30.Stratega bianca

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Eyanel si svegliò distrutta, non aveva le forze per nulla e aveva dormito poco e niente a causa delle pratiche che le aveva affidato sua madre. Sapeva che oggi doveva andare nel campo di battaglia, ma sta volta non per combattere, ma per creare un piano di strategia per quella lotta che lei trovava insensata. Un braccio destro di suo padre, Zahel, aveva scoperto attraverso osservazioni sulla bambina nel campo di battaglia, che combatteva seguendo schemi precisi e logici molto accurati e ne aveva parlato con Satana per provare ad addestrarla e diventare una stratega.

Oggi sarebbe stata la seconda volta per lei. La prima volta che i generali che guidavano l'esercito di Satana usarono le strategia di Eyanel rimasero sbalorditi: ogni mossa che lei aveva previsto si era avverata e ovviamente loro pensarono che fosse fortuna, nient'altro.

Eyanel si alzò dal letto barcollando verso il bagno e in una mezz'ora si preparò e andò alle stalle del suo palazzo andando a prendere la sua giovane puledra regalata da sua madre, forse l'unica cosa che le aveva regalato in tutti quei anni. Non voleva rischiare di andare volando, sapendo quanto suo padre fosse contrario che lei usasse qualsiasi tipo magia, anche se non capiva con quale criterio considerava volare tale. Si ricordava ancora del momento in cui lei aveva spezzato le ali quando era ancora un'infante e rabbrividì al solo pensiero, non ricordava nemmeno il motivo ma ricordava perfettamente il dolore atroce sia di quando le ossa si erano spezzate sia di quando si erano rigenerate.

Scosse la testa e strinse maggiormente il mantello che aveva sopra i vestiti da battaglia, tanto semplici quanto inutili in quanto fatti di cuoio non trattato, anche se quella divisa era utile solo nel momento in cui fermavano le frecce non facendole arrivare alla carne. Ma con spade, lance, asce o altre armi in acciaio o incantate era una divisa totalmente inutile. I suoi capelli, che arrivavano fino a terra e che non passavano inosservati in quanto di un rosso fuoco con punte nere, adesso erano raccolti in una treccia che le arrivava fino al bacino.

Salì al galoppo e partì verso il campo di battaglia.

Dopo un po' di tempo arrivò e passò in mezzo a demoni che stavano lucidando le armi. Appena le videro sputarono a terra come scaramanzia. Lei non ci fece caso più di tanto, ormai era abituata a questo.

Arrivò davanti a un padiglione centrale nel quale entrò dopo aver smontato dalla puledra.

Entrando vide tre uomini con suo padre che, sentendo entrare qualcuno, alzò lo sguardo e vedendo che era lei ghignò.

-Prego Eyanel, crea una strategia- disse un uomo accanto a Satana.

Eyanel non sapeva chi fosse, suo padre non si era mai preso la briga di farle conoscere i suoi aiutanti e i generali.

-Tutte le informazioni che ti servono sono scritte sulle pergamene accanto alla mappa. Hai tre ore di tempo- disse un altro uomo.

Subito dopo aver detto quelle parole gli uomini indietreggiarono lasciandola lavorare, ma sempre tenendola sott'occhio. Eyanel sospirando iniziò a lavorare e dopo due ore finì consegnando la strategia. Gli uomini ghignarono soddisfatti immaginando che l'altra volta avesse avuto solo grande fortuna. Avevano notato che le sue strategie, che aveva appena costruito, erano fatte in modo di salvare più creature possibili.

-Ora testeremo. Puoi tornare a casa.... stratega bianca- disse Satana facendo cenno ai suoi collaboratori di uscire per poi seguirli.

Aveva detto stratega bianca per il semplice motivo che ragionava come una creatura pura, una creatura che cercava di salvare tutti in un modo o nell'altro.

Si bloccò davanti all'uscita di quel padiglione girandosi verso Eyanel.

-Ah... figlia, sta notte in camera mia. Ti aspetta una ricompensa- disse lui sorridendo sensuale per poi uscire.

Eyanel osservava l'uscita del padiglione con la bocca spalancata.


Eyanel [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora