Chapitre 15

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N.d.A- Ragazzi! Una notizia non esattamente buona: la storia andrà purtroppo in pausa estiva!

Essendo in tre a lavorare su questa storia, purtroppo non sempre è facile far coincidere gli orari per trovarsi e scrivere, ed incredibilmente, d'estate ancora meno.

Non temete, la storia non sarà abbandonata, la vedrete risorgere a settembre, con le avventure degli UltraSix alle prese con l'UltraMiraculous ed i sei fratelli del caos!

Ci vediamo perciò tra qualche mese e buone vacanze a tutti!


UCFluffyPies <3

*w*w*



Si strinse nella giacchetta di jeans, avvertendo quella sensazione di freddo che poteva sentire nei cimiteri, quasi come se mani invisibili le si infilassero sotto gli abiti e l'agguantassero, facendole venire la pelle d'oca: aprì la guida che teneva in mano, cercando la piantina del cimitero e provò a orientarsi, guardandosi intorno, non sapendo precisamente quale fosse la direzione giusta.

Perdersi in un cimitero non era una bella cosa, anche se questo era un patrimonio come quello di Montmartre.

Lasciò andare un sospiro, avventurandosi fra le tombe di pietra chiara, leggendo i nomi scolpiti nelle lapidi e non riconoscendone nemmeno uno: forse non era nella parte giusta del cimitero, forse era entrata nella parte che si poteva definire civile e non in quella vip.

O forse le tombe dei personaggi famosi che lì stavano facendo il loro ultimo sonno erano mischiate a quelle comuni?

Un verso lugubre si levò alle sue spalle, un qualcosa che s'insinuò nella sua mente già provata da quella gita non pervenuta: stare per troppo tempo lì, la stava facendo impazzire? O forse tutto quel tempo passato fra tombe, le stava portando alla mente i peggiori scenari possibili?

In fondo quanti film dell'orrore cominciavano con la bella che si avventurava in un luogo proibito e lì vi perdeva la vita e, doveva essere clemente con lei stessa, era veramente bella.

Un simbolo di bellezza.

Strinse le labbra, continuando ad avventurarsi fra le tombe e giungendo alla fine del sentiero che aveva intrapreso, mentre un nuovo verso più lungo e acuto del precedente si levò nell'aria: strinse la guida al petto, sentendo il respiro diventarle affrettato e il rumore di qualcosa che strusciava alle sue spalle. Inghiottì la saliva, facendo un passo in avanti e insinuandosi nel piccolo passaggio che c'era fra una fila di piccoli mausolei e alcune tombe incassate nel terreno, continuando ad avanzare ma senza girarsi.

Non voleva voltarsi e magari accorgersi che era tutto frutto della sua fantasia, un'idea stupida che le era venuta perché da sola, in un cimitero, e con nessun'altra persona nei dintorni.

Un nuovo lamento si levò nell'aria e davanti a lei comparve un qualcosa che non sarebbe mai dovuto apparire nella realtà: il volto era cinereo e in alcuni punti non vi era più pelle a coprire i muscoli e la struttura ossea; i vestiti erano sbrindellati e mostravano un corpo anch'esso in decomposizione.

La creatura la guardò, allungando le mani verso di lei e un gemito si levò nell'aria, acuto e stridulo, mentre l'essere muoveva un passo e un altro ancora, impedito da un piede che era messo in modo errato e rigirato verso l'interno dell'altro.

Singultò, facendo un passo all'indietro e voltandosi, trovando una creatura simile all'altra entrata di quel piccolo percorso: bloccata fra i due esseri, un piccolo topo in gabbia che sarebbe stata presto catturata e uccisa. Sentì le gambe cederle, cozzando contro il terreno e avvertendo una pietra graffiarle il ginocchio, mentre si stringeva nelle braccia e cominciava a singhiozzare e piangere per la disperazione: sarebbe morta lì, sola, in un cimitero lurido e per mano di quei due...quei due...

UltraMiraculousWhere stories live. Discover now