« Hai corretto le bozze? »
« Lo sto facendo. »
« Quanto ti manca? »
« Ancora due articoli. »
« Avvisami quando hai terminato. »
Quella era la quarta reale conversazione che aveva avuto con il ragazzo misterioso, il cui nome aveva scoperto essere Richard. Ad ogni parola, ad ogni sguardo freddo che le lanciava, vedeva sempre più sbriciolarsi di fronte ai suoi occhi l'immagine che per tre mesi l'aveva cullata nelle sue notti solitarie. Aveva persino pensato di essere impazzita, perché non capiva come avesse potuto vedere qualcosa in più in lui che arroganza e cinismo. Magari aveva un fratello gemello, ma certo non era nella posizione per chiederglielo. Eppure, con tutti era simpatico, affabile, divertente, meno che con lei. Sembrava quasi che gli avesse fatto qualcosa, ma la verità era che si erano a malapena scambiati la parola. Non capiva nemmeno perché ne soffrisse così tanto, in fondo non lo conosceva nemmeno ed era molto più normale aver preso un abbaglio, che aver trovato, effettivamente, la sua anima gemella negli occhi di uno sconosciuto. Ad ogni modo si sentiva sempre più sola. Per più di una volta si era ritrovata a fissare le pagine di uno degli articoli, o le venature della scrivania senza pensare effettivamente a niente. Che senso aveva tutto quello? Perché si impegnava così tanto se alla fine, comunque, niente sarebbe cambiato? Aveva così tanta voglia di esplodere e di lasciarsi spegnere al tempo stesso, che si sentiva in tutto e per tutto la personificazione di un ossimoro.
Sospirò quando anche l'ultima parola dell'ultima bozza fu stata sottoposta alla sua revisione. Erano solamente le due del pomeriggio eppure si sentiva già stanca come se fosse stata in piedi per tutta la giornata e l'idea che lui avesse voglia di coinvolgerla in qualcosa la faceva sentire anche peggio. Avrebbe preferito di gran lunga che la lasciasse in pace una volta per tutte. Alla fine, dopo essersi concessa un caffè di un quarto d'ora alla macchinetta automatica in fondo al corridoio, si decise a comporre il suo numero e ad informarlo della sua disponibilità.Dopo neanche mezzora se ne stava seduto, con i gomiti piegati sopra le ginocchia, sulla sedia di fronte alla sua nell'ufficio che condividevano.
« Hai presente il killer con le ali? » Lei annuì. Qualche settimana prima, il quartiere di Dulwich era stato sconvolto da un efferato omicidio. Uno dei più importanti rappresentanti politici londinesi era stato ritrovato ucciso e appeso, con le spalle e le braccia aperte infilzate nella balaustra, sulla facciata di una chiesa anglicana. « Pare che ci sia stato un altro omicidio. Non hanno ancora rivelato i dettagli, ma per qualche motivo lo ricollegano allo stesso mittente. Voglio andare al distretto prima che la notizia si diffonda, così da aggiudicarci l'articolo. »
Abigael si prese qualche secondo di tempo prima di rispondere. Non riusciva a capire perché la stesse coinvolgendo. Non credeva di stagli particolarmente simpatica - anzi, era molo più probabile il contrario - ed erano entrambi due stagisti, quindi, sarebbero dovuti essere in competizione e non alleati.
« Non capisco perché me lo stai dicendo. » Asserì, infine.
« È un caso molto grande; sarebbe di enorme importanza anche per un giornalista già avviato. Ho avuto questa soffiata e mi conviene molto di più includerti e dividere l'articolo, piuttosto che rischiare che qualcun altro me lo soffi. » Beh, il ragionamento non faceva una piega, anche se lavorare insieme ad un progetto come quello avrebbe voluto dire passare una marea di tempo con lui e non era sicura di riuscire a sopportarlo. Già vederlo tutti i giorni e rendersi conto ogni secondo di più di quanto fosse deviata la sua mente per arrivare ad immaginare una personalità completamente distaccata negli occhi di qualcuno che non conosceva, era abbastanza. Lui dovette percepire la sua incertezza. « Non farò giochetti, sono una persona corretta. Se ti prometto un articolo, lo avrai. » Certo non era quello a preoccuparla, ma non poteva rinunciare ad un'occasione così solo per colpa del suo cervello contorto e dei suoi ormoni in subbuglio.
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Mille Gradi di Separazione
Mistero / ThrillerUna ragazza sola. Due occhi che la strapperanno dalla monotonia di una vita che non vuole. Un'indagine su una serie di omicidi che la porteranno a conoscere meglio se stessa e le persone che la circondano. Perché spesso il passato e il presente coi...