Freedom inner

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Ormai, le opinioni sulla libertà variano. C'è chi pensa che ormai siamo molto più liberi rispetto agli anni passati, perché si è superato il periodo di dittatura nel quale venivano imposti costumi, differenze, l'etnia migliore ecc. 

C'è invece chi pensa che adesso ci sia ancor meno libertà; e chi la pensa così, ha la mia approvazione

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C'è invece chi pensa che adesso ci sia ancor meno libertà; e chi la pensa così, ha la mia approvazione. Adesso vi è una dittatura che è molto più subdola e contorta, non c'è nessun dittatore, nessuna imposizione concreta, ma siamo tutti costretti in qualcosa. E no, non è solo un discorso di "moda", non sto parlando delle mode da seguire, sui capi d'abbigliamento o sulle scarpe, le borse, sugli zaini ecc. 

Si parla di pensieri e idee

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Si parla di pensieri e idee. Non neghiamoci che ormai siamo costretti ad avere certe idee, a farci andar bene certe situazioni per apparire al meglio alla società. 

E questo secondo me è ciò che ci imprigiona in noi stessi, ciò che ci toglie questa "libertà interiore". Entriamo in un circolo di ansie e preoccupazioni perché tutto in noi deve essere come vuole la società... un esempio ampio e banale: in quanti hanno il loro smartphone per le funzionalità e le agevolazioni che offre? La maggior parte neanche conoscono davvero le funzioni dei propri telefoni... 

Un esempio meno banale? Siamo costretti ad avere un'iscrizione ai social, qualsiasi esso sia, ma almeno uno deve esserci. In quanti effettuano queste iscrizioni per stare in contatto con parenti o amici lontani, o per "svago", o per avere un album di ricordi? Adesso i social si hanno perché si deve stalkerizzare  , perché si deve controllare cosa fa quell'amico con cui abbiamo discusso e non ci parla o dobbiamo sapere con chi esce il ragazzo, o la ragazza, che ci piace. 

Non c'è libertà interiore neanche se siamo costretti a fare scelte per "volere degli altri", niente di concretamente obbligato, ma solo obbligati a rispettare quei canoni di intelligenza o di bellezza o di serietà

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Non c'è libertà interiore neanche se siamo costretti a fare scelte per "volere degli altri", niente di concretamente obbligato, ma solo obbligati a rispettare quei canoni di intelligenza o di bellezza o di serietà. Ci viene inculcato cosa è meglio per noi, cosa la società vuole sia meglio per noi. 

Non c'è libertà quando siamo costretti a stare con una persona, anche qui nessuna imposizione, ma magari ci sentiamo costretti a non far del male a quella persona che a noi tiene tanto. O ci sentiamo costretti perché "per me ha fatto tanto"... Beh allora? Non gli fate più del male non apprezzando quello che ha fatto e continua a fare per voi? 

Adesso ci sentiamo liberi perché abbiamo la  libertà di parola, di pensiero, libertà di pubblicare ciò che ci piace, abbiamo la libertà di amare un uomo o una donna e abbiamo (in parte) la possibilità di avere un qualsiasi colore della pelle. 

Ma alla libertà interiore chi ci pensa? 

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