Capitolo 18

1.9K 142 51
                                    

"JACKSON STUDIA INVECE DI GIOCARE COOKIE RUN, CHE POI LE MATERIE NON SI RECUPERANO DA SOLE!" gli urlò Kylie buttandogli addosso la pinza che aveva per legare i capelli, che lo trapassò.

Solitamente la domenica era un giorno di riposo, no?

Per Jackson non lo era mai stato, dato che ogni volta rimandava lo studio al weekend.

"Kylie sei astratta. Le tue cose non mi fanno niente" le rispose Jackson continuando a giocare, ma poi il suo sguardo cambiò e anche la direzione del telefono.

"Cosa succede?" chiese lei, ora timorosa.

"Mi ha scritto ChoHee"

"Ma che cazzo vuole quella?" chiese lei sbuffando e sedendosi vicina a Jackson.

Jackieeee ❤️❤️
Oggi ho visto che
a Seoul piove. Ma
dice che nel pomeriggio
torni bello!

E quindi? Perché
sei euforica?

Perché Seoul di
primavera è bella!

Cuginetto perché non
mi chiedi come
è andato il viaggio
di ritorno a Berlino?

Perché forse non
mi interessa?

Che cattivo..

Vabbè, ci sentiamo
presto ❤️❤️❤️❤️

😘

ChoHee ti ha bloccato.

"Ma guardala sta bimbetta" disse fra i denti buttando il telefono sul letto. "Kylie che cazzo avrà in mente quella decerebrata mentale?" chiese poi prendendo il libro di matematica.

"Non lo so, ma probabilmente dovrai scoprirlo. Conoscendola, non è niente di buono"

"Lo so, dovrei scoprirlo. Ma non so come"

"Parlane con Mark!"

Jackson scoppiò a ridere "Ma tu sei scema in culo, Kylie! Non parliamo da quella notte, ti pare che possa tenere con lui un discorso del genere?"

"Parla con lui, chiarite. Tornate insieme!"

Jackson la guardò "Mi prendi per il culo? Mi rompi da due mesi perché io volevo tornare con lui e tu mi dicevi di no e ora.. dimmi Kylie cosa cazzo hai in testa"

"Semplicemente sei diventato davvero rompiballe. Se torni con lui scopate e così ti metti l'anima in pace e non rompi più a me."

Jackson roteò gli occhi "Potrei prendere in considerazione questa proposta. Ma lui è molto attaccato alle regole. Non si lascerà abbindolare facilmente."

"Vedremo"

Jackson annuì e aprì il libro, iniziando a studiare.

Mark uscì dalla sua stanza dopo l'ennesima sessione di studio e scese al piano di sotto per riposarsi davanti alla TV.

Erano circa le quattro del pomeriggio.

Jackson lo raggiunse poco dopo e gli si sedette accanto, dette uno sguardo alla TV e poi si rivolse a Mark, spegnendo la televisione.

"Okay. Noi due dobbiamo parlare. È una fottuta settimana che ci ignoriamo, per cosa poi? Per una fottuta scopata che potevamo benissimo dimenticare, ignorare e andare avanti con la nostra appagante vita di merda." fece una pausa, mentre Mark lo guardava un po' serio. "Quindi, cosa abbiamo intenzione di fare? Tornare come eravamo mesi fa?"

"Sì."

"Sì? Mi rispondi solo 'Sì'? Aspetta Mark, quanti anni hai? Quasi diciannove? Ma mi sembri un po' immaturo. Non trovi?" gli disse Jackson.

Mark a quel punto si girò verso di lui completamente, con un'espressione abbastanza arrabbiata, seppur trattenuta.

E c'era una cosa importantissima da ricordare: Mark non si arrabbiava quasi mai, ma se quel quasi accadeva.. c'era da aver paura.

"Jackson. Vuoi per caso litigare? No perché se vuoi ho tutto il pomeriggio a tua disposizione e benché io non faccia presto a incazzarmi e non abbia la minima voglia litigare con te, posso sempre alzarmi, chiudermi nella mia stanza e smettere di parlarti una volta per tutte." gli disse, alzando il tono di voce verso la fine della frase.

Jackson lo guardò "Fallo, se ne hai il coraggio. Non parlarmi più, evitami" gli disse, guardando verso il basso e poi alzando il capo per guardarlo negli occhi. "Ma fallo per davvero. Se davvero ne hai il coraggio. Però non ti riconosco più." gli rispose, calmo.

Mark sospirò e distese i nervi, per non alterarsi "Jackson. Abbiamo fottutamente scopato il giorno del matrimonio dei nostri genitori. Okay?"

"E allora? Ancora attaccato a questa cosa sei? Ma lo capisci che a me non me ne frega un cazzo? Né delle regole, né di questo cazzo di matrimonio di merda."

"A me sì, a me interessa Jackson. Amo te, ma amo anche la mia famiglia, non ho mai visto mio padre così felice e vederlo così ha reso felice anche me." rispose calmo.

"Se parli così significa che tu non hai mai amato me veramente. Perché probabilmente saremmo potuti tornare ad essere qualcosa."

"Sarei io l'immaturo, adesso? Ma ti senti?"

Jackson lo guardò, zitto, e Mark andò avanti "Ti ripeto che abbiamo fottutamente scopato. Non è che ci siamo solo baciati, come è già accaduto. Ma abbiamo S C O P A T O e, Jackson... ti ricordo che siamo fratellastri."

Jackson sbuffò e si alzò dal divano "Al diavolo. Con te è impossibile parlare."

Mark fece spallucce "Come ti pare, eh"

Jackson prese la giacca e uscì di casa, sbattendo la porta, mentre il sole primaverile stava uscendo dalle nuvole.

Kylie apparve vicino a Jackson "Jackson ma.."

Jackson la guardò mentre camminava alla cieca per la viuzze della città. "Kylie.. vattene ti prego voglio stare solo"

Kylie non disse niente.

Se ne andò.

E Jackson fu sicuro che non sarebbe tornata, la sua mente era troppo scombussolata.

Aaahhh che casino~ ma non vi preoccupate si sistemerà tutto perché i markson sono la vita.

Quiiiindi. Io ho esaurito gli argomenti del io spazio autrice. Okay.

Avete visto il MV di "Mirror" degli Stray Kids? È tipo 🤤😍 e poi a un certo punto inizia a piovere. Lol.

Vabbè ciau😁😍😘

Stepbrother {Markson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora