Capitolo 1

875 55 45
                                    

6 aprile 2018

Mi chiamo George Maurer ho la bellezza di 87 anni anche se ne avrei meritati molti di meno a causa di tutto il male che ho fatto in questa vita,ci sta gente che meritava di vivere molto più di me,gente innocente a cui è stata tolta la libertá e la gioia di vivere per non aver fatto niente, se non essere nati da una razza inferiore,la razza ebrea.
Avrei voluto morire volentieri all'etá di 25 anni  ma la morte mi tiene qui perchè vuole farmi pagare fino alla disperazione tutto quello che ho fatto,nemmeno l'inferno mi vuole con sè,anche lui mi volta le spalle e mi lascia qui solo,unico superstite della mia razza,la razza ariana..la razza superiore ma a cosa poi e a chi? A distanza di anni penso che sia stata una vera cazzata pensare di poter sterminare popolazioni intere solo perchè al contrario nettamente superiori a noi e la verità e che non lo accettavamo specie il nostro Dio sulla terra,il nostro unico e solo fuhrer Adolf Hitler,un grandissimo bastardo senza arte nè parte,un uomo spregevole che sapeva fare il lavaggio del cervello a tutti. Questa non è altro che la mia punizione,come tale devo rispettarla.
Il lavoro rende liberi diceva all'entrata sul cancello del campo di concetramento di Auschwitz Birkenau chiamato cosí perchè una vera e propria fabbrica della morte,qui ogni giorno venivano fatti fuori milioni di persone attraverso i metodi di tortura più disparati dalle camere a gas ai forni crematori, sento ancora l'odore agre dei corpi che bruciano in quelle ciminiere,ora è solo un posto per turisti ma so solo io quello che è accaduto veramente lí e probabilmente se sono ancora qui e perchè devo raccontare in prima persona l'esperienza più brutta ma anche la più bella della mia vita.

Tutto inizia da qui Auschwitz 7 settembre 1932

Sono a casa e come tutti i pomeriggi esco a giocare con i miei amici finchè tornando a casa non noto in mio padre qualcosa di diverso,la sua espressione era cambiata..mi fece tanta paura all'epoca e non so come descriverlo se non che avesse un chè di sinistro..

<<Figlio mio,vieni qui dobbiamo parlare>>

<<Arrivo>>

<<Quanti anni hai ora?>>

<<Quasi 18 papá perchè?>>

<<Sei giá maggiorenne..mi sembra ieri che ti compravo le pfirsiche haribo,le tue preferite>>

<<Gli anni passano per tutti padre>>

<<E a tal proposito ti volevo parlare di quanto sia importante che tu sappia cosa significa essere di razza superiore>>

<<Razza Superiore?>>

<<La razza ariana>>

<<Ne ho sentito parlare da Hitler in radio>>

<<Giá il nostro Fuhrer,il nostro mentore e portatore di pace ed equilibrio per tutti noi,colui che ci riporterá al nostro antico splendore>>

<<Ma di cosa parli?>>

<<La razza ariana è la razza perfetta e tu come essere perfetto hai il compito di prenderne atto e fare in modo che tutti coloro che sono di razza inferiore ti rispettino>>

<<E chi sarebbero questi?>>

<<Gi ebrei,loro sono i nostri nemici mortali>>

<<Cosa hanno fatto di tanto grave?>>

Mio padre non rispose,non lo sapeva neanche lui sapevo solo che era cosí e basta

<<Ora vuoi sapere troppo George limitati a questo e come sergente del primo ordine del Terzo Reich tu dovrai prendere il mio posto>>

<<Il tuo posto? Cosa dovrei fare?>>

<<Portare avanti l'onore della nostra famiglia e della nostra specie facendo fuori gli altri>>

<<Dovrei uccidere delle persone che non hanno fatto niente? no scordatelo padre non accadrá mai>>

Ricordo ancora come sbattè i pugni contro il tavolo facendo rimbalzare le forchette e i bicchieri circostanti

<<Ascoltami bene George Maurer tu devi fare quello che dice tuo padre è chiaro? Domani stesso parleró con un mio superiore per spedirti in missione ad Auschwitz,prepara le tue cose e saluta vostra madre,non la vedrai per molto tempo.>>

E cosí fu il giorno dopo dovetti salutare mia madre,un bacio veloce e subito in partenza per quello che sarebbe stato purtroppo il mio futuro,il campo di concentramento situo in Polonia.  

  

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


N.d.a.

Sono tornata come la peste bubbonica :3 vorrei dirvi due paroline...innanzitutto grazie di cuore per tutto quello che fate oggi giorno per me,sia qui su wattpad che su instagram!
Seconda cosa una cosa che non sapete di me è che sono legata al numero 27 purtroppo o per fortuna mi perseguita senza un motivo apparente e io credo fermamente che sia dovuto al fatto che nella mia vita precedente sono stata una deportata del campo,poi c'è chi crede e chi no ovviamente,però fin da piccola non è normale il fatto che ho sempre odiato i tedeschi,odio la loro lingua, provo un senso di malore strano quando sento questa parte di storia, nel 2005 il primo anno in cui ho sentito parlare dell'Olocausto ho sempre desiderato fortemente ad andare ad Auschwitz inoltre
il giorno della SHOA è il 27 (il numero che mi perseguita) e infine mi fanno letteralmente cagare gli uomini con gli occhi azzurri e biondi.
Alla luce di tutto ció il discorso che farà Giorgio in questa FF non è frutto di fantasia ma fatti reali PURTROPPO accaduti e che non dovranno MAI essere dimenticati, quello che leggete l'ho studiato a scuola e ripassato in seguito per dare la versione più veritiera possibile,un commento e un voto è sempre gradito.
Grazie dell'attenzione.

Un amore ad Auschwitz || MurrytekWhere stories live. Discover now