Non sei mio fratello

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Sto tranquillamente disegnando in camera mia, come sempre del resto, quando sento suonare il campanello e  la porta di casa aprirsi. Riesco anche ad udire delle voci ovattate.
Sono le voci di mio padre e la sua nuova compagna, allegre e maledettamente false.
Dovrebbe esserci anche Frank, il figlio di quest'ultima, ma non sento la sua voce o qualche rumore che potrebbe produrre, beh, meglio per me. Già, odio quel ragazzo tanto quanto lui odia me

Non potrei essere più scocciato: non mi è mai piaciuto stare con altre persone...socializzare, non sono portato.
Sto bene solo con il mio vero fratello, Mikey, che però studia lontano da casa e lo vedo raramente.
Gli voglio  veramente un sacco di bene e spero vivamente che mio padre molli quella troia, detto con amore, prima che Mikey ci debba parlare

Perché tutto questo odio? Avete presente le donne bigotte e snob? Quelle che ti guardano schifate se hai i capelli lunghi? Quelle che dicono "Dio ama tutti" ma se poi sei gay "PENSA AI BAMBINI! LI TRAUMATIZZI!"?
Ecco, lei è così e penso mi odi perché sono gay e non me ne vergogno, per che ho i capelli lunghi, perché....Perché sono io, Gerard Way

Ritornando alla situazione attuale, mio padre mi ha appena chiamato per andare a salutare gli ospiti da bravo figlio che non sono.

Mi alzo svogliatamente lasciando il mio disegno sulla scrivania: è una pistola fatta di rose...sono le mie due ossessioni più grandi

Rose rosse e pistole, tremendamente romantiche e maledettamente mortali

Cammino lentamente verso il soggiorno: magari ci metto più di tre ore a fare venti metri,tipo le tartarughe e quelli se ne vanno, ma mio padre mi vede e mi intima di muovermi...quando si dice avere sfiga

In soggiorno la troia sta guardando schifata una foto di mia madre mentre Frank è seduto sul divano e fa qualcosa di rumoroso col cellulare e no, non sta guardando un porno

-Gerard, mio caro-  la troia sorride e mi schiocca un bacio bavoso sulla guancia, mi pulisco subito con la manica del maglione

-...ciao tr-Linda-  sposto lo sguardo sul ragazzo che solleva gli occhi dallo schermo e mi guarda come a chiedermi che cazzo voglio da lui, gli faccio un cenno con la testa in segno di saluto. Non sarò il primo a parlare ma non voglio essere un cafone
La troia vede che il suo figlioletto adorato non saluta e mi guarda in imbarazzo

-Avanti Frankie, saluta tuo fratello Gerard-  dice lei con un sorriso di incoraggiamento

Il ragazzo sbuffa -lui non è mio fratello. E non chiamarmi Frankie-

Li guardo impassibile, più che pena non mi fanno...Ma provocare "Frankie" potrebbe essere divertente

-Avanti Frankie, se non mi saluti mi offendo- mi metto una mano sul petto e faccio una faccia drammatica spalancando la bocca, la troia ride

-oh, scusami tanto Gee non volevo urtare il tuo fragile cuore-  mi risponde a tono, interessante

-Gerard, caro mio, ma non hai le scarpe!-  la troia fa una faccia sconvolta e non posso fare a meno di scoppiare a riderle in faccia. Chi cazzo tiene le scarpe in casa?
È già tanto se sono vestito

Frank ride con me, questo ragazzo ha un buon senso dell'umorismo, ma non mi piacerà mai lo stesso.

Non riesco a dormire [Frerard] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora