trentadue.

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"HYUNG, PERCHÉ STAI andando nel sedile del guidatore?"

a quanto pare anche jimin aveva una macchina. era una piccola decappottabile color crema, con sedili di pelle nera. yoongi scrollò le spalle, tirando fuori il portafoglio. "ho la patente, solo non una macchina." la mostrò al ragazzo dai capelli neri, che annuì.

jimin si grattò la nuca. "ah, va bene allora..."

poi aprì la bocca per parlare. "non hai una licenza, vero?"

jimin arrossì e distolse lo sguardo. yoongi sorrise al più piccolo.

"è okay, jiminnie. posso guidare. tu devi solamente dirmi dove andare, dato che non conosco le strade."

jimin si sedette sul sedile del passeggero, mettendosi la cintura di sicurezza. "ah... è solo che non ho mai avuto la possibilità di imparare. allora non ci ho dato molto peso, e quindi... non ho mai imparato."

"è okay, chim. io ho imparato solamente circa tre anni fa perché... diciamo solo che non ero in una situazione finanziariamente stabile, quindi prima di allora non ho potuto imparare." yoongi mise le chiavi che jimin gli aveva consegnato nel cruscotto e fece partire la macchina. "quindi non preoccupartene troppo, jiminnie."

il più piccolo sospirò, annuendo. iniziò a perdersi nei suoi pensieri, pensando al più grande e al suo bell'aspetto.

"jiminnie, da che parte?" la voce profonda di yoongi spinse il ragazzo dai capelli neri fuori dai suoi pensieri.

"uh... prima a sinistra, e poi vai dritto verso la rotatoria." spiegò. yoongi mormorò in risposta, guidando.

"cosa vuoi fare, chim?" chiese al più piccolo, che stava picchiettando il sedile con le dita. alzò lo sguardo e sorrise al più grande che aveva gli occhi puntati sulla strada.

"a proposito, volevo solamente passare più tempo con te, facendo cose divertenti. sai, visto che non lo facciamo spesso." le guance di jimin diventarono rosse mentre parlava. "tipo, un appuntamento tra amici."

il cuore di yoongi mancò un battito mentre faceva rallentare la macchina per fermarsi a un semaforo. "capisco, dove vado dopo la rotatoria?"

"oh, gira a destra, sotto il ponte..."

"questa destra?"

"la prossima."

la coppia sedette in un confortevole silenzio. jimin rivolse lo sguardo verso la finestra, osservando le macchine che passavano.

"jiminnie, sono stanco."

yoongi poggiò il mento sulla spalla del più piccolo, le braccia che avvolgevano la vita di jimin in un backhug (abbraccio da dietro). jimin sorrise al comportamento del più grande.

"andiamo, solo un altro negozio."

"lo stai dicendo da due ore." yoongi sottolineò, mettendosi dritto e prendendo la mano più piccola dell'altro.

"lo giuro."

"hai detto anche questo." yoongi piagnucolò. "cosa vuoi comprare adesso?"

"qualcosa per te! e poi possiamo andare a prendere qualcosa da mangiare." jimin prese vantaggio del fatto che si stessero tenendo per mano e lo trascinò in un negozio di accessori.

"che cazzo? jimin, è un negozio per ragazze!"

il più piccolo non disse nulla e lo condusse nel negozio, dove prese una collana con la catena d'oro. "questa starebbe bene con il tuo outfit, hyung."

yoongi stava indossando tutti vestiti neri: jeans strappati, una camicia nera e una giacca nera, oltre al suo buon vecchio paio di converse nere.

"non metto collane, chim."

"dai, hyung. poi non costa molto."

"va bene." yoongi sbuffò. "solamente se ti fai prendere qualcosa anche tu." prese un anello d'argento. "questo è carino, chim."

jimin se lo mise all'indice. "paghiamo, hyung."

poi, la coppia uscì dal negozio.

"posso metterti la collana, hyung?" chiese, sollevandola. yoongi ridacchiò.

"certo, chim."

jimin si mise in punta di piedi per metterla intorno alla testa del biondo, appoggiandosi al suo petto. "sei bello, hyung."

"sono swag, chim." lo corresse, facendo scivolare l'anello sul dito di jimin. "ecco."

"grazie, yoongi bear." jimin sorrise. "andiamo a prendere da mangiare."

"da mcdonald?"

"sì. perché sono povero." jimin rise. yoongi quasi si strozzò con la sua gomma da masticare.

"che cazzo? tu? povero? la tua famiglia vive in una fottuta villa e tu-" grugnì. "non lo so."

jimin mise il broncio, poggiando le mani sulle spalle del più grande. "hey, non sono così ricco."

"ma sei ricco lo stesso."

"ugh, va bene." jimin alzò gli occhi al cielo, sorridendo. "voglio del cibo, andiamo a prenderlo."

"ok, jiminnie." yoongi si lasciò sfuggire un sospiro. non poteva rimanere arrabbiato per tanto con il più piccolo; era impossibile, specialmente con il suo sorriso e la sua personalità.

la coppia prese il loro ordine, poi jimin mise la mano su quella del più grande e parlò. "hyung, dopo che mangiamo, voglio portarti da qualche parte."

"ok, jiminnie." yoongi annuì, appoggiando la testa sulla spalla di jimin. "vengo con te."

"c'è un ultimo posto che voglio mostrarti, yoongi hyung." disse jimin, avvolgendosi nel cappotto. "so che non è il momento migliore dell'anno per venire in un posto come questo, ma mi piace."

erano in piedi su una spiaggia e guardavano verso lo stretto coreano. yoongi scosse la testa e sbatté le palpebre. "è okay, chim."

il cielo non sembrava essere felice, e stava già iniziando a piovigginare. yoongi sperava che non ci sarebbe stata in una tempesta durante la notte.

"comunque... questa spiaggia è speciale per me, io e jungkook ci siamo venuti per il nostro primo appuntamento." jimin trattenne il respiro. "è stato veramente bello."

"aspetta, anche jungkook è di qui?"

"sì." jimin guardò tristemente i granelli di sabbia. "io..."

ad un tratto, scoppiò a piangere. "perché ha rotto con me? sono troppo grasso? troppo appiccicoso? troppo brutto? troppo debole? troppo stupido?" pianse. "mi trova fastidioso? non gli presto abbastanza attenzione? non ero buono con lui? non sono abbastanza buono per lui?"

yoongi fu colto alla sprovvista. jimin era un assoluto disastro, avvolse le braccia intorno al più piccolo e gli asciugò le lacrime.

mentre jimin stava alzando la testa per ringraziarlo, fu accolto da una mano sulla sua guancia.

yoongi lo aveva schiaffeggiato.

"non dirlo mai più, jimin." yoongi abbracciò forte il più piccolo, parlando vicino al suo orecchio e mandando brividi sulla schiena dell'altro. "giuro su dio che se lo dici di nuovo..."

"ma è vero." jimin singhiozzò. "non sono altro che un inutile, appiccicoso e solo grassone."

"no, non lo sei, sei un bel ragazzo, bellissimo, incredibile, mozzafiato." yoongi accarezzò le guance del ragazzo. "e ti dimostrerò tutto, adesso."

"come-"

lo interruppe sporgendosi e catturando le labbra del più piccolo in un bacio.


amatemi ( .. if you want ) per tutti questi aggiornamenti e e e e e e e e andate sul mio secondo profilo pls
UKIYONPIL

impulse + yoonminWhere stories live. Discover now