poggiato al ripiano della cucina mentre continuava a guardare il ragazzo. Sempre serio.
<<Si era tutto buonissimo grazie.>> Rispose al quanto imbarazzato. Non si era nemmeno reso conto che era stato li tutto il tempo a fissarlo.
Colin abbassò leggermente la testa, guardando il piatto vuoto davanti a lui, si torturò le mani.
<<Posso chiederti una cosa?>> Chiese il ragazzo intimorito quasi.
<<Tutto ciò che vuoi.>> Timothy si fece aventi prendendo il piatto con le posate sporche e mettendole nel lavandino per poi tornare nella stessa posizione di prima, poggiandosi al ripiano della cucina con le braccia piegate e gli occhi rossi fissi sul ragazzo.
<<Come appaio io ai tuoi occhi?>>
Timothy sorrise dolcemente. <<Hai paura perché prima non ti ho risposto?>> Chiese diretto. <<Pensi che tu a me non piaccia?>>
Colin spalancò gli occhi incredulo a quelle domande. <<Non ho paura perché prima non mi hai risposto. Lo so che la persona che ami non sono io e che io sono semplicemente importante per te, ma che la cosa non va oltre. E' solo che ci penso da quando Todd ha iniziato a parlarmi di Lenny, come appaio io ai tuoi occhi?>> Richiese puntando gli occhi sul ragazzo davanti a lui mentre pronunciava nuovamente quella stessa domanda di qualche attimo prima.
<<Come un ragazzo forte e determinato, che sa ciò che vuole e come ottenerlo. Hai degli occhi bellissimi, ti entrano fin nel profondo e riescono a vedere cose che quella persona non sapeva nemmeno di possedere. Riesci a fare le domande giuste, forse nei momenti meno opportuni, ma le fai. Emani sensazioni positive, riesci a fare stare bene chi ti sta intorno.>> Disse Timothy senza ombra di preoccupazione. <<Mi piace stare con te, mi rilassa.>>
Colin apprese ogni singola parola che gli era stata detta. <<Avrei un 'altra cosa da chiederti..>>
<<Dimmi.>>
Colin fece un lungo sospiro, aveva paura della risposa, ma doveva chiedere. <<Prima Todd mi ha detto che per voi mordere qualcuno mentre lo si fa, è come se stessi dicendo "Tu sei mio e mi appartieni." Giusto?>>
Timothy sorrise visibilmente preoccupato, aveva capito dove il ragazzo dolesse andare a parare, ma annui comunque alla propria domanda.
<<Quante persone hai morso?>> Chiese il ragazzo tutto in un unica volta, come se quella frase non fosse mai stata pronunciata, come se non l'avesse mai chiesta, come se avesse paura di sentire la risposta, cosa che già sapeva che la risposta a quella domanda avesse cambiato ogni cosa in lui.
<<Due persone.>> Rispose secco Timothy.
<<Chi sono?>> Colin tenne testa al ragazzo, sfidandolo quasi, occhi negli occhi sentendo l'atmosfera in quella stanza poteva tagliarsi con un coltello.
<<Lenny e Drake.>> Pronunciò quei nomi come se fosse la cosa più naturale che potesse fare.
Nel petto di Colin un enorme macigno si fermò quello stomaco, il senso di nausea si fece largo dentro di lui.
Fece un leggero sospiro. <<Quante persone ti hanno morso?>> Chiese nuovamente.
<<Due persone.>> Tornò a rispondere Timothy dimostrandosi perfettamente calmo davanti a quelle domande.
<<Chi sono?>> Chiese nuovamente.
<<Lenny e.. Demon.>> Titubò qualche secondo prima di pronunciare l'ultimo nome.
<<Hai fatto l'amore con Demon?>> Chiese spalancando gli occhi Colin.
<<No.>> Rispose Timothy voltando le spalle al ragazzo. <<E' stato lui a trasformarmi.>> Disse piano. <<E per noi trasformare qualcuno va ben oltre al semplice atto fisico e dei morsi che si danno in quella circostanza.>>

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