16. Ritorno

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Samguk: "Ma sei pazza? Perché hai difeso la porta se sei un'attaccante?"

Perché l'ho fatto?
Ha ragione.
No.
L'ho fatto per un solo motivo.
Ethan.

La squadra Perfetta.
Io e lui.
Non eravamo la coppia perfetta.
No. Eravamo la squadra perfetta.
Perché io più attaccante e lui più difensore, avevamo delle supertecniche adatte a ogni tipo di situazione.
Non ci serviva un portiere.
Ce la cavavamo anche senza.

Era una squadra formata da due ragazzini. 

Tossisco. Non riesco a respirare.

Xx: "Levatevi. Jenny, come ti senti?"

Apro appena gli occhi e guardo Victor che ha una faccia preoccupata.
Io: "ce la faccio anche da sola grazie"

Non vengo ascoltata e Samguk e Victor mi aiutano ad alzarmi.
Le gambe mi tremano involontariamente.

Victor mi prende in braccio.
Io: "lasciami per favore"
Vic: "Scordatelo"
Io: "riesco a giocare"
Vic: "zitta Jenny."

Mi porta sulla panchina per poi ritornare in campo e riiniziare a giocare.
Mi viene applicata una crema fredda sulla schiena.

Io: "va bene così"
Mi rialzo barcollando.

Mark: "Jenny stai ferma" mi fa sedere tra lui e Jude.

Io: "ma non mi sono fatta nulla"

...

La partita finisce e noi vinciamo.
Meglio dire loro vincono.
Visto che io non ho giocato ne. Meno mezza partita.

Torniamo al pullmino.
Mi siedo al mio solito posto.

Mark: "questa volta potete scegliere a chi stare vicini"

Tutti si fiondano nei posti che più preferiscono.

Riccardo cammina verso di me si blocca e viene tirato indietro.
Victor lo ha preso per il colletto.

Mentre li guardo qualcuno si siede accanto a me.

Giro lo sguardo.
Io: "oh ciao"
Samguk: "ti fa ancora male la schiena?"
Io: "sto bene grazie" faccio un sorrisino tirato.

Samguk: "grazie per aver parato quei tiri"
Io: "n-non è stato un problema"
Samguk: "ti dispiace se resto qui?"
Sorrido e scuoto la testa.

Parliamo Per tutto il viaggio.
Ad un certo punto mi perdo a guardare fuori dal finestrino e mi addormento.

...

Mi sveglio lentamente sentendo una strana sensazione.
Devo aprire gli occhi per capire di cosa si tratta.
Il cellulare ha vibrato.

Guardo Samguk. Dorme.

Rivolgo l'attenzione al cellulare.

Da: Victor
Stai dormendo?

A: Victor
Mi hai svegliata

Da: Victor
Scusa.

A: Victor
Hai bisogno?

Da: Victor
No. Oggi ti accompagno a casa.

A: Victor
No grazie. Non ho bisogno di aiuto.

Da: Victor
La mia non era né una domanda né una proposta.

A: Victor
Come vuoi.
Ora vado. Ho da fare

Visualizza ma non risponde.
Ad un tratto appare dal sedile davanti a me.

Victor: "hai da fare cosa?"
Io: "brutto deficiente. Mi hai spaventata a morte"

Lui sorride come un ebete.

...

Scendiamo dal pullmino e dopo aver salutato gli allenatori ci dirigiamo ognuno verso casa propria.
Tutti meno un porcospino blu che mi accompagna.

Io: "Guarda che non ho bisogno di un babysitter"
Victor: "sono ancora arrabbiato con te"
Io: "ma che ho fatto?"
Vic: "hai giocato nonostante stessi male. Sei una scema"
Io: "ho dovuto farlo. Ho perso la scommessa con Riccardo e non ho potuto fare altrimenti"

Victor si irrigidisce e serra i pugni.
Io: "scusa" sussurro.

Lui mi abbraccia e mi bacia la fronte.


Angolo mio:
Ciao ragazzuole.
Scusate il capitolo corto ma non ho tanta ispirazione in questo periodo☹️.

Se avete qualche consiglio da darmi sarò lieta di ascoltarvi, e se volete scrivetemi nei commenti delle idee per i prossimi capitoli, o se magari volete che Jenny combini qualcosa in particolare.

Un bacio
Earth🌸

Insegnami ad amare // Victor Blade    [completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora