Chapter 12 - Strange

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POV HARRY

Louis entrò in classe alla seconda ora che sembrava distrutto.

Aveva gli occhi arrossati come se avesse pianto fino ad un minuto prima e uno sguardo sperso.

Non sembrava più lui.

Durante tutta l'ora non alzò lo sguardo dal banco, non si mosse né parlò.

Non fece assolutamente nulla, se non essere assorto nei suoi pensieri.

Io non gli dissi niente e quando suonò la campanella Niall si voltò verso di noi.

- amico stai bene?- gli chiese preoccupato.

Se anche Niall si era accorto che c'era qualcosa che non andava allora si vedeva proprio tanto. Doveva essere qualcosa di grave.

Louis si alzò senza nemmeno rispondergli ed uscì dall'aula.

Tornò pochi minuti prima che suonasse la campanella che segnava la fine dell'intervallo e si sedette tornando nella posizione di prima ed ignorandoci.

Fu così per tutto il giorno.

A pranzo mangiò una banana e poi uscì nel cortile senza dire una parola.

Non potevo vedere uno dei miei amici comportarsi in quel modo. Così finii veloce il mio pasto e mi alzai per seguirlo.

Lo trovai in giardino seduto sotto un albero che sfogliava un libro pensieroso.

-posso?- gli chiesi sedendomi accanto a lui.

Si voltò e mi fece cenno di sì.

-cosa leggi?- gli chiesi per intavolare un discorso.

- sulla strada di Jack Kerouac- mi rispose - è il mio libro preferito. Lo avrò letto mille volte-

In effetti il libro che aveva in mano era tutto spiegazzato e aveva le pagine ingiallite. Si vedeva che era stato letto più volte.

- ti piace leggere e?-

Un piccolo sorriso fece capolino sul suo viso - mi aiuta ad estraniarmi dal mondo. A non pensare a tutta la merda che c'è in giro e poi posso pensare ad altro. Posso distrarmi a far finta di vivere la vita dei personaggi che ci sono nel libro.-

Ciò che diceva aveva senso. Anche a me piaceva leggere, ma lo facevo più per una sete di conoscenza. Lui invece lo faceva per scappare dalla realtà.

- il libro parla di un ragazzo che abita a New York, è annoiato dalla sua solita routine e decide di partire con un ragazzo che appena conosce per andare a girare gli Stati Uniti in macchina. Sarebbe bellissimo poterlo fare. Vedere le grandi città, i grand canyon, le montagne rocciose. Gli Stati Uniti sono così vasti.-

- sarebbe bello sì.. - concordai io - Senti Lou. Tu stai bene? Abbiamo tutti notato che ultimamente non sei più te stesso-

- si Harry. È solo un periodo un po' no per me, ma vedrai che tornerò ad essere il solito rompipalle in un attimo. Non ve ne accorgerete nemmeno.-

Le sue parole non mi convinsero molto ma mi obbligai ad annuire alzandomi e poi tendendogli una mano per aiutarlo.

Ci dirigemmo in classe per le ultime due ore di lezione di francese.

Furono abbastanza divertenti perché si sa che noi inglesi facciamo un po' pena nel francese e quindi se ne sentivano di tutti i colori durante quelle lezioni.

Notai invece che Louis aveva una pronuncia migliore rispetto alla nostra ed era molto spigliato nel parlare.

La professoressa si complimentò con lui facendogli un gran sorriso e lui si irrigidì leggermente.



POV LOUIS

Sfortunatamente per me arrivò giovedì e avremmo avuto un'ora di storia con quella matta stupratrice.

Ero nervosissimo e quando entrò in classe non alzai nemmeno lo sguardo continuando a guardarmi la punta delle scarpe.

Dopo essersi sistemata ed aver fatto l'appello i suoi occhi scorsero tutta la classe finché non si puntarono sui miei - oh! Oggi Tomlinson ci degna della sua presenza - si leccò le labbra come era solita fare quando eravamo soli - quindi direi che è il caso di interrogarlo no-

L'interrogazione durò mezz'ora e mi fece quasi impazzire. Chiedeva ogni piccolo dettaglio, anche i più insignificanti. Per fortuna Harry mi aveva fatto ripetere le cose mille volte e me la cavai abbastanza bene prendendo una B- .

Ero abbastanza contento perché avevo recuperato il voto precedente, però quella donna continuò a fissarmi per il resto della lezione ed ero sicuro che un po' tutti se ne fossero accorti.

Quando finita l'ora ci recammo negli spogliatoi della palestra per cambiarci, alcuni compagni mi tirarono delle frecciatine sulla professoressa.

- quella vorrebbe entrarti nei pantaloni amico, dai retta a me e approfittane!- mi disse Niall con un occhiolino.

- Niall ma cosa dici, Louis è gay. - gli disse subito il suo ragazzo.

Io gli sorrisi grato - la signorina Green non mi interessa Nì - gli dissi subito dopo togliendomi la maglietta.

- se vedesse quegli addominali che ti ritrovi farebbe a gara per averti amico-

Peccato che li avesse già visti e avesse visto anche qualcos'altro.

L'unico che non aveva detto nulla era Harry. Non che con gli altri mi trovassi male, ma con lui mi sentivo di poter essere me stesso e avevo bisogno decisamente di una valvola di sfogo su cui poter contare.

Finii di vestirmi sentendo il suo sguardo addosso che passava sul mio corpo e un piccolo sorrisino mi scappò. Quindi in un modo o nell'altro gli interessavo.

Non puoi nascondermi nulla Styles!

Anche se al momento ti farei solo soffrire e ci tengo troppo per vederti star male.


Truth or dare // Larry Stylinson [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora