26.Vieni con me

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Fato non ce la faceva più a vederla in quello stato. Aveva osservato tutto quello che era successo da quando era entrata nella sala dove doveva sposarsi, sapeva cosa stava per succedere e dentro di se sperava di star sbagliando, che i suoi poteri si stavano prendendo gioco di lui. Quando vide Eyanel venire trascinata fuori tirata per i capelli non riuscì a trattenersi e decise che sarebbe intervenuto.

Eyanel piangeva silenziosamente, Satana le aveva imposto sigillo in modo tale che non la si potesse sentire. Voleva solo ucciderla: era tutta colpa sua, aveva sfasato tutti i suoi piani. Però sapeva bene che non poteva farlo ma nessuno gli vietava di ferirla o di giocare con lei. Ghignò compiaciuto portandola nella stanza che le aveva assegnato. Arrivati li dentro fece comparire delle catene di un materiale particolare: artemisia e quarzo, una pietra e una pianta che Eyanel rigettava. Satana lo aveva scoperto che a questi due elementi non erano tollerati dal corpo della bambina. Lui amplificando il potere di questi riuscì a tramutarle in vere e proprie armi contro di lei. Lei urlava senza emettere suono per il sigillo che le aveva imposto. In pochissimo tempo il suo corpo era ricoperto di sangue e ferite molto profonde, Satana rideva divertito pensando che se lo meritasse. Dopo altro tempo si stufò e decise di provare qualcosa di nuovo, fece cadere le due armi simili a fruste fartte di catene ma di colori brillanti uscendo a passo svelto dalla stanza.

Eyanel era rannicchiata a letto piena di ferite e tremante, non capiva del perché, non capiva il suo errore. Vide una luce dorata che iniziò a propagarsi per tutta la stanza la cui fonte proveniva dai piedi del letto dove poco dopo comparì un uomo molto giovane di bell'aspetto vestito di una lunga toga bianca, i capelli di un blu simili al cielo e gli occhi dorati che guardava Eyanel preoccupato.

-Povera piccina... so che non è facile subire tutto questo- disse lui avvicinandosi.

Eyanel vedendo i suoi movimenti fluidi che stava compiendo l'uomo verso di lei si ritrasse, era terrorizzata che fosse solo un altro tipo di tortura di suo padre, non voleva.

-Non devi aver paura di me piccina- disse lui gentilmente.

Si sedè accanto a lei tendendole una mano senza toccarla e poco dopo la bambina fu avvolta da una luce dorata che le richiuse tutte le ferite e annulló il sigillo che aveva addosso.

-C-chi sei?- chiese terrorizzata la bambina.

-Un amico che vuole aiutarti- rispose lui tendendole la mano.

-Andiamo, ti porto via da questo inferno principessa- disse lui sorridendo.

Eyanel titubante gli prese la mano e dopo pochi secondi sparirono da quella stanza avvolti in una luce dorata.

Eyanel [SOSPESO]Where stories live. Discover now