Chapter 17 - After four years

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4 anni dopo


POV HARRY

Erano cambiate molte cose dalla fine delle superiori.

Io ero cambiato più che altro.

Dopo la delusione amorosa avevo deciso che era il caso di darmi una svegliata.

Avevo cambiato il mio look, il mio taglio di capelli e il mio carattere. Non dovevo nascondere il vero me stesso.

Mi ero unito alla band della scuola e avevo anche cantato alla cerimonia di chiusura dell'anno scolastico.

Lì era venuto fuori che il padre di un mio compagno di classe era un produttore discografico e mi aveva detto di chiamarlo in caso fossi stato interessato.

Non ci avevo pensato due volte.

Ero passato dall'essere un ragazzo nerd e timido ad essere un cantate di fama mondiale che si esibiva negli stadi davanti a migliaia di persone.

Ma poi tutto cambiò.

Quell'anno ero stato invitato a cantare alla cerimonia di apertura del mondiale di calcio che si teneva nel Regno Unito e ci sarebbe stato anche lui.

Sì, perché Louis era diventato un calciatore prima del Manchester United e poi del Real Madrid e faceva parte anche della nazionale inglese.

Giocava ancora come anni prima nel ruolo di centrocampista e in nazionale con lui c'era anche Josh. Josh giocava nel Bayern e Niall si era trasferito con lui in Germania per non lasciarlo da solo. I due erano una coppia meravigliosa e avevano una bambina di nome Julie di due anni che amavano infinitamente.

Louis invece non lo vedevo da quattro anni. Il suo ragazzo era morto l'anno prima a causa di un infarto che lo aveva colpito una settimana prima del matrimonio. Avevo letto sui giornali che Louis si era svegliato trovandolo privo di vita accanto a se. Niall mi aveva detto che per settimane non aveva parlato e si era preso una pausa dal calcio tornando a casa dalla famiglia per staccare un po'.

Era dalla fine delle superiori che non lo vedevo e non gli parlavo. Giusto due messaggi l'anno gli auguri di Natale e Capodanno.

Ero su un palco costruito al centro dello stadio di Wembley quando lo vidi prima della cerimonia.

Aveva già la divisa bianca della nazionale ed era bellissimo. Stava parlando con un ragazzo della squadra e ridevano insieme. Quando si voltò e mi vide si bloccò un attimo e il mio cuore fece le capriole nel vedere il suo stupore. Poi camminò verso di me e mi abbracciò - Haz - sussurrò solo.

- Ciao Lou - dissi io semplicemente.

Averlo tra le mie braccia era magnifico.

Ci staccammo - come stai Lou? Riguardo a..- volevo dire Dan ma poi mi bloccai.

Lui si irrigidì un attimo - io.. sto bene credo. È passato del tempo.-

- mi spiace per non esserci stato al funerale i..-

- tranquillo Harry. So che eri in Australia a fare concerti. Non sono arrabbiato.- e mi sorrise - sei cambiato veramente tanto dalle superiori- disse ridacchiando.

- dici? A me non sembra invece - e mi misi a ridere con lui.

Due ore dopo lo stadio era pieno e le luci illuminavano il campo insieme al fuoco che scoppiettava attorno per pura scena.

Mi esibii dopo Adele e gli Artic Monkeys cantando la mia ultima canzone.



Truth or dare // Larry Stylinson [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora