12. Al cuor non si comanda

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Per alcuni la domenica era un giorno in cui svegliarsi tardi, anche saltando la colazione, per altri era correre a prendere qualcosa di veloce da mangiare e passare una bella giornata con i propri amici. Per Harry la domenica era un giorno qualunque, ma non quella domenica. Non aveva lezione per cui poteva dedicare quanto più tempo possibile al serpeverde, non sapeva se era davvero possibile affezionarsi a qualcuno tramite dei messaggi, né tanto meno se era possibile iniziare a provare qualcosa di più di un amicizia, ma credeva che fosse il suo caso. Non aveva idea di come fosse fatto esteticamente il serpeverde, sempre più spesso cercava di associare il suo carattere a uno di quella casa, li fissava, li studiava, ma nessuno gli sembrava LUI. Era convinto che lo avrebbe semplicemente riconosciuto sentendolo parlare, ma non aveva trovato nessuno che si adattava ai modi di fare del serpeverde.

Freddo all'apparenza, ferito nell'animo e con un linguaggio sofisticato. Doveva essere una persona all'apparenza dura ma molto elegante. Pensò Harry.

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Ore 10:00

Pezzo di Idiota:

Buongiorno, dormito bene?

Il miglior buongiorno che potesse desiderare. In realtà era già sveglio da un paio di ore quando ricevette il messaggio, Severus era solito a svegliarsi presto. Quel piccolo irritante, per quanto lui odiasse ammetterlo, iniziava davvero a stargli a cuore. Continuava a pensare alle notizie della sera prima, il grifondoro gli aveva detto che stavano nascendo delle coppie tra le loro case, coppie vere, non sapeva perché continuava a pensarci, ma l'idea che un grifondoro e un serpeverde potessero andare tanto d'accordo da addirittura mettersi insieme, gli piaceva molto, avrebbe voluto conoscere davvero quel piccolo irritante, sapere come aveva i capelli, com'era la sua pelle o i suoi occhi... voleva sapere il suo nome. Ma cos'avrebbe detto l'altro quando avesse scoperto che il serpeverde con cui messaggiava era Severus.Odiatissimo.Professore.Di.Pozioni.Piton? Pensò Severus con un sospiro pesante.

Prendendo in mano il telefono rispose al ragazzo.

Ore 10:05

Serpeverde Musone:

Buongiorno, si grazie, molto bene e tu?

Ore 10:07

Pezzo di Idiota:

Anche io bene. Vorrei farti alcune domande, entrambi vogliamo rimanere in anonimato perciò non ti chiederò il nome, ma speravo di poter sapere qualcosa di più generico. Il colore dei tuoi capelli ad esempio? La tua altezza?

Severus temeva questo momento, aveva paura che l'altro potesse capire chi era davvero. Ma capiva il ragazzo, anche lui voleva sapere qualcosa in più sul grifondoro.

Ore 10:10

Serpeverde Musone:

Bene, ma anche tu dovrai dirmi qualcosa su di te, nessuna domanda troppo precisa però. Ho i capelli neri e sono abbastanza alto e tu?

Severus aveva deciso di tenersi sul vago per quanto riguardava l'altezza, era più alto dei suoi alunni serpeverde, se avesse detto realmente quanto era alto il grifondoro avrebbe capito che si trattava di lui. Ma non voleva neanche mentirgli, ecco perché una risposta vaga gli era sembrata l' idea migliore.

Ore 10:15

Pezzo di Idiota:

Anche i miei capelli sono neri e non sono molto alto. Com'è il tuo fisico?

Ore 10:20

Serpeverde Musone:

Leggermente muscolo e il tuo invece?

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