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Al primo giorno passato insieme era chiaro che non sarebbe rimasto solo nel weekend.
Io e Jimin eravamo come i pezzi di un puzzle: all'inizio sparsi, inutili singolarmente e poi incastrati, uniti, indivisibili.

Sono passati più di due anni da quando è nel mio appartamento e non ne potrei essere più felice.

Ha smesso definitivamente di piangere per il suo ex dopo una settimana di coccole e tv, poi ho conosciuto il vero Jimin, quello senza cuore spezzato.

Ripenso a tutto quello che abbiamo passato insieme, dal momento in cui ci siamo conosciuti ad ora.
Tutta la nostra relazione mi passa davanti mentre si inginocchia e fruga in una tasca della giacca.

Ha le mani che tremano ma che riescono a tenere quasi saldamente una scatolina di velluto rosso.
La apre: un anello d'argento.

-Yoongi, ti ricordi quando ho macchiato il tuo divano di caffè e mi hai fatto notare che anche il mio, di divano, era macchiato ovunque di caffè e io ti ho sorriso, ti ho chiesto scusa e tu mi hai baciato e detto 'non fa niente'? Ecco, voglio sposarti per questo e per mille altri motivi-

Ed ecco che io, Min Yoongi divento il vicino di casa che piange.
Sono lacrime di gioia, sì, ma sono talmente tante che non vedo più nulla.

-Jimin, anch'io voglio sposarti-

Mi asciugo le lacrime con la mano destra mentre la sinistra la tiene Jimin che mi infila l'anello.

Vedo più chiaramente ma ancora piango, piango e sorrido, perché non me lo aspettavo.
Jimin si alza in piedi.
-Yoongi, non piangere, dai. Forse devi solo staccare per un weekend-
Mi metto a ridere come un coglione.
Jimin sta sorridendo ma so che si sta trattenendo dal ballare per casa.

-Jimin fai una cosa-
-Cosa?-
-Baciami-
Lui sorride maliziosamente e unisce le labbra con le mie in un bacio più bello del nostro primo.

Mi avvicino, lo abbraccio, lo stringo, lo amo.

Il mio vicino di casa piange spesso Where stories live. Discover now