V

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And for once it might be grand
to have someone understand

"Lui mi stava guardando e allora gliel'ho chiesto, non pensavo avrebbe accettato!" gesticolò Yoongi nervoso.

"Credo sia un gran passo avanti, Signore" sorrise Seokjin spolverando i quadri.

"Jin ha ragione, era ora che glielo chiedessi" annuì Namjoon.

Yoongi sorrise appena guardando l'amico davanti a sé.

"Jin? Ora vi siete date dei soprannomi? Mh?" ridacchiò lui.

Namjoon lo ammonì con un'occhiataccia spostando, poi, lo sguardo sull'uomo infondo alla stanza.
Seppur fosse di spalle poteva perfettamente vedere le orecchie e le guance arrossate.

"Comunque, ho bisogno del vostro aiuto... io non so nemmeno da dove iniziare" sospirò Yoongi, odiava essere così incapace nelle relazioni interpersonali.
"Non so nemmeno da dove iniziare... di cosa dovrei parlargli?"

Jin si schiarì la voce avvicinandosi a loro ancora con le gote accaldate.
"Credo che la cosa migliore sia continuare a comportarvi come avete fatto finora, d'altronde se ha accettato il suo invito a cena è perché ha apprezzato il tempo insieme a lei"

Namjoon sorrise, era visibilmente orgoglioso di Jin per quelle parole.
Yoongi non tardò a notarlo, sospirò alzandosi dal divano, non nascondendo però un sorrisino.
Era felice che il suo amico più caro avesse trovato qualcosa in più che una storia da una notte, l'affetto tra quei due era palpabile inoltre che ben visibile grazie ai loro sguardi.

Namjoon si alzò raggiungendo velocemente l'amico intento a versarsi del vino nel calice sopra alla scrivania in mogano.

"Yoongi andrà tutto bene, se non ti ha respinto prima perché mai dovrebbe farlo ora?" sorrise lui.

"Perché ora mi conosce meglio" mormorò con tono preoccupato.

"Se è vero che ti conosce meglio saprà che in te non c'è solo un vecchietto burbero e scorbutico"

Yoongi sorrise appena, guardando poi Jin sorridergli in modo materno.

"Non perda la speranza, Signore, perché se lo fa, perderà tutto"

~

Jin stava lucidando i vasi colmi di rose posti sopra all'enorme tavolo di castagno.
Voleva che tutto fosse perfetto per quella sera, sapeva quanto il Signor Min ci tenesse.

Così dedito al suo lavoro non si accorse di una seconda persona che, con passo leggero, lo stava raggiungendo da dietro.

Sobbalzò quando due mani gli cinsero la vita, rischiando di mandare in frantumi il fragile vaso fra le sue dita.

"Perdonami, non volevo spaventarti così tanto" bisbigliò una voce al suo orecchio.

Jin riconobbe la voce associandola subito ad un volto a lui conosciuto.

"Da quando hai il passo così leggero?" chiese a bassa voce lui, conoscendo la goffaggine di quell'uomo.

Namjoon ridacchiò appoggiando il mento sulla spalla dell'altro, stringendogli il ventre con le braccia così da far combaciare il suo petto con la sua schiena.

ʙᴇᴀᴜᴛʏ ᴀɴᴅ ᴛʜᴇ ʙᴇᴀsᴛWo Geschichten leben. Entdecke jetzt