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《Bradleys Head, grazie!》dichiaro con tono deciso all'autista del taxi, che questo giro sembra capirmi bene. Dalla faccia mi sembra un libanese e mi guarda per un attimo come se si stesse chiedendo, perchè una ragazza di ventuno anni, in elegante abito da sera volesse recarsi di sera, all'Harbour National Park.
Forse voglio lanciarmi nella baia!

La città di Sydney è splendida questa sera, se non fosse che mi sento uno schifo per aver lasciato Antony in bianco. Attraversiamo la city con i suoi alti grattacieli, attraverso Pitt Street e la sua vita frenetica e movimentata dai molti turisti e locali notturni.
Prendiamo il ponte; sono davvero fortunata questa sera poichè non ho incontrato nessun tassista che mi abbia fatto perdere del tempo.
Raggiungiamo velocemente l'altra sponda della Bay e la parte nord della città.
Imbocchiamo la via del parco costeggiando il Taronga Zoo.
Mi sembra di entrare in una foresta, tutte le volte che mi presento dall'oracolo di notte.

Mi faccio lasciare in fondo alla Bradleys road.
Pago sette dollari australiani e il tassista sembra un po' stupito dal luogo in cui mi sono fatta lasciare.
Cammino mesta verso un piccolo edificio abbandonato, nei pressi della banchina che si allunga dentro la baia.
La splendida visione di Sydney, con le luci policromatiche dei suoi alti grattacieli che si stagliano all'orizzonte, emerge alla mia vista mentre la vegetazione del sottobosco si dirada.
Le luci della città si riflettono ballerine sull'acqua del mare, leggermente increspata dal vento di questa serata.
Sospiro pensando che avrei potuto passeggiare con Antony nella baia di Woolloomoolloo adesso.
Poi lui mi avrebbe baciata e forse si sarebbe inginocchiato per farmi una proposta di matrimonio.
Basta sognare Jennifer! Al lavoro.

Un'ultima occhiata alla baia con l'Opera House e l'Harbour Bridge, che risplendono come stelle, e poi faccio il mio ingresso nell'edificio.
Cammino fino al centro di questo posto diroccato e decadente, residuo militare della seconda guerra mondiale, raggiungendo una lastra metallica arrugginita sul pavimento grande tre metri per tre.

Ci salgo sopra, e alzo lo sguardo verso un angolo dell'edificio da dove una piccola telecamera ben nascosta in un angolo, mi scruta.
Un leggero movimento dell'apparecchio mi fa capire che sono osservata...sono sempre osservata!
Distolgo lo sguardo e parlo decisa.
《Sono l'agente Jennifer Smith. 489758!》

Una voce femminile all'apparenza normale, ma ad un orecchio bene attento decisamente sintetica, risponde al mio comando.
Il suono sembra uscire da un punto indefinito delle pareti.

《Impronta vocale riconosciuta! Benvenuta agente Smith!》
La lastra metallica si muove verso il basso e mi trasporta verso il sottosuolo.
Scendo per almeno una ventina di metri, fino a quando la mia corsa non termina all'altezza di un lungo corridoio a volta, costruito e largo come un tunnel stradale, illuminato da una serie di piccoli faretti bianchi.
Lo imbocco con passo deciso, e appena mi stacco dalla passerella, questa comincia la sua risalita dietro le mie spalle.

Percorro quel freddo tunnel per una trentina di metri; l'aria è fredda e mi fa irrigidire la pelle, coperta come sono solo dalla giacchetta e dall'abito scollato.
Perchè poi mi sono decisa a vestirmi così leggera, in uno degli inverni più freddi nella storia di Sydney?
Ah già, dimenticavo...per far esplodere le coronarie di Antony.

Arrivo alla fine del tunnel e trovo una ampia porta metallica, giro semplicemente la miglia e la apro; è aperta.
Mi ritrovo dentro un'ampia stanza, costruita nel sottosuolo, al centro e sulle pareti ci sono molte file di postazioni informatiche, tavoli pieni di carte e macchinari. Al centro un tavolo ovale, pieno di schermi e workstation, e da li spunta un magro e rachitico, ragazzo con spessi occhiali da vista che mi guarda stupito.

《Jennifer! Finalmente sei arrivata! Pensavo davvero che questa volta avresti mandato al diavolo l'agenzia!》

Stavi per farlo a dire la verità.

《Ratto come potrei mandare al diavolo l'agenzia...poi non riuscirei più a rivederti!》
Questo è vero; per quanto l'oracolo continui a farmi sorprese sgradevoli, mi sono affezionata a questo piccolo sfigatello nerd, che continua a vestire con la camicia del suo idolo, Bill Gates.

《L'oracolo ti attende per assegnarti la missione agente Smith, non farlo aspettare troppo.》

Sbuffo in faccia a ratto, e lui assume la sua solita espressione ebete e si ravviva la chioma di capelli selvaggi, che si taglierà due volte all'anno; sempre ovviamente in stile Bill Gates.

Procedo verso una altra porta metallica, ma questa volta devo appoggiare l'occhio al dispositivo di riconoscimento della retina.
Due secondi per la lettura e la porta si apre.

Entro all'interno della piccola sala ovale con pareti formate da piccole lastre metalliche disposte in file regolari. Appena la grande porta metallica si chiude alle mie spalle, una serie di proiettori olografici crea l'immagine di un grande volto femminile, ma palesemente sintetico, che fluttua dentro la stanza sospeso nel vuoto.

La proiezione mi parla con la sua solita voce sintetica.

《Buona sera agente Smith. Spero di non averle rovinato la serata!》

Ah...l'oracolo, sempre così gentile!

《No, oracolo...ma che dici! Alla fine è solo un anniversario di fidanzamento, non è importante come il natale.》
L'oracolo non capisce il sarcasmo, per questo ne approfitto spesso lanciano frecciatine e freddure.

《Ne sono lieta agente Smith!》 lo sapevo, non l'ha capita. 《Sfortunatamente non ho potuto rimandare, infatti la sua missione può essere svolta solamente questa notte a Sydney.
Non ci sarà una seconda occasione!》

Lo immaginavo! Allora non perdiamo altro tempo e vediamo per cosa ho dovuto rinunciare alla mia serata romantica.

《Va bene oracolo! Allora dimmi...di cosa si tratta? Qual è la missione?》

Spazio autrice: ciao lettori! Adesso la storia entra nel vivo; nel vivo dell'azione! Fatemi sapere cosa ne pensate, lasciate un commento e se vi piace una stellina. Non fate i timidi e ditemi anche dove posso migliorare. Non farò altro che ringraziarvi. Proseguite la lettura.

TRAPPED - INTRAPPOLATA NELL'AZIONEOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz