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E' una notte fresca, con una brezza leggera e le stelle che brillano in cielo, fra le fronde della piante del parchetto in cui mi ha portato Bill.

Mi è restato sempre al fianco, senza mai esporsi troppo, forse per non spaventarmi, cosa che ho apprezzato, per quanto, restare qui, con lui, in silenzio, non sia poi così d'aiuto.

C'è come un muro fra noi, che divide non solo i nostri corpi, ma anche le nostre anime, portandoci ad essere come due estranei che, guardandosi da lontano, riflettono sui possibili rischi del mettersi in gioco.

Mi farò male? Gli farò male? Funzionerà?

E' come l'ansia per il primo appuntamento, solo che, per noi, le cose sono ben diverse.

"C'è della musica."

Alzo lo sguardo, confusa, notando che Bill, però, sta guardando davanti a sé, e che ha accelerato il passo, come se attratto da qualcosa.

Lo seguo, tenendomi, però, a distanza, sorprendendomi quando noto che si è fermato proprio sull'altro lato della strada di una delle discoteche più famose a Sacramento, il Lime.

"E' un posto carino." Dico, semplicemente, ricordandomi delle sporadiche volte in cui Rachel mi ha costretto a seguirla in un alcune delle sue feste.

"Io non sono mai andato in un locale del genere." Confessa, mentre ancora punta il suo sguardo sull'insegna colorata e le varie guardie di sicurezza "Dicevano che era pericoloso."

"E non lo è ancora?" Chiedo, leggermente perplessa, alzando lo sguardo su di lui, notando che, insolitamente, sta sorridendo.

Si toglie velocemente gli occhiali e, come se nulla fosse, attraversa la strada, lasciandomi totalmente di stucco.

Ha forse voglia di ammazzarsi?

"Bill!" Lo chiamo, provando ad inseguirlo, rimanendo senza parole quando lo vedo pagare per due biglietti con una tranquillità che non si addice affatto al modo stranito in cui la guardia ci guarda.

"E a lei cosa è successo?" Chiede, infatti, l'uomo, scrutandomi attentamente.

In un solo secondo, ogni sicurezza cede, come il mio sguardo, che non riesce più a sorreggere nulla, nemmeno la paura.

Mi sento sola, sono sola.

Una mano stringe la mia, tenendomi vicina mentre un sorriso riempie la quiete della serata.

"Oh, lei mi ha salvato la vita, signore." Commenta Bill, sicuro di sé, mentre guarda attentamente la guardia "E mi spiace che lei veda solo un viso sfigurato, e non il bel cuore che si nasconde sotto la superfice."

La guardia rimane di stucco, e io non sono di meno mentre Bill sorride ancora ai presenti ed entra al Lime, infilandosi di nuovo gli occhiali, incapace di vedere nella penombra del locale.

"Si può sapere perché hai detto quelle cose? Non è vero che ti ho salvato la vita." Ribatto, secca, mentre, come una bambina smarrita, vengo trascinata nel locale.

"E tu sei sicura di questo?" Ribatte lui, lanciandomi un veloce sguardo sereno, capace di zittirmi.

Non ci capisco più niente, e forse non l'ho mai fatto.

"Oh, adoro questa canzone." Strilla, facendosi sentire anche oltre la musica, voltandosi verso di me e spalancando le braccia, divertito "Un bel ballo?"

"Non so ballare." Ribatto, ancora incerta se mettermi a ridere o essere solo spaventata da tutto questo suo entusiasmo.

Non sembra nemmeno il Bill che ho conosciuto all'ospedale: lui non sorrideva così tanto.

Alza gli occhi chiari, avvicinandosi a me e prendendomi entrambe le mani, trascinandomi in pista, nonostante le mie lamentele e il mio rinnovato nervosismo.

"Dai, scuotiti." Esclama, tenendomi sempre le mani, iniziando a mostrarmi come muovermi, facendomi oscillare come una totale idiota.

Eppure, per quanto vorrei sentirmi male, scoppio a ridere, osservando le facce stranite di Bill, che si sta impegnando fin troppo nel mantenere il ritmo, per quanto risulti sempre totalmente scoordinato.

Anche alcuni ragazzi vicini, notando il ragazzo, iniziano a lanciargli occhiate stranite, che non fanno altro che farmi sorridere.

"You can break my heart in two, but when it heals, it beats for you." Bill mi fa girare come una trottola, allontanandosi poi da me, continuando a cantare e farmi ridere per un suo assolo improvvisato.

"I know its forward but it's true." Canta, girandomi intorno, per poi avvicinarsi, faccia a faccia, puntandomi un dito contro il mento, facendo uno di quei sorrisi che potrebbero sciogliere l'intero Antartide "Won't lie, I'd go back to you."

Sorrido, ritrovandolo ancora davanti a me, con i suoi occhi chiari puntati nei miei e decine di luci colorate ad illuminargli il viso perfetto.

Ciocche curve di capelli cadono sulla sua fronte, e io quasi non me ne rendo conto quando alzo una mano e glieli sistemo, liberando il suo bel viso.

E la mia mano resta sulla sua guancia, mentre le mie labbra si socchiudono, osservando lui, la sua bocca, i suoi occhi.

Deve esserci qualcosa, in tutto questo, che mi impedisce di pensare logicamente, perché è come se non vedessi altro in tutta la stanza.

Lui, fra tutto e tutti, brilla di più.

"Non sono stato io a farti male." Dice, quando finalmente la canzone finisce e resta un breve secondo di silenzio, prima che riprenda la seguente e tutti inizino a saltare intorno a noi, che rimaniamo fermi "Non lo avrei mai fatto."

E, mentre sono qui, a sfiorare la sua pelle, con due sprazzi della sua anima pallida davanti a me, capisco che mi posso fidare di lui.

Annuisco, mordendomi appena il labbro inferiore, facendo un piccolo sorriso, quasi imbarazzata "Sì, lo so."

Bill trattiene a stento un sorriso, strabuzzando gli occhi, come se fosse emozionato, prima di prendere il mio viso fra le mie mani e baciarmi la fronte, a cui poi appoggia la sua, rimanendo ad un soffio da me.

Vedo solo i suoi occhi, sfere di cielo attraversati da mille sfumature, come un universo.

Ed è davvero bellissimo.

"Ti va di uscire da qui?" Chiede, ancora stretti l'un l'altra, vicini ma mai abbastanza.

Annuisco, di nuovo, e lui sorride, felice, allontanandosi poi da me e porgendomi la sua mano pallida.

"E' il momento dell'after party." Commenta, divertito "Ma non so se riuscirai a starmi dietro."

Sorrido, guardandolo ancora male, avvicinandomi comunque a lui, prendendogli la mano.

"Mettimi alla prova."

Angolo

Il fatto che Bill sia un fanboy di Selena mi fa troppo sorridere.

Okay, questo e il prossimo saranno capitoli pieni di calma, amore e dolcezza.

Chi vuol capire, capisca.

Spero il capitolo vi sia piaciuto :)

A presto,
Giulia

On the edge / Bill SkarsgårdWhere stories live. Discover now