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Ci misero un po' ad arrivare, Draco camminava lentamente, un po' per cercare di far calmare Hermione, un po' perché, nonostante tutto, avere tra le sue braccia quella cosina delicata ed indifesa in qualche modo gli piaceva, sentiva di doverla proteggere; sentiva, per la prima volta dopo tanto tempo, di essere responsabile di qualcun altro al di là di sé stesso, e non era poi così male.
Hermione stessa si sentiva sicura tra le sue braccia come mai prima d'allora, avrebbe voluto restare in quel modo per sempre.

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"Grazie..." sussurrò lei, dopo essersi rimessa in piedi, una volta arrivati davanti al ritratto della Signora Grassa. Dopo quella "passeggiata" si era un po' ripresa.
Draco continuava a scrutarla con quel suo solito sguardo indecifrabile senza dire una parola.
"Davvero, lo so che se non fossi intervenuto..."
"Non dirlo." intervenne lui serrando la mascella.
"No... è così... avevi ragione prima in bagno, quando mi hai detto che scelgo sempre ragazzi sbagliati... avevi ragione... e io... io non dovevo dirti quelle cose..."
D'istinto Draco le si avvicinò pericolosamente, facendola indietreggiare verso il muro, la rabbia che aveva trattenuto fino a quel momento rischiava di esplodergli in petto.
"Porco Merlino Granger! Devi sempre fare di testa tua! Non dai mai retta a nessuno! Sei un'orgogliosa saccente e testarda! Io ti avevo avvisata! E nonostante tutto tu ci sei tornata da McLaggen!" non riusciva neanche a guardarla negli occhi, mentre sentiva che lo sguardo di lei gli stava trapassando il cranio; sentiva il suo respiro farsi di nuovo pesante, stava per rimettersi a piangere ed era colpa sua, ma non riusciva a fermarsi "Non piangere! Tu non capisci quello che sto dicendo! Oh Granger... Cosa mi stai facendo?! Sto impazzendo... mi stai facendo impazzire... Io adesso vorrei andare ad ammazzarlo quell'animale e non riesco a guardarti così e non riesco a starti lontano, e tutto ciò è assurdo, io sono Draco Malfoy, a me non interessa di niente e nessuno, io non... non dovrei sentirmi così adesso, non sopporto... io mi sento così impotente e invece non sai quanto vorrei... quanto vorrei fare qualcosa... e forse se prima non ti avessi detto quelle cose... se non ti avessi evitata... se non avessi lasciato la festa, forse... non sarebbe successo niente..." la rabbia era pian piano scemata e le sue ultime parole erano state quasi una supplica sussurata.
Il suo viso faceva trasparire tutta la sua frustrazione.
Appoggiò le mani al muro, ai lati della testa di Hermione, avvicinandosi ulteriormente al suo viso; ciocche bionde ribelli gli ricaddero scomposte sulla fronte e finalmente trovò il coraggio di guardarla di nuovo negli occhi.
Nonostante tutto, rimaneva ancora bellissima.
"Dio, Granger..." sospirò a un soffio dal suo viso.

Hermione stentava a riconoscere il ragazzo che stava davanti a lei e non riusciva a credere alle sue orecchie, era davvero lui quello? Era Draco Malfoy? Era così simile al ragazzo che conosceva, eppure le sembrava di vederlo per la prima volta.
Continuava a guardarla con quei suoi occhi meravigliosi: avrebbe potuto passare ore a perdersi in quelle iridi argentate e ancora non ne avrebbe avuto abbastanza.
In quel momento Hermione Granger si rese conto di quanto tremendamente desiderasse Draco Malfoy.
Perché? Per una serie di motivi anch'essi inspiegabili, tra i quali, ad esempio, il fatto che in quel momento, con lui, si sentisse al sicuro e allo stesso tempo così nuda e vulnerabile, e quella strana sensazione le piaceva.

In quel luogo, in quel momento, Hermione Granger e Draco Malfoy erano le persone giuste, e ardevano di desiderio l'un per l'altra.

E così lei seguì il suo istinto e alzò una mano sul petto e l'altra sul viso di lui, e cominciò a tracciare i suoi lineamenti con un dito, mentre lo sentiva irrigidirsi e rabbrividire.
Continuò a guardarlo intensamente, voleva entrargli nella pelle, fondersi con lui, e ad un tratto, senza pensarci, posò le labbra sulla sua guancia e cominciò a dargli piccoli e lenti baci.
Lo vide chiudere gli occhi e respirare più affannosamente, ma con sua sorpresa non si stava ritraendo al suo tocco.
Gli stampò un bacio all'angolo del labbro e lo sentì sospirare.
"Hermione perché mi stai facendo questo..." sussurrò con voce roca, le labbra vicinissime alle sue.
"Hai detto il mio nome..."
"Di' il mio" gli occhi di Draco si aprirono all'improvviso, ardenti, esploravano ogni centimetro del suo viso, era inebriato di lei.
Non riusciva più a resisterle.
"Hermione dillo, ti prego..."
La stava implorando, Draco Malfoy stava implorando Hermione Granger.
"Draco non..." non ebbe neanche il tempo di finire la frase che il ragazzo pose fine alla poca distanza rimasta tra di loro e la baciò.
Fu un misto di emozioni, i loro cuori erano ad un passo dall'esplodere.
Il bacio si trasformò presto in qualcosa di più profondo.
Hermione gli passò le mani dietro il collo e gli afferrò i capelli, mentre lui la prese dalla vita e la sollevò da terra facendole avvolgere le gambe intorno ai suoi fianchi.
Dopo quelle che parvero ore le lasciò la bocca e cominciò a scendere con una scia di baci infuocati e delicati lungo il collo ancora gonfio a causa di McLaggen, mentre con le mani le stringeva spasmodicamente le gambe, quasi temendo potesse sparire da un momento all'altro.
Hermione era in estasi, non riusciva a parlare, non riusciva a respirare, non riusciva a muoversi, persino il dolore che aveva provato fino a poco prima sembrava sparito, solo un pensiero fisso le stava consumando l'anima: voleva di più, necessitava di più.
"Draco ti prego, non fermarti" ansimò.

Quelle parole lo fecero tornare alla realtà.
Di colpo la fece scendere a terra e si allontanò bruscamente, il respiro affannato, i capelli scompigliati e la camicia stropicciata. In breve riuscì a riprendere il controllo, come se fosse tornato in sé, e rimise su quell'espressione indecifrabile; ma c'era qualcosa di diverso dal solito... qualcosa di... triste?
"Che... che succede...?" Hermione si sentiva come se fosse stata risvegliata da un bel sogno con un secchio d'acqua fredda.

Non è il momento giusto.
Non dopo quello che è successo.
Se la desidero?! Oh Salazar se la desidero...
Ha scatenato qualcosa... non riesco neanche io a capire cosa sia, non so neanche spiegarlo... fosse per me la farei mia qui, adesso, e neanche Godric Grifondoro in persona potrebbe fermarmi.
Ma non è giusto.
Non così.
Voglio che anche lei lo desideri davvero, e magari è così adesso, perché è confusa... ma poi probabilmente se ne pentirebbe.
Non posso approfittarmi di lei in un momento di debolezza... non lo merita... non dopo quello che è successo.
Perché poi mi importi così tanto non capisco...

"Granger, francamente non ce la faccio, se continuiamo non riuscirò a fermarmi e, insomma, non mi sembra il caso dopo quello che è successo..."
Draco aveva ragione, Hermione lo sapeva, e per una volta non era stata lei la voce della coscienza. Se fosse successo qualcosa probabilmente se ne sarebbe pentita l'attimo dopo, eppure, ora che lui si era allontanato... si sentiva così... vuota...
Avrebbe voluto dire qualcosa, qualunque cosa, per poter tornare tra le sue braccia, ma ancora una volta quella sera non trovò le parole.
Draco le lanciò un'ultima occhiata indecifrabile "Devi riposare, sarà meglio che vada."
Gli costò molta fatica pronunciare quelle parole, ma per una volta voleva fare la cosa giusta, per una volta voleva essere migliore.
Si girò e si incamminò verso i sotterranei. Non poteva guardare indietro, non poteva altrimenti non ce l'avrebbe fatta a lasciarla...
Hermione rimase lì a guardarlo andare via; tutte le paure, che aveva accantonato in sua presenza, tornarono in un attimo a vessarla e si sentì soffocare, il pensiero di ciò che aveva rischiato con McLaggen la stava dilaniando.
"Draco, ti prego, non lasciarmi sola stanotte, ho bisogno di te" disse ad un tratto; ancora una volta quella sera non le importava che gli si stesse mostrando così debole, voleva solo sentirsi di nuovo al sicuro, protetta.
Le parole rimbombarono nel corridoio deserto e scuro e d'improvviso Draco si fermò.
Questa volta non provò neanche per un momento a resisterle, si girò e a passo svelto tornò da lei, non disse una parola e la strinse tra le braccia, poi le mise una mano in vita e le fece strada verso i sotterranei.



~•~ Spazio Autrice ~•~
Buonaseeeeera!
Questa è praticamente la seconda parte del capitolo 17, ve l'avevo detto che era già pronta donne di poca fede!!!
Spero vi piaccia, se sì lasciatemi un commentino o un voto magari o non so fatemi sapere, sono curiosa anche di sapere che ne pensiate della storia fino ad ora.
Inooooltre volevo avvisarvi del fatto che domani (giovedì) parto e starò fuori fino a domenica, perciò ricomincerò a scrivere una volta tornata e ci vorrà forse un po' di più per il nuovo capitolo.
Detto ciò, buon fine settimana!
Che possa la Dramione sempre essere nei vostri cuori ☯️❣️

Dramione: Ghiaccio e Fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora