24. Succhiotto

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⚠️Ci sono scene violente. Se non vi piacciono non leggete il capitolo⚠️

Mi sveglio e cerco di alzarmi, ma sento qualcosa che ostacola i miei movimenti.

Un braccio è avvolto alla mia vita.
Victor mi sta stringendo a se mentre sta dormendo.
Sposto delicatamente il suo braccio senza farlo svegliare.

Vado in bagno e mi guardo allo specchio. Ho un vistoso succhiotto sul collo.
Lo sfioro con le dita e sorrido al pensiero di quei baci passionali.

Metto la mano in tasca.

No cazzo.
Dove è la mia bandana?
DOVE CAVOLO L'HO LASC...
No.

Mi viene in mente solo ora che l'ho lasciata sotto il cuscino in camera mia.

Ci mancava solo questa.

Mi cambio rapidamente e appena sfilo la maglia sento delle labbra calde sul mio collo.

Sorrido
Io: "Buongiorno Vic"
Victor: "Giorno tesoro mio"
Mi da un bacio a stampo sulle labbra.
Victor: "oggi devo andare da mio fratello. Se vuoi puoi venire anche tu."

Ci penso su.
Non posso lasciarmi scappare l'occasione.
Io: "no Victor. Sono ancora un po' scossa da quello che è successo l'altra volta. Credo riposeró ancora un po'"

Victor: "allora perché ti stai cambiando?"
Diavolo
Mi metto la maglia.
Io: "perché sono più comoda vestita così"
Lui ci pensa su e poi andiamo a fare colazione.

Finito di mangiare si prepara ed esce di casa dandomi un bacio casto.
Aspetto un paio di minuti e poi prendo la felpa scura con le tasche che hanno la cernierina ed esco di casa.

Mi dirigo a passo svelto a quella che due giorni fa era casa MIA.
Prendo le chiavi tremando. Poggio un orecchio sulla porta per ascoltare e non sento niente.

Ti prego Gesù.
Ti supplico fa che sia uscito.

Inserisco le chiavi e apro la porta.
Non vedo nessuno e entro in casa.
Lentamente salgo le scale e la casa è vuota.

Cazzo si

Entro in camera mia.
Guardo sotto il cuscino e metto la bandana in tasca.
Apro il cassetto con gli album e tiro fuori una foto raffigurante Ethan ed io che ci abbracciamo.
La piego e la metto in tasca. Chiudo il cassetto.

Sento la porta d'entrata chiudersi di colpo e sobbalzo.
Mi giro.
Non era la porta di entrata.

Era la porta di camera mia.
Un uomo che non mi è nuovo spalanca la mia porta.
Xx: "tu?"

Lo guardo mentre sghignazza.
Retrocedo mentre si avvicina a me.

No. Non può essere...
Il tipo che ha cercato di violentarmi quella sera. La sera che Victor mi ha soccorso.

Xx: "sapevo che ci saremo rivisti puttanellla mia"
Io: "stammi lontano" dico tremando.
Norman: "LUCAS COSA C'È?"

Sale ed entra in camera.
Si guardano sorridendo.

Io: "ti prego. Non ho fatto nulla."
Norman: "Lucas la conosci?"
Lucas: "diciamo che una sera abbiamo avuto un incontro" mi guarda maliziosamente.

Fa paura.
Non so cosa mi faranno.

Norman inizia ad avvicinarsi a me.
Indietreggio fino a trovarmi spalle al muro.

Lucas ride.
Mio padre mi prende il mento tra le sue dita e mi alza leggermente la testa spostandola un po'.

Norman: "chi te lo ha fatto?" guarda il mio collo.
Il succhiotto.

Io: "non so di cosa stia parlando" dico aspramente.
Prendo uno schiaffo che mi fa girare la testa.

Norman: "non prendermi in giro"
Lucas: "io le darei una lezione" ridacchia.

Mio padre mi spinge di più al muro.
Norman: "RISPONDI."
Io: "non ho nulla da dire"
Un altro schiaffo.

Mi si è rotto il labbro. Lo sento bruciare.
Il sapore metallico del sangue stuzzica l'entrata della mia bocca.
Mi lecco le labbra tranquilla.

Vedo l'uomo di fronte a me innervosirsi.
Devo mantenere la calma.

Mi scaraventa a terra ai piedi di Lucas.
Odio sentirmi debole e indifesa.

L'uomo di fronte a me si accuccia e mi alza il volto tirandomi i capelli.
Mi costringe ad inginocchiarmi e tenendomi una mano tra i capelli con l'altra inizia a slacciarsi la cintura.

Che diavolo stai facendo Jenny?
Dove è la stronza che tutti conoscono?

Sento qualcosa scattare in me.
Gli conficco le unghie nella carne del polso.
Lui urla di dolore e si stacca tenendosi il polso.

Norman: "non sei migliorata per niente. Nessuno ti vorrà mai. Proprio come tua madre. É morta pur di non vedere te e quello sgorbio di tuo fratello."

Una forza che non sapevo di avere si fa strada in me.
Mi fiondo su di lui.

Ma sento qualcosa bloccarmi da dietro e alzarmi dal suolo
Lucas.

Mio padre mi tira un pugno nello stomaco facendomi piegare dal dolore e sputare del sangue.

Poi si bloccano di colpo.
Il campanello suona insistentemente.
Chiunque sia deve andarsene.
Ho paura per lui.
Lucas é ben piazzato e mio padre non scherza.

Il campanello non smette di suonare.
Mi buttano a terra e si dirigono all'entrata.

Angolo mio
Scusate l'assenza ma sono sommersa da verifiche e interrogazioni 😱

Insegnami ad amare // Victor Blade    [completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora