Traccia 6 - Il suo ultimo viaggio

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Nora (nome a caso, scegliete voi quello più adatto, da uomo da donna che sia) svegliandosi una mattina, stanca della solita routine, decide di mettersi in macchina e scordare tutti i suoi impegni, appuntamenti e responsabilità.
Parte per un viaggio senza nemmeno sapere dove andare e per quanto allontanarsi dalla sua vita caotica. Decide insomma di mettere in standby il suo "mondo", tutto quello per cui ha vissuto finora.
Non sa però che questo sarà il suo ultimo viaggio.

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~ Maria, lasciato tutto nella sua bella Roma, sceglie di andare da sola verso la sua prima méta nell'Africa nera.
Li chiede il primo autostop e poi ...

UN GRANDE BUIO !!!

~ Si sveglierà il giorno dopo in un posto sconosciuto, circondata da facce sconosciute, in un letto che sembra un ospedale. Non ha molte forze, non conosce la lingua, prova in inglese. 

-- Chi siete voi? Che razza di posto è questo? Che ci faccio qui?

~ Arriva una risposta.

Sei stata trovata lungo la strada, malmenata e piena di lividi, violentata e crediamo derubata. Poi qualcuno è passato, ti ha raccolto e portato qui.

-- Qui dove?

Ma qui, in questo ospedale, non lo vedi? Se dovessi aver preso 'AIDS noi ti curiamo, stai tranquilla.

-- Come faccio a stare tranquilla se sono stata violentata da un chissà chi che può avere AIDS o HIV ed avermi già trasmesso la morte eh?!? Io ero venuta in Africa per realizzare il sogno della mia vita, affascinata dalla natura e da una vita essenziale. Mio Dio che ho fatto, che cosa mi doveva capitare? Ho perso tutto, soldi, dignità e presto anche la vita ...

~ Guarda fuori dalla finestra.

-- Ma qui cantano, ballano, ma che razza di ospedale è questo?

Non ti preoccupare noi curiamo la persona non solo le malattie particolari. Se curi prima la persona bene, poi guarisce meglio tutto, e sarai capace di apprezzare anche la morte.

-- Apprezzare anche la morte, ma volete scherzare?

Credo che a te nessuno abbia mai detto che valore hai, che valore sei, nessuno ti abbia mai fatto scoprire il tuo valore, la tua dignità.

"Tu non sei definita dal tuo carattere, dall'ambiente o dalla tua malattia, ma sei definita da quel valore infinito che ti è stato dato".

Ogni giorno ti è dato per scoprire il significato e senso della vita. Per questo basta andare al di là di ciò che appare, delle apparenze, ed arrivare a ciò che c'é dietro la vita. La vita non è solo ciò che vedi, il carattere, l'aspetto fisico, ma c'è qualcosa di più grande che non si vede eppure c'é, cioè il valore di una persona non lo posso vedere ma c'é.  C'é Dio anche se non si vede, c'é e posso vedere che c'é!

-- Scusa ma come faccio a capire quello che non vedo ma dici che c'é?

E' perché vivi, respiri, batte il cuore, vuol dire che c'é qualcosa che mi fa andare avanti anche senza che te ne accorgi. Se vivi così, ti passa anche la paura della morte.

-- No no, non è possibile, viviamo in una società dominata dalla morte e dalla cultura della morte, sia intesa come guerre che come conquiste civili, quelle degli sballi che non ci mancano, droghe, sfruttamento sessuale dei propri corpi, sport estremi, adrenalina, correre, arrivismo, è così che insegnano ad andare incontro alla vita in Europa ed in tutto l'Occidente ...

Ma le persone che si amano uno non vuole che muoiano, si ha voglia che stiano per sempre, e la morte si può fermare. Quando qualcuno mi ha guardato, mi sono sentita trattata con questo "valore infinito", il suo sguardo mi diceva "tu hai un valore infinito".

-- Ma chi è capace di guardarti così al mondo di oggi, dimmelo?

Sai quell'uomo sulla croce ha guardato a me così, è come se era tutto per me. Mi ha guardato come una cosa speciale, anche se sono piena di problemi bastava il suo sguardo e i problemi passavano in secondo piano, non rimango definita dai miei problemi o dalla malattia.

Io sono stata attratta da quello sguardo profondo e vero ed io voglio che ogni uomo lo possa incontrare attraverso di me, perché il valore che tu hai va al di la della morte, è lo sguardo che vince la morte, è lo sguardo che ti dice "non perdi niente anche nella morte" perché c'è quello sguardo presente che vince tutto.

-- Ho capito, non torno più indietro. Voglio rimanere a cercare questo sguardo su di me come è successo a te.

Yuuki-Mya

"Poche Parole"Where stories live. Discover now